Via Rodano e via Predil sono due vie che costeggiano la massicciata della ferrovia a Lambrate e uniscono Via Rombon con Viale delle Rimembranze di Lambrate. La via per lungo tempo conduceva ad una fabbrica metallurgica che aveva accesso diretto, tramite rotaia, allo scalo della ferrovia. Chiusa la fabbrica e demolito il capannone, i terreni circostanti erano diventati terra di nessuno per lungo tempo, anche se erano di proprietà della ex fabbrica.
Nel 2007 le due vie, una il proseguimento dell’altra, versavano in una condizione di abbandono: a senso unico pur essendo larghe, erano diventate un campeggio per rom, clochard e baracche e venivano utilizzate anche come parcheggio sterrato. Nel 2010 venne addirittura costruita una villetta abusiva, per fortuna demolita poco dopo.
Poi ci fu l’avvio dei lavori per «I Giardini di Rodano», 600 unità abitative comprese tra via Rodano, via Bertolazzi e via Scevola, giusto a ridosso della stazione di Lambrate (le case gialle). Tutte realizzate in «classe A», sono state in parte vendute a cifre oscillanti tra i 3.500 e i 4.000 euro al metro quadrato. Grazie agli oneri di urbanizzazione il Comune aveva sistemare le due vie. Il piano è rimasto a metà, riducendo gli introiti per gli oneri di urbanizzazione e così niente sistemazione di via Rodano. La strada avrebbe dovuto essere trasformata in doppio senso di marcia con il progetto del 2007. Nel 2014 I Giardini di Rodano erano pronti, ma le vie erano ancora da bonificare.
Finalmente nel 2015 la situazione pare si sia sbloccata e lentamente stanno proseguendo i lavori per la trasformazione delle vie Rodano e Predil.
Grazie a Streetview possiamo tornare a vedere la situazione della via nel 2008 quando era ancora terra di nessuno.