In seguito all’aggiudicazione della gara, GBPA Architects è stata incaricata per la progettazione del palazzo ad uso uffici situato in zona centrale di Milano, in vicinanza dell’area della Stazione Garibaldi e del nuovo polo dell’area della città della moda, lungo via Monte Grappa.
Il progetto prevede il completo rifacimento di un immobile iconico esistente degli anni 70, ex sede della Tecnimont, la cui insolita corazza in alluminio anodizzato e cristallo era stata pensata per celebrare l’abilità tecnica dell’azienda.
L’obiettivo del progetto è di riqualificare e migliorare l’impatto con il contesto nel quale l’edificio è collocato. A tal proposito si è scelto quindi di rimodulare l’involucro esterno con una nuova facciata vetrata che aumenti la permeabilità e la luminosità dei locali rafforzando il rapporto tra esterno e interno, creando continuità di materiale e stabilendo un forte segnale di identità.
L’intervento comprende una parziale demolizione di uno dei fronti, dando luogo ad una piazza interna coperta da una grande pensilina e caratterizzata da elementi di arredo e riqualificazione urbani che determinerà il nuovo accesso all’edificio. Completa l’intento di riqualificazione la creazione di una area verde (green roof) con alloggiamento di pannelli solari/fotovoltaici.
In precedenza avevamo trovato due diversi progetti di come potrebbe essere trasformato l’edificio, che secondo noi era molto bello anche prima.
A me sembra il solito compitino banalotto e provinciale che fra tre anni sarà già vecchio e passato di moda: alla prova del tempo niente di molto diverso dalle realizzazioni da Geometra che imperavano nella Milano anni 60-70-80, temo.
Anche secondo me era molto bello, uno dei pochissimi edifici anni 70 che salverei a Milano. A giudicare dai rendering la ristrutturazione cancellerà completamente la qualità l’estetica originale dell’edificio, rendendolo anonimo e indistinguibile da centinaia di altri
L’edificio era una delle icone architettoniche degli anni Settanta. Si inseriva bene in una piazza che già conta sulla vecchia stazione del XIX secolo, le Cucine economiche di fine 800, la scuola di inizio 900. Ora assomiglierà a tanti altri palazzi tutti vetrati. Perché non esiste un vincolo anche sull’architettura contemporanea? Pensiamo ai grattacieli annessi alla stazione Garibaldi. Con la loro facciata postmoderna erano assai più belli della soluzione attuale.
Brutto era brutto rimane. Almeno sarà pulito
concordo!!
A me non sembra così male. Mi pare che abbiano mantenuto la citazione della copertura precedente (le lamellature) aggiornandola alle esigenze di oggi, soprattutto quella che gli spazi anche privati siano aperti e polifunzionali.
Se poi gli oneri di urbanizzazione serviranno a sistemare l’arredo urbano di quell’angolo, che fa davvero pietà, ancora meglio.
L’attuale è molto triste e chiuso. In particolare il piano terra, visto viale Monte Grappa sembra il retro dell’edificio, mentre dai Bastioni di Pta Nuova è il classi edificio uffici simil-ministeriale.
I rendering del nuovo danno una sensazione totalmente diversa, migliore.
la stessa architettura che dal calcestruzzo passa al cristallo! Non era male… così è decisamente banale
Si poteva osare un pò di più..
pero se il cristallo i riflessi e le trasparenze alleggeriscono la bruttura degli edifici di uffici ben venga.
Al solito bisogna vederlo realizzato, poichè tutte le superfici riflettenti prendono forma colore e luce dall’ambiente circostante.
E in un rendering è impossibile da replicare.