Milano | Pratobuono – Il palazzone di via Negroli 23

Sembra incredibile, ma anche questo palazzone alquanto bruttarello è catalogato tra i beni architettonici della Lombardia. Si tratta dell’immobile residenziale, realizzato  in via Negroli per INCIS – Istituto Nazionale per le Case degli Impiegati Statali, l’ente pubblico costituito nel 1924 per favorire la costruzione di abitazioni da assegnare, a canone agevolato, ai dipendenti dello Stato.

Da qualche mese è sottoposto ad un intervento di restauro e riqualificazione che sta giungendo ormai al termine. Gli intonaci color senape sono stati sostituiti da un bel rosso corallo sul lato verso via Negroli, mentre verso il cortile interno le pareti sono state realizzate in un chiarissimo ‘beije’.

L’edificio, sorto nell’allora periferia est di Milano, venne progettato per ospitare un migliaio di persone in appartamenti duplex per 12 piani fuori terra in due stecche  affiancate intorno a un corpo scale centrale, leggermente sfalsate in pianta l’una rispetto all’altra. Le abitazioni sono distribuite su lunghi corridoi scanditi da una serie di aperture, rivolte alla città, che garantiscono non solo interessanti scorci sul tessuto urbano circostante, ma anche la corretta illuminazione naturale e il giusto ricambio d’aria. La notevole dimensione dell’intervento è sottolineata dalla scansione orizzontale del fronte principale, disegnato come sequenza di fasce piene intonacate e di vuoti dettati dalla presenza di logge e balconi, che denunciano la distribuzione e ripetizione interna degli alloggi. L’edificio è preceduto da un blocco in linea di soli due livelli (il commerciale e il primo piano) con una serie di negozi per il vicinato e una cancellata a proteggere un giardino condominiale.

Il palazzo è stato realizzato su progetto di Gandolfi Vittorio, Ciribini Giuseppe e Montesi Pio nel 1955.

 

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11 commenti su “Milano | Pratobuono – Il palazzone di via Negroli 23”

  1. Io abito lì vicino. Era un intervento che in molti aspettavano! Era un palazzone enorme e squallidissimo adesso invece ha avviato un processo di ”riqualificazione” anche per molti palazzi intorno.
    Vi inviterei a fare anche un servizio sul palazzo dei civici 74, 72 di Via Sismondi, l’ex fabbrica dellla storica Singer!

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  2. nettamente migliorato.

    ciò detto, è sempre stato l’equivalente del leggendario fuenti in quella zona.
    un muraglione soffocante, con un’improbabile retrocessione dalla strada, col minuscolo volume della pizzeria ai suoi piedi che non fa che accentuare le sproporzioni..

    almeno ora gli han dato una nota di colore originale..
    buon segno.

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  3. Ero stato anni fa a vedere un appartamento al 12 piano.
    Vista sulla città dal lato interno (ovest) del palazzo, assolutamente pregevole.
    E poi in casi come questo, vale sempre la regola: meglio abitarci dentro, che di fronte.

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  4. Decisamente bello anche se la riqualificazione si è fermata ai colori! Le finiture compresi i nuovi pluviali e i materiali dei nuovi infissi lo fanno rimanere decisamente “popolare”….

    In questo caso l’importante è non essere tra i condomini che hanno visto incrementare le spese di questo bell’intervento oltre il dubbio di quanto preventivato….

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  5. Sul retro, a cavallo fra via Zanella e via Sismondi, ci è un parcheggio sotteranneo la cui copertura un tempo era a verde. La tolsero anni fa per problemi di tenuta all’acqua e quello che vi è ora è una triste superficie bitumata che grida surriscaldamento solo a vederla. Sarebbe bello riuscire a ricreare la copertura giardino, ma è una questione fra privati.

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  6. sempre opprimente ma molto meglio di prima. Sul fronte che guarda ad ovest avrei osato con qualche tocco di rosso al negativo rispetto a quanto fatto sul fronte opposto.

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