Casal Monastero: un giro per le nuove lottizzazioni

Nonostante non ci sia ancora alcuna traccia del prolungamento della linea B fino al GRA, a Casal Monastero, quartiere dormitorio che si affaccia sulla carreggiata esterna del raccordo anulare, si continuano a costruire nuovi lotti, specialmente nella zona compresa tra viale Eretum e via Nomentum, degli assi stradali dai nomi classicheggianti che non riescono, tuttavia, a riproporre gli antichi fasti della capitale dell’impero, specie se si volta lo sguardo verso i cubotti in cortina che adornano i lati delle suddette strade. 
 
L’unico edificio che rompe i tradizionali schemi squadrati è il manufatto adibito in parte a servizi su viale Eretum, dove si sono insediati alcuni locali commerciali; il corpo, la cui costruzione è praticamente terminata, si distingue soprattutto per  la tinta, che si distacca dal rosso prevalente nelle adiacenti palazzine.

 

 

 

 

Negli ultimi scatti uno sguardo anche ai vecchi insediamenti costruiti alla fine degli anni ’90, con una tipologia di palazzi che prevedeva corpi molto lunghi e bassi rivestiti con cortina. 

 

 

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9 commenti su “Casal Monastero: un giro per le nuove lottizzazioni”

  1. per me è un quartiere più che dignitoso e pieno di verde e luce, ma i quartieri dormitorio li conosci?
    il nome magliana o trullo non ti dice niente?

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  2. Ma chi ha scritto questo articolo??
    Quartiere dormitorio? Cubotti in cortina?
    Il quartiere è molto bello, vivo e con strade pulite e numerosi parcheggi. Ci sono tutti i servizi (scuole dalla materna alla media, supermercati, lavanderia, chiesa, pizzerie, parchi giochi) e quelle palazzine sono a mio parere molto belle.
    Il giorno che ci arriverà anche la metro, vedrai quanto varranno quelle case! (ecco perchè ci stanno investendo)

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  3. Casal Monastero era quasi un quartiere modello, sono riusciti a rovinarlo dopo vent'anni con queste palazzine orrende. Siamo davvero senza speranza.

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  4. "L'unico edificio che rompe i tradizionali schemi squadrati è il manufatto adibito in parte a servizi su viale Eretum, dove si sono insediati alcuni locali commerciali".
    Che all'apparenza sembra un edificio di epoca fascista incastonato dai tuoi tanto amati "cubotti".
    All'epoca non piacevano solo le line rette ma anche le curve.
    Niente di non già visto.

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  5. Credo che la descrizione del quartiere sia quantomeno superficiale… anche se non è centrale e pieno di servizi, sicuramente non è sicuramente un quartiere dormitorio che è ben altra cosa.
    I "cubotti rossi" sono case a misura umana e non palazzoni grigi e alienanti… e poi la cortina è un ottimo rivestimento per le abitazioni, sicuramente non è classificabile come un rivestimento di scarsa qualità.
    Il pezzo più brutto è quella orrenda nuova costruzione che viene citata, invece, come una specie di opera d'arte che fa sfigurare le case vicine… casomai è il contrario, passi per il supermercato, ma se quelle "cose" sopra sono case, direi che chi ci andrà a vivere soffrirà di claustrofobia con simili balconi.

    In ogni caso, la calma e la tranquillità del quartiere sono, per me, un valore aggiunto che visto il caos che regna a Roma non è poco.

    Spero che l'autore del pezzo non risponda in modo "sgarbato" alle critiche altrui, come fatto al primo commento, anche perchè i punti di vista sono sempre diversi e se si decide di fare il giornalista, poi si deve accettare cosa pensa la gente di quello che si scrive.

    Saluti e buon proseguimento.

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  6. quartiere dormitorio
    “quartiere periferico e popolare di una grande città, con carattere esclusivamente abitativo, che non costituisce per coloro che vi abitano la sede della propria attività lavorativa ed è povero di servizi, negozi, aree verdi, ecc.”
    Qui a due passi ci sono parecchie attività imprenditoriali ed industriali.
    Negozi ce ne sono abbastanza, forse non di alta moda o di prestigio dove qualche cafone arricchito, come ben lei sa a chi mi riferisco, ami servirsi di solito.
    Scuole ce ne sono. parchetti e giardini pure, non saranno tenuti come ai parioli però ci sono.
    Forse lei sa o dovrebbe sapere dato che commenta l’urbanistica, che è di origine inglese il concepimento dei quartieri dormitorio, veri e propri conglomerati urbani costituiti quasi esclusivamente da villette a schiera e qualche pub di tanto in tanto, genere di locale che lei credo frequenti troppo spesso.
    I parenti ricchi dei quartieri dormitorio sono i quartieri giardino cioè le “città giardino” se non le piace Casal Monastero ha una alternativa.

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