Milano | Zona Duomo – La riqualificazione di via Marconi

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Piazza Duomo avrà presto una nuova via d’accesso nobile, pedonale e completamente riqualificata, in armonia con il contesto monumentale che da piazza Diaz conduce al cuore della città e, da lì, alla Cattedrale, al Museo del ‘900, a Palazzo Reale e alla Galleria Vittorio Emanuele II.

L’Amministrazione comunale ha infatti deliberato la pedonalizzazione di un ulteriore tratto di via Marconi, quello compreso tra via Dogana e piazza Diaz, favorendo la naturale vocazione al passeggio di una strada che oggi risulta penalizzata da una circolazione irregolare finalizzata prevalentemente alla sosta.

Contestualmente la Giunta di Palazzo Marino ha approvato il progetto proposto dalla Società Reale Immobili Spa che, con un intervento complessivo da 650 mila euro che non comporta oneri per il Comune, si farà carico della riqualificazione dei marciapiedi e degli spazi pubblici, con la ripavimentazione e il riordino del verde del tratto pedonale di via Marconi.

“Questo intervento contribuirà a migliorare la qualità e la fruibilità di uno spazio pubblico molto frequentato dai cittadini milanesi e dai turisti – afferma l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli – ed è il frutto di una procedura innovativa e semplificata, messa a punto per favorire la collaborazione tra il pubblico e il privato nel migliorare e valorizzare la città. Colgo l’occasione per ringraziare la Società Reale Immobili e, con essa, tutti i soggetti privati che parteciperanno a rendere sempre più bella Milano”.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

22 commenti su “Milano | Zona Duomo – La riqualificazione di via Marconi”

    • Sono un centinaio di posti moto e bikeMI cancellati – le auto non c’entrano niente che non ci parcheggiavano neanche prima.
      L’operatore privato finanziatore gongola perché non ha più disordine e plebaglia fra i piedi, ma moto scooter e bici da qualche parte van pur messi. Dove li spostano?

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  1. Robertoq, ma ti rendi conto di cosa stai dicendo? Siamo a 40 m dal duomo, adiacenti all’omonima piazza! E tu ti preoccupi dei motorini???? Non ho parole. Mi chiedo, ma molto seriamente, cosa tu ci faccia in un blog d’architettura. Raramente mi lancio a criticare opinioni altrui, ma quando è troppo è troppo.

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    • Penso che domandarsi dove verranno messe le bici e le moto e scooter che fino ad ora eran parcheggiate li sia assolutamente corretto: non è che si “disperdono” magicamente. Tanto più che siamo a 40 metri dal Duomo.

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  2. Grazie di cuore alla società Reale Immobili SPA. È sempre bello vedere società private restituire alla collettività. Speriamo se ne facciano avanti delle nuov a breve.

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  3. Mi sono sempre chiesto perché non si obbligano moto e motorini all’uso dei parcheggi sotterranei. I parcheggi di piazza diaz, di corso Europa e piazza Meda sono spesso semivuoti. Con tariffe agevolate e cancellazione dei parcheggi in superficie si potrebbero liberare le strade del centro da tanto disordine. Il parcheggio dei motorini sui marciapiedi è intollerabile

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      • Vorrei proprio sapere come faresti a multare le bici visto che non hanno la targa. Bisognerebbe rimuoverle, ma a Milano lo vedo proprio difficile, anche se nelle città occidentali “normali” si fa.

        Ad esempio, a NY su tutte le ringhiere “pubbliche” c’è un cartello che avvisa che le bici agganciate verranno rimosse e c’è l’indirizzo e il numero di telefono del deposito comunale dove puoi andarti a riprendere la bici eventualmente rimossa (pagando multa e rimozione, suppongo).

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  4. Un intervento strategico direi.
    Bici e bikemi continueranno a parcheggiare, poiche tutta la,zona pedonale duomo e anche zona ciclabile.
    I motorini dovrebbero prendere la metro.
    E il painomgranelli prevede di togliere strisce blu auto per creare posti moto e motorini.
    Alternativamente i silos tanto invocati sono vuoti deserti.
    Pardheggiassero sottoterra a 40 mt dal duomo.

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    • Però nel rendering, al posto degli stalli per bike-mi vedo dei dehors commerciali (casualmente proprio sotto l’edificio con su scritto “Reale Mutua Assicurazioni”).

      Quindi W le pedonalizzazioni, ma non mi iscrivo acriticamente al coro osannante per il “privato” che generosamente ci concede qualche soldo per fare i lavori pubblici (o insomma quello che c’è scritto nel comunicato dell’Agenzia PR che è riportato nell’articolo…) e vorrei tanto sapere dove le metteranno le bici.

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      • Se devi barattare un dehor per un intervento da 700.000€ che rende la città piu vivibile, bella e car free, benvenga !!! Avanti il prossimo. Magnati e società private sono benvenute anche e soprattutto perchè le casse del comune oltre ad essere quasi vuote prevendono la maggioranza degli investimenti per il prossimo quinquennio nelle periferie.

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        • Non condivido, ma accetto il tuo punto di vista.
          Non chiamarli mecenati però. Credo si tratti di corresponsione della tassa di occupazione suolo pubblico per i nuovi dehors fatta in natura e probabilmente in anticipo. Col vantaggio di togliersi dai piedi BikeMi e moto. E avere uno spazio commerciale vista Duomo e Museo superpremium da leccarsi i baffi e che vale un patrimonio.

          Oggi a te va bene e quindi gongoli felice. Ma un bel giorno applicheranno lo stesso principio in un’altra parte della città dove magari non sei d’accordo e forse dirai “a Milano basta pagare e puoi far tutto”. Ecco, io spero abbian pagato abbastanza, almeno.

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      • Ma io penso proprio che bikemi o lo rimettono oppure lo spostano un Po più in là.
        Giusta l’osservazione che il privato non regala niente.
        Però mi sembra un buon scambio in cambio di Pedonalizzare un pezzo a sud del Duomo.
        Giusto che questo tipo di operazioni debbano essere valutate caso per caso, quindi nessun principio generale.
        Operazione win win.
        Nessun regalo.

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  5. penso e spero che lo spazio del bikemi venga preservato (magari al massimo spostato di qualche metro): sarebbe davvero stupido rompere l’equilibrio (fragile a volte) creatosi con gli stalli esistenti.

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  7. Scusate, questi rendering sono stati alla base della presentazione dell’intervento al Comune? Perchè mi pare ci sia bellamente dimenticati dell’uscita dell’autosilo che si trova proprio dietro edicola e chiosco (attualmente proprio nella posizione indicata dal rendering) e i dehors prospettati (tra l’altro, perchè prospettare occupazioni pubbliche con funzioni di somministrazione da parte di Reale?) sembrano proprio lungo la direttrice di questa uscita. Fossero parte della presentazione del progetto, sarebbe corretto scordarsi di un elemento tanto importante? non va ad inficiarne la valutazione complessiva quanto alla percezione estetica? Anche perchè immagino interessi tutti in quanto intervento a metà tra pubblico e privato etc etc

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