Bologna | Centro storico – Lieto fine per l’aiuola Donata

L’aiuola Donata è salva. Un fazzoletto di terreno incolto di circa 30 metri quadri in piena piazza di porta San Donato, piantumato nel 2012 dagli attivisti del collettivo Terra di Nettuno, verrà ufficialmente ripristinata dal Comune al termine dei lavori di sbancamento, necessari per l’attivazione di una sottostazione elettrica a supporto della nuova linea filoviaria di via Irnerio.

L’aiuola era nata a fine 2012. Il nome non allude solo alla toponomastica della piazza, ma anche allo spirito dell’azione di guerrilla gardening indetta dagli attivisti di Terra di Nettuno nel 2012: adottare un’aiuola incolta e regalare alla città una nuova area verde. Un’area allestita a vivaio urbano, con esemplari di buddleje (gli alberi delle farfalle) e piante aromatiche come rosmarino prostrato, santolina, elicriso, salvia, melisa; piante perenni come Ceratostigma, Rudbeckia, Gaura, Verbena Bonariensis, Perowskia, Stachys e Scabiosa; graminacee decorative come Stipa Gigantea e Tenuissima e Imperata Cylindrica Red Baron.

In un primo momento, il piano dei lavori di allestimento della nuova sottostazione elettrica approvato dal Comune con l’assenso della Soprintendenza aveva lasciato temere che l’aiuola sarebbe stata irrimediabilmente distrutta.

In seguito alle pressioni dei comitati, il 18 marzo l’assessora all’Urbanistica, Città storica e Ambiente, Patrizia Gabellini, ha confermato il piano dei lavori e ha disposto che l’aiuola venga ripristinata al termine degli scavi; la sua gestione futura – in carico a TPER – potrà essere allargata ai cittadini che se ne volessero prendere cura.

Per tutta la durata dei lavori, le piante dell’aiuola Donata saranno ospitate nell’adiacente aiuola Donatella, anch’essa nata in anni recenti da un’azione di guerrilla gardening accanto alla storica Porta San Donato, e in un’area verde in zona Barca.

Canta vittoria il collettivo Terra di Nettuno:

Se quattro anni fa Terra di Nettuno non avesse deciso di adottare quell’angolo della città, su quel tavolo di lavoro nessuno avrebbe discusso se ripristinare un’aiuola sopra la centralina interrata. Sarebbe stata fatta una bella pavimentazione, molto più semplice da gestire per Tper. […]

Una vittoria locale, perché grazie all’amore per Donata là sopra ci sarà di nuovo del verde pubblico, che Tper sarà obbligato a curare.
Una vittoria generale, del Guerrilla Gardening come principio d’azione: la tutela del verde come presidio contro la cementificazione. Proprio perché va spesso contro interessi economici e convenienze politiche, il GG non deve essere imbrigliato nelle logiche della collaborazione con le istituzioni, ma restare un’espressione pacifica di protesta e ribellione.

[immagini: cortesia Terra di Nettuno]

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

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