Milano | Navigli – Naviglio Grande, un’occasione persa per Expo 2015

Adesso che si parla molto della riapertura della Cerchia dei Navigli, abbiamo voluto dare un’occhiata un po’ puntigliosa ai navigli esistenti, specie il Naviglio Grande, interessato da una riparazione avvenuta per Expo 2015 e che secondo noi doveva essere fatta meglio, un occasione sprecata e oramai irripetibile.

Lo ripetiamo e lo ripeteremo all’infinito, perché a San Cristoforo, dove si trova la chiesa così pittoresca, non sono stati eliminati i guardrail metallici e sostituiti come in altri punti del naviglio, da una bella ringhiera?

Ponte che è sempre degradato.

Nel 2013/2014 e 2015, per l’evento di Expo venne ricostruita la Darsena, sistemata e rigenerata. Durante quegli anni anche il Naviglio Grande e Pavese vennero prosciugati e restaurati. Come ci disse un tecnico, non si trattò di un vero e proprio restauro, ma di una semplice messa in sicurezza.

Ora, dopo due anni da Expo 2015, abbiamo scattato un po’ di foto lungo la Ripa di Porta Ticinese e la Lodovico il Moro per fare alcune considerazioni da anziani borbottoni.

Come si vede dalle decine di foto raccolte, queste sono le balaustre del Naviglio Grande nello stato attuale. Arrugginite, rotte, spezzate, distorte, pericolanti. A tratti sono state sistemate con nuovi interventi, in altri punti pare rischioso persino appoggiarsi.

Perché nel 2014 non vennero sostituite TUTTE le balaustre dei Navigli? Un’occasione persa che poteva riqualificare e restaurare l’intero corso, almeno nel territorio comunale.

Lungo le sponde continuano a crescere le piante che, con le loro radici invadenti spaccano le sponde, rischiando di far crollare i muri. Ci siamo sempre chiesti perché non ci sia un servizio che controlli questo corso più spesso e ripulisca le sponde al primo accenno di fogliolina invadente.

La pianta di fico che si trova davanti allo stabile dell’

Poi ci sono i cespugli che spesso, specie nella zona dei locali, raccolgono sempre ogni tipo di immondizia.

Recentemente sono passati a potare i cespugli e le piante, tagliandole alla base, senza estirparle, tra qualche mese saranno nuovamente alte e rigogliose.

Questa è la balaustra che rimane sotto il ponte delle Milizie.

Mentre questa è una balaustra nell’area pedonale

La chiusa per la roggia Boniforti pare sempre abbandonata.

Di seguito due immagini che mostrano lo stato del piccolo marciapiede lasciato com’era e rammendato un po’ “così” lo scorso anno, al termine dei lavori per la nuova pavimentazione. Ora pieno di buchi anche pericolosi, specie per i bambini.

E poi le solite autovetture parcheggiate dove non dovrebbero.

In queste due foto che seguono, si vede due tipologie di sponda restaurata. Una con i mattoni e l’altra semplicemente rimboccata con cemento.

Già all’epoca (2015) ci eravamo chiesti perché non fossero state ricostruite e restaurate tutte le sponde del naviglio come la versione in mattoni.

Pare, come al solito, che ci abbia messo il becco la Soprintendenza, che per carità farà il suo dovere, ma ci siamo sempre chiesti: essendo i navigli ancora un canale navigabile, perché si devono mantenere le sponde realizzate magari solo cent’anni fa? Crediamo che per le sponde, nel corso dei secoli (il Naviglio Grande è del 1500) ogni intervento naturalmente non abbia tenuto conto del restauro “conservativo” ma del restauro riparatore. Insomma, a forza di rattoppare le sponde a frazioni non sapremmo quanto potrebbe durare nel corso del tempo. E poi, non sarebbe stato più bello, almeno nel tratto comunale, avere tutte le sponde in mattoni? Magari mantenendo pure i tratti antichi, ma con una certa coerenza estetica.

Per il resto, che dire, la solita sciatteria invadente che oramai è cronica e ci siamo proprio assuefatti senza commentare più, come per le scritte sui muri o sul ponte nuovo.

Non vogliamo denunciare la sciatteria dei navigli “esistenti” adesso che si sta proponendo di riaprire la vecchia Cerchia dei Navigli e quindi sicuramente sorge spontanea la domanda: ma se sono mantenuti così i navigli esistenti, chissà come saranno conciati i navigli che hanno intenzione di riaprire.

Noi siamo per la riapertura della vecchia Cerchia e siamo sicuri che sarà una nuova linfa economica, di bellezza e turistica per questa città. Ma come succede spesso con tutto, e non solo coi navigli, in città bisognerebbe prendersi cura anche di quello che si è realizzato e non limitarsi a dare una ramazzata per togliere le cartacce e lasciare il resto che arrugginisca, crolli o che venga invaso da piante infestanti che poi, prima o poi, bisogna riparare con costi certamente più alti.

Così, secondo noi, l’occasione ottenuta per i mesi di EXPO 2015, con i vari lavori effettuati prima dell’evento e che hanno coinvolto i canali navigabili, potevano portare a una riqualificazione totale e ora avremmo potuto avere delle balaustre perfette e sicure, avremmo avuto delle sponde belle e ben fatte, avremmo potuto avere dei Navigli più gradevoli, ed invece, come sempre dovremo accontentarci della solita sciatteria.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Navigli – Naviglio Grande, un’occasione persa per Expo 2015”

  1. eh 50 miliardi di euro al mezzogiorno DALLA LOMBARDIA….. QUANTE COSE SI FAREBBERO IN LOMBARDIA..!!!!!!!!!!!!

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  2. Urban life non dovrebbe autorizzarti a pubblicare le tue idiozie su questo blog. Spero che abbia la possibilità di intervenire e censurarti quantio prima!
    Apriti un tuo blog, e promuviti da solo il tuo credo politico.

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    • Son d’accordo che le menate dei soldi rubati al nord per mandarli al sud sia una idiozia totale su un blog come questo.

      Però anche scrivere che citylife va demolito, come hai scritto 5 minuti fa, non mi sembra particolarmente degno di pubblicazione… 🙂

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      • Idiozia? Qui mancano i soldi x sistemare tutto, strade, marciapiedi, parcheggi, illuminazioni, stazioni, metropolitane etc etc etc questo xché i soldi vanno nel Mezzogiorno LA RISORSA !!!!
        Quindi ricordare dei 50Miliardi NON È FUORI LUOGO
        Stare sereni

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  3. Ma i navigli chi li ha in carico?
    Il comune? La regione? “quel che resta della provincia”? Il consorzio canale villoresi? Tutti assieme? (nessuno?)

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    • Buona parte è del Consorzio Villoresi, non ricordo se il tratto cittadino è gestito dal Comune di Milano o da loro…

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      • Grazie della risposta e che Dio ce la mandi buona (temo che il Consorzio abbia un focus e competenze maggiori sull’idraulica che sul decoro dell’arredo urbano e pulizia delle sponde)

        Colgo l’occasione per augurare buone (meritate) vacanze a tutto UF!

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  4. Le segnalazioni di UF per i guardrail davanti S.Cristoforo sono così tante che non si pssono più contare… il giorno che lo sistemano, UF può chiudere 🙂

    A parte le battute, con EXPO si è solo iniziato a rimettere ordine ad un luogo abbandonato a se stesso da decenni, e quel poco è stato un successo. Ora terminata l’euforia, capiamo che in realtà manca ancora molto.

    Nonostante la sciatteria i navigli sono sempre un luogo simbolo della città, lo erano anche prima di rifare la Darsena. Sono da sempre un luogo vissuto da milanesi e non, nonostante tutto. Dimostra come l’elemento acqua sia estremeamente attrattivo, basta che ci sia un corso d’acqua, relative sponde per la passeggiata e qualche locale e tutti vogliono andarci. La riapertura dei navigli sarà un successo!

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