Milano | Città Studi – Il marciapiede sistemato e già violato.

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Lo scorso mese il Comune ha rifatto la fermata della 93 Ponzio-Bassini in zona Città Studi.

Il marciapiede è stato allungato per porre fine al disagio causato dalle auto parcheggiate che spesso rendevano difficoltosa la salita sul bus. Al contempo sono stati sistemati anche le aiuole e gli accessi agli attraversamenti pedonali. Purtroppo non sono stati installati i paletti (parigine) per impedire il parcheggio delle vetture sulle aiuole e sui marciapiedi. Pertanto le aiuole continueranno ad essere nuovamente pozze di fango e la fermata rischia di continuare ad essere inaccessibile ai disabili come prima, come ci è stato segnalato da un nostro lettore, Gian-Luca Moritz, che ringraziamo anche per le foto.

Non sembra una cosa vergognosa vedere trattata così un’aiuola appena sistemata e che, fosse senza auto, sarebbe anche bella a vedersi?

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

33 commenti su “Milano | Città Studi – Il marciapiede sistemato e già violato.”

  1. Multe, rimozione forzata e ganasciamento permanente delle ruote!
    è irritante vedere come la gente si arroghi il diritto di parcheggiare dove gli pare semplicemente perché non riesce a fare 5 metri a piedi se non trova il posto vicino a dove deve andare.
    A mie spese (stress e nervoso) ho imparato che a Milano si va coi mezzi, che ti portano ovunque e dovunque! In auto ci si va al centro commerciale!
    Più multe, più controlli sistematici, e queste brutte abitudini verrebbero estirpate.
    Faccio anche una proposta volutamente polemica e al limite dell’inquisitorio ;): si potrebbe programmare una applicazione in diretto contatto con la municipale per permettere a tutti i cittadini di inviare segnalazione di infrazioni al codice della strada (limitatamente a parcheggi, zone 30, ZTL). La segnalazione, corredata di foto, indirizzo, nome e generalità del segnalante, potrebbe permettere alla municipale di intervenire per accertare l’infrazione e comminare la sanzione. In ogni caso farebbe smuovere un po le pattuglie che sarebbero comunque tenute in allerta. Ovviamente ci dovrebbe essere il vincolo di aspettare l’arrivo della pattuglia (per il denunciante), e al contempo, di inviare comunicazione sul tempo di attesa, che ragionevolmente non dovrebbe superare i 20 min (per le forze dell’ordine). Troppo stasista come criterio?

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    • Lo hanno fatto a Roma.
      Si chiama IOSEGNALO.

      Ovviamente i vvu romani lo hanno boicottato in ogni modo arrivando perfino a minacciare i segnalanti.
      Certo a Milano sarebbe diverso.

      Comunque tutti i meccanismi basati sui vigili arrivano quando i buoi sono già scappati dal recinto.
      E poi funzionano solo in settimana elettorale quando la gente vuole vedere vigili in strada.
      Passata l’indignazione vigili scompaiono.

      I dissuasori intervengono a monte del problema.
      Il vero problema culturale è capire perché in fase di progetto nessuno ha pensato di disegnare la strada in modo da rendere FISICAMENTE IMPOSSIBILE la salita delle automobili sui marciapiedi.

      Questo è il vero problema culturale della sosta selvaggia.
      Quello dei progettisti.

      Secondo me implicitamente la vogliono consentire.
      Quindi l’unica è fare una battaglia culturale sui dissuasori facendo capire che l’opinione pubblica ha compreso la furbata implicita e ne chiede conto.

      Chiamare più vigili è fare inconsapevolmente il loror gioco.
      Perché chi ha progettato quei marciapiedi non venitemi a dire che non sapesse che sarebbero stati presi d’assalto dalle auto.

      Suvvia.
      Ingenui si ma fessi no.

      Ragionate sui dissuasori.
      Ve ne sono di tutti i tipi, dai pilomat al doppio cordolo marciapiede a due altezze, dalle parigine a quelli tozzi bassi e molto eleganti europei.
      Quelli di design, quelli retro. Etc

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    • Vorrei sommessamente far notare che in questo caso più che di Residenti stiamo parlando di studenti universitari (pur se con la macchina della mamma…).
      E che quindi oltre a un bel cordolo sulle aiuole, la gogna elettronica ci starebbe anche bene (bisogna imparare da giovani quando ancora la mentalità la cambi)

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    • app futuristiche, squadre di migliaia di figli che battono la città focakizzandosi sulla costa, multe milionarie, ganasce…. sembrano le gride manzoniane.

      Non era molto più semplice e molto, molto meno costoso, già che Han fatto i lavori, un semplice, secondo cordolo di cemento più rialzato che impedisca alle auto di parcheggiare, come hanno già fatto in tanti altri punti della città???

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  2. Ma vaaaaa.
    Ma che strano ooo.
    Ma com’è possibile che le auto salgono sui marciapiedi.
    Ma ci vuole la cultura aaaaaa.

    Per impedire che le auto salgano sui marciapiedi mettiamo un libro appeso vicino a ogni albero.

    Dissuasori no Eh?
    Per sapere come sarebbe andata a finire sarebbe bastato vedere la fase di progetto dove mancava totalmente qualsiasi impedimento FISICO per l’invasione prvedibilissima delle automobili.

    Un’altra conferma a favore dei dissuasori.
    Sciocco chi si stupisce.

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  3. I cari studentelli del Poli e facoltà limitrofe arrivano da fuori città e se ne fregano di Milano.Si giustificherebbero con :ma allora dove parcheggiamo se non c’è posto?
    Mettiamoci il cuore in pace .Lì ci voleva una bella colata di cemento grigio topo (come si ama dire) per metterci sopra le adorate gommine delle auto.Altro che riqualificare! Rendiamoci conto che siamo a Milano ,mica in un paese civile .Altro che aiuole.Cemento,pizza e calcio: così tutti contenti.

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  4. Tra l’altro non è che in Città studi manchino i parcheggi, residenti ce ne sono pochi, molti arrivano da fuori quindi non è di sicuro un parcheggio gratuito di “prima necessità” come di solito lamentano in molti (della serie “ci abito e devo parcheggiare gratis”…)

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  5. Vorrei far notare anche la scarsa lungimiranza dell’asfaltatura fino a ridosso dei tronchi….

    …così in poco tempo le radici solleveranno l’asfalto, producendo quel pittoresco effetto “città perduta nella giungla alla Tomb Raider” che vediamo così spesso a Milano.

    In breve, un lavoro fatto veramente a capocchia di cane.

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  6. Ma chi puo’ avere l’incommensurabile fresconaggine di progettare al giorno d’oggi in quella zona di Milano ed a spese dei contribuenti, una sistemazione del genere su di un marciapiedi di fronte al Poli? Bisognerebbe sì chiamare i Carabinieri e denunciare il Cogli-1 per danno erariale.
    Un lavoro progettato ed eseguito secondo le regole dell’arte non deve prescindere dalla valutazione del DOVE lo si realizza (imho).

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    • Se ci fosse sul serio l’obbligatorietà dell’azione penale in Italia queste foto dovrebbero valere come notizia di reato per procedere per danno erariale verso chi ha approvato, supervisionato e collaudato i lavori.

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    • Solo perchè la gente ha il culo attaccato all’auto non vuol dire che non si possano fare operazioni di abbellimento e miglioramento della qualità della vita.
      In Città Studi ci si arriva con il trasporto pubblico! Chi arriva da fuori parcheggia in un interscambio con il metrò e muove le chiappe.
      Metropolitana linea 2.
      Tram 23 e 33.
      Filobus 90, 91, e 93 (quest’ultima andrebbe potenziata).
      Stazione di Lambrate.
      Ti pare poco???
      Non è un posto sperduto in mezzo alla campagna, ci sono moltissime linee che ci transitano. Quindi, visto che il parcheggio non c’è, o meglio, ci sono i parcheggi interrati ma non vengono usati, ci si avvicina con l’auto e si prendono i mezzi pubblici: tram, metropolitane, treni, filobus.
      Non ci sono scuse!!!

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  7. Capisco lo sdegno per l’inciviltà e la mancanza di rispetto degli automobilisti, ma non sono per niente d’accordo con chi sostiene che chi ha progettato è colpevole di non aver messo i dissuasori.
    C’è un Codice della Strada ben chiaro (sul marciapiede e sulle aree verdi non si può sostare), pertanto che i vigili iniziassero a fare il loro lavoro, in tutta la città! Invece con un’ingiustificata tolleranza pluridecennale si permette di occupare e degradare marciapiedi, aiuole, ecc. Bisogna solo sanzionare questi comportamenti inaccettabili sistematicamente e costantemente.

    Oltretutto le paline e gli archetti, messi dappertutto, rappresentano un costo non indifferente e necessitano di continua manutenzione, perché vengono, dai signori di cui nelle foto, durante le manovre, volutamente o meno, spesso inclinati, divelti… e sono un supporto per scritte, imbrattamenti, adesivi, ecc., con ulteriori costi e aumento del degrado urbano. Inoltre si genera la falsa convinzione che, visto che ormai sono quasi dappertutto, nei pochi spazi dove non ci sono si possa parcheggiare.
    Perciò io li toglierei tutti, da tutti i marciapiedi, e inizierei a multare a tappeto, come vuole la legge. Pensate a come sarebbe piú ordinata e bella la città senza tutti quei dissuasori di tutti i tipi sparsi ovunque.

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  8. Il comando dei Vigili Urbani, per chi non lo sapesse, è a circa 175 METRI dal sito fotografato, sul lato opposto della via Ponzio, ovvero numeri civici dispari, mentre le foto sono sul lato dei numeri pari. Ma i vigili che vedono???? Omissione o rifiuto di atti d’ufficio?

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  9. Ma perché UF non richiede un intervista al comandante della stazione dei vigili di Città Studi ? Sarebbe interessante avere il suo punto di vista su questa situazione a dir poco scandalosa. Siamo in centro città, in una zona appena riqualificata con le misere risorse ad oggi disponibili, il comando dei vigili a 100 metri e tutto è permesso. Robe da matti….

    I vigili facciano il proprio lavoro ( questo è un caso vergognoso ) e i responsabili all urbanistica mettano questi benedetti dissuasori così la finiamo una volta per tutte con questi comportamenti incivili.

    In città studi non mancano né i parcheggi né i mezzi per raggiungerla. Basta con questo finto buonismo che penalizza la parte onesta e rispettosa di Milano

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  10. C’è un fattore che non è ancora emerso nei commenti, ed è che a Milano (e più in generale in Italia) semplicemente NON SI PUO’ essere troppo intransigenti con gli automobilisti perché questo significa automaticamente perdere le successive elezioni…

    …ricordate le polemiche su Area C e le proteste surreali ogni volta che si propone di pedonalizzare una via?

    Giusto? Sbagliato? Potremmo discuterne per secoli ma di fatto è così. Del resto, se abitui per 50 anni la gente a fare in un certo modo, scatta la tipica sindrome italica del “diritto acquisito” e poi è molto difficile dirle di punto in bianco che non lo può più fare.

    Questo è un altro motivo per cui sarebbe molto più furbo puntare sulla prevenzione piuttosto che non su moltitudinarie squadre di vigili e ausiliari della sosta che battano la città appioppando multe.

    Se non possono piazzare la macchina su un’aiuola perché c’è un ostacolo fisico che glielo impedisce, se ne fanno una ragione. Se lo fanno e poi trovano la multa, si incazzano e basta e continuano a farlo, perché una multa da 27 euro ogni tanto costa sempre meno di un abbonamento ATM a 35 euro ogni mese (se è urbano, di più se è interurbano).

    In my modest opinion, of course.

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    • Ooooo, infatti è proprio così.

      Per rispondere anche a Reno bisogna aggiungere che anche questa progettazione sbagliata di lasciare l’accesso alle auto ai marciapiedi rientra nel capitolo benevolenza politica versus autodipendenti.
      Si progetta in modo furbino le aiuolette ben sapendo che saranno usate come parcheggio privilegiato.
      In questo modo accontenti quelli del decoro, perché vedono le aiuolette, e accontenti gli autotalebani, lasciandoci parcheggiare sopra.
      E dai la colpa al fatto che devono essere i vigili a fare le multe,ben sapendo che non accadrà.

      Molto furbi.
      È per questo che i cittadini sani devono farsi emergere la consapevolezza di PRETENDERE IN FASE DI PROGETTO forme solide di impedimento.

      Ci facciamo prendere in giro e non c’è ne accorgiamo.
      L’unica è far nascere consapevolezza e sensibilità circa i dissuasori in modo tale che il cittadino protesti in fase di progetto.
      E sopratutto che il comune ne sia consapevole che i cittadini hanno capito il trucco.

      Ingenui si ma fessi no.
      Purtroppo Andrea si piega proprio a questo trucco ingenuo.
      Apri gli occhi.

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  11. Anche io da tempo mi sono convinto della necessità dei dissuasori perchè, per vari motivi, nonostante la presenza di norme sanzionatorie, il risultato è quello che si può vedere praticamente in ogni strada di Milano.

    Quale è l’iter per l’installazione dei dissuasori ? L’iniziativa è rimessa esclusivamente all’Amministrazione oppure anche ai condomini ?

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