Milano | Trasporti: il 23 va in pensione

Oggi giovedi’ 27 aprile, scattano delle modifiche previste per alcune linee del trasporto pubblico. Una di queste riguarda la linea del tram 23 che cesserà di esistere per esser fusa con la linea del 19.

Lo storico tram che utilizzava le mitiche vetture “carrelli” (del 1928) e che univa piazza Fontana con Lambrate sparisce dalla mappa cittadina dopo 84 anni di servizio. Da oggi si unisce alla linea del 19 che da Roserio (Ospedale Sacco) e i quartieri della periferia nord di Milano prolunga il suo percorso, non fermandosi più a Cairoli, ma proseguendo lungo via Meravigli, via Larga accorpando il vecchio tracciato del 23 e quindi fino a Lambrate FS M2.

Certo ci siamo chiesti perché questa scelta di far attraversare ad un tram l’intera città da Roserio a Lambrate, quando solo pochi anni fa ATM dichiarava che erano meglio linee brevi per mantenere la tabella di marcia più attendibile possibile. Staremo a vedere come funzionerà il nuovo percorso.

Il 23 era il simbolo di Città Studi, perché in sostanza percorreva tutto il quartiere d una parte all’altra, unendo anche in un certo senso i due atenei principali di Milano, Il Politecnico e la Statale. Utilizzando esclusivamente le vetture Ventotto, la vecchia linea di tram era anche un icona alla quale, bene o male la gente si è affezionata. Ancora non abbiamo compreso se il nuovo percorso del 19 utilizzerà le stesse vecchie vetture o saranno utilizzate altre tipologie di tram.

Qui trovate gli altri cambiamenti programmati.

Foto di Georicky

Questo è il tram 19 che percorre la via Orefici per la prima volta (già ci passava quando andava in piazzale Negrelli alcuni anni fa)

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Trasporti: il 23 va in pensione”

  1. Io credo che il problema maggiore di tutto il resto delle modifiche, il 23 è ancora lì, ha solo cambiato numero.
    Ciò che è peggio per tutti è la diminuzione delle frequenze soprattutto nei festivi.
    ATM non macina utili? Quindi perché tutta questa necessità di tagli e riduzioni?

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    • Credo siano imposti dal comune e la cosa fa incazzare visto che si parlava di aumentare il trasporto pubblico mentre è da inizio anno che tagliano… eccezion fatta per la mezz’ora in più sulle metro

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  2. Se mantengono il tipo di vettura “carrelli”, in fondo è solo un cambio di numero, scusate la razionalità.
    Ma se mandano in pensione i tram storici, allora perdiamo un pezzo di fascino della città e vorrei avere almeno la certezza che c’è un miglioramanto nel servizio.

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    • Cuor contento il ciel l’aiuta… 🙂

      Se prendi il 23 e gli raddoppi il percorso passando in pieno dal centro città, col cavolo che è la stessa linea: è un papocchio che non sarà mai più in orario e passerai mezz’ora buone in sua attesa. Esattamente come il 14, che fino a questa mitica trovata di ATM col 19 era la linea più sfigata di Milano.

      Secondo me a Settembre si torna indietro con tante scuse di ATM…

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      • Tra parentesi, il 23 godeva di un percorso quasi sempre in preferenziale, eccetto per la breve tratta di via Bixio. Il 19 al contrario, a parte la tratta fra Corso Sempione e Piazzale Accursio, ed il cavalcavia Palizzi, è quasi sempre in mezzo al traffico privato, subendone gli effetti. Una linea così lunga sarà solo un disastro di gestione. Da utente del 23, spero solo che abbiano messo delle bicassa sulle tabelle più affollate del mattino, per compensare la minore frequenza.

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  3. Il problema non è tanto il 23, che in sostanza ha cambiato numero unendosi col 19. Dato che comunque il Deposito Leoncavallo (insieme al Deposito Baggio) avrà in carico la linea, verranno utilizzate le stesse vetture del fu 23, semplicemente con la veletta 19.

    I problemi sono altri:
    -il 24 peggiora gli interscambi con M1 e i tram di via Torino;
    -il 27 perde COMPLETAMENTE ogni interscambio con la metro e i tram di via Torino;
    -la 99 perde l’interscambio con la 95, e grazie ai nuovi orari mai in coincidenza col 24, si prevedono simpatiche e lunghe attese al Vigentino (almeno da Noverasco c’è anche la 222 che può aiutare);
    -i nuovi orari festivi fanno PENA: vedasi il nuovo 19 con ben 3 dicasi 3 corse l’ora la domenica.

    Vedremo se il ritorno del 15 in via Dogana avrà qualche effetto positivo sulla regolarità della suddetta linea.
    Nel complesso, una bocciatura secca. In pochi mesi abbiamo perso le notturne durante la settimana, degli orari festivi decenti, e si è pasticciato con la rete tranviaria.

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    • Le frequenze ridottissime della domenica (e il sabato è poco meglio) sono ormai comuni a quasi tutte le linee tramviarie.
      Il problema poi non è tanto…la domenica quanto il periodo estivo e tutte le feste o semifeste, quando ATM mette in vigore l’orario del sabato e della domenica.

      Ad esempio lunedì 24 Aprile: I funzionari dell’ATM erano tutti via per il ponte (e sicuramente anche il Sindaco), ma tutti quelli che sono andati a lavorare (e credimi erano molti) si son goduti l’orario domenicale. Ossia 4 tram l’ora, con gli ovvi viaggi da incubo che è facile immaginare.

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