Milano | Castello – Riaperto ai cittadini largo Beltrami col piano B

Riaperto ai cittadini largo Beltrami. Posizionati 19 vasi con photinia rossa, olea fragrancs e prunus lusitanica. Nelle prossime settimane arriveranno anche delle panchine in legno. Una sistemazione che lo rende luogo di sosta e prepara la strada al futuro intervento di riqualificazione definitiva previsto nel concorso di piazza Castello scelto nel febbraio scorso.

Così niente più «orto planetario» com’era stato pensato per via Beltrami ma si è dovuto ricorrere al piano B per la sistemazione temporanea dello spazio davanti al Castello Sforzesco. Il Comune non è riuscito a trovare lo sponsor per l’allestimento previsto che doveva riproporre la serie di vasche con piante e ortaggi utilizzati per il periodo Expo e che tanto erano piaciuti. L’operazione sarebbe costata 300 mila euro. Operazione impossibile, senza uno sponsor.

 

Ecco il progetto più semplice messo in pratica.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

14 commenti su “Milano | Castello – Riaperto ai cittadini largo Beltrami col piano B”

  1. Chissà d’estate che bel caldino verrà da quella colata di bitume… Non mi piace, la sto guardando (ci passo davanti tutti i giorni) e non ha una logica, una forma, una funzionalità. Peraltro con il Fuorisalone c’è fissa una bella fila di persone che entrano da Jil Sanders e che hanno parecchio tempo per guardarsi intorno e farsi qualche domanda.

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  2. Questa bella colata di asfalto si riesce ad accettare, pur con fatica, solo pensando che è una sistemazione provvisoria. Speriamo naturalmente che il provvisorio duri il minor tempo possibile. Ma comunque uno spazio verde non avrebbe fatto miglior figura?

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  3. Allora … per un progetto provvisorio va bene così. Purché sia veramente provvisorio. Dispiace però che non siano riusciti a trovare uno sponsor per 300.000 Euro, considerato che Starbucks ne ha dati 200.000 per le aiuole con le palme in Piazza Duomo altrettanto provvisorie e fortemente contestate. Forse insistendo si sarebbe potuto convincerli a destinare 100.000 Euro in più per una piazza che è comunque altrettanto vicina a Cordusio e di quasi uguale valore pubblicitario.

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  4. Certo che se ci pensate, per quella c…ta di expo gate hanno speso un sacco di soldi, e adesso il comune non è in grado di fare un progetto decente…
    se con quei soldi avessero subito pensato a qualcosa di definitivo e non provvisorio sarebbe già stato pagato tutto…andata a vedere a barcellona o a parigi gli interventi per expo hanno creato e le cose sono rimaste non hanno fatto e poi buttato via tutto…abbiamo perso un opportunità..peccato

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    • L’Expo Gate era fatto con i soldi di…Expo (come quasi tutte le altre cose belle fatte a Milano negli ultimi anni. Darsena compresa)

      Adesso la festa è finita e si torna nella triste normalità di un Comune con tutte le tasse al massimo storico, una marea di sprechi e quindi niente soldi per fare cose “voluttuarie” tipo far bella la città.

      Io do atto al Comune di avere usato abbastanza bene i soldi che ha avuto in questi anni, però se avesse evitato per il Castello due concorsi internazionali e boiate tipo la grottesca “nevicata”, magari qualche soldo in tasca gli rimaneva e si evitava l’umiliazione delle fioriere stile “svendita promozionale” di negozio di periferia.

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    • “In Italia non c’è nulla di più definitivo del provvisorio”. Spesso spacciata per frase di Andreotti, è in realtà di Ennio Flaiano.

      Ridendo e scherzando tra expo gates, nevicate e fioriere taggate in quell’area il provvisorio si spreca, purtroppo.

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