Come sappiamo da molto tempo ormai, lo scalo ferroviario di Porta Genova, come gli altri, sono in attesa per una trasformazione radicale, che da aree ferroviarie, oramai in disuso o quasi, saranno un mix di residenziale, verde, commerciale, terziario e altro ancora. In attesa delle trasformazioni ancora da progettare e pianificare (almeno altri 5 anni), ecco che insieme, Comune e Ferrovie dello Stato stanno progettando tre nuovi accessi che scavalchino la ferrovia e mettano più agilmente in collegamento le due zone di Via Tortona e dei Navigli, grandi motori della movida notturna ma separate dal muraglione della stazione e collegate solo dal ponte Verde.
Una delle novità è un ponte che consentirà a chi vorrà accorciare il percorso da Via Bergognone scavalcando i binari con una nuova passerella temporanea che porterà in poco tempo al “piazzale” all’interno dello scalo, dove nel frattempo sarà riaperto a breve una specie di Mercato Metropolitano che l’anno scorso ebbe molto successo. La passerella verrà affiancata anche da una nuova apertura verso il ponte Expo di via Lombardini, dove sarà effettuata una “breccia” nel muro di cinta verso il Naviglio Grande (sovrintendenza permettendo). Altro passaggio nuovo che alleggerirà la congestione di persone sul vecchio ponte Verde di Via Tortona, sarà un nuovo passaggio all’altezza di via Bobbio, che sarà collegata a via Tortona in modo più semplice, naturalmente tutti progetti ancora da essere progettati e verificati.
Alla bozza del progetto stanno lavorando i tecnici di Ferrovie dello Stato e del Comune: quelli dell’urbanistica, ovviamente, ma anche quelli del commercio. Perché, alla base del piano di interventi – che verrebbero pagati da Fs – ci sarebbe un accordo per l’uso transitorio degli spazi inutilizzati dello scalo. Le Ferrovie avrebbero dal Comune la licenza per utilizzare l’area per diversi scopi: bar, intrattenimento, negozi. Una riedizione, insomma, di quel Mercato Metropolitano nato con Expo, ma su più larga scala. Dall’accordo il Comune ricaverebbe diversi vantaggi: intanto l’utilizzo di una quota degli spazi della stazione per altri parcheggi (oltre quelli già esistenti) e la possibilità di usare gratuitamente l’area per un numero definito di giornate per eventi di vario genere. Ma, soprattutto, riuscirebbe così a ricollegare le due zone della movida: oggi, per chi da una si vuole spostare verso l’altra, c’è da fare il giro solo dal ponte verde o scarpinare fino alla Darsena, con la conseguenza che quel percorso è spesso intasato (e ne risentono anche i tram, bloccati tra le auto). Ecco perché l’idea è quella di rendere “permeabile” lo scalo, in corrispondenza di alcuni punti. Come ha spiegato a La Repubblica l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso.
Una sola parola.
Eccezionale.
Il principio ottimo di creare permeabilità con flussi di percorrimento molteplici e dislocati strategicamente darà una propulsione enorme alla zona.
Diventiamo un pezzetto più europei.
Finalmente
Sembra un’ottima idea, in attesa di un generale ripensamento dell’area, anche se rimango scettico sulla dismissione della stazione di Porta Genova (vedrei meglio un suo interramento nell’ambito della creazione di un secondo passante ferroviario).
Secondo voi, vedremo questi nuovi ponti già quest’anno?
Se si facesse l’interramento e un nuovo passante sarebbe eccezionale, permettendoci di ricavare anche la circle line e alleggerire l’attuale passante 🙂
Non li faranno mai. Il secondo passante interrato costa troppo rispetto alle previsioni di utilizzo e la cosiddetta Circle Line non di può fare perché, come ha già stabilito uno studio di RFI, il passaggio delle linee regionali e ad alta percorrenza sugli stessi binari in molti punti (ad es. piazza Istria) renderebbe impossibile una frequenza ravvicinata “da metropolitana”. Molto più semplice puntare sulla velocizzazione della 90/91 e magari trasformarla in una vera linea BRT (Bus Rapid Transit), come la Silver Line di Boston.
Finalmente!!
oppure così: http://www.scribblemaps.com/maps/view/mttclv01/CU0kEC42qo
Wow CM! bellissimo, sarebbe un sogno..
Avevo già sentito parlare dell’idea di una seconda darsena al posto dello scalo ferroviario, speriamo che la speculazione non abbia la meglio sulla vivibilità.
potevamo avevamo una metropolitana/passante a costo zero..rendendo quasi inutile costruire quel tratto della M4
invece alla fine vincerano i soliti speculatori edilizi
però ci guadagneremo qualche ponte…yeah
La proposta di rendere accessibile le aree ferroviarie attraverso interventi temporanei e sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico è stato già proposto, in particolare per lo scalo Romana, da diverso tempo, così come riportato da questo stesso importante Blog recentemente.
Ecco qui il link dell’articolo del 20 aprile 2016: http://blog.urbanfile.org/2016/04/20/milano-i-porta-romana-uno-sguardo-sul-ponte/
Una iniziativa, quella per lo scalo Romana, che nasce da una interlocuzione con stakeholder locali pubblici e privati che viene portata avanti da diversi mesi.
Fa piacere che ci sia una proposta analoga per lo scalo di P.ta Genova. Sia a Romana che a Genova serve riattivare le connessioni in attesa dei tempi lunghi di trasformazione.
Un nuovo approccio alla riqualificazione di queste aree, che non possono più aspettare i tempi medio-lunghi di questi tipi di processi di trasformazione.
Il ponte serviva in va villoresi che era assolutamente n linea con via Stendhal,