Milano | Zona Stephenson – Quale futuro per questo quartiere?

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Via Stephenson, dedicata all’ingegnere inglese ritenuto il padre delle locomotive, progettò la sua prima locomotiva nel 1814 (inventò un motore semovente destinato al trasporto del carbone all’interno di una miniera), è una via di periferia incastrata tra autostrade e ferrovie a due passi dell’area ex-Expo2015.

Mai una giunta pianificò la zona, se non per una semplice creazione di un’area riservata prevalentemente come luogo per magazzini e depositi. Quale soluzione per riqualificare un quartiere sorto nell’estrema periferia e ritrovatosi circondato da strade a grande scorrimento e ferrovie.

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La via Stephenson funge da arteria principale sulla quale gravitano le altre vie laterali. Una decina d’anni fa l’intenzione della giunta comunale fu quella di creare qui una specie di Défense, dove realizzare torri residenziali e per uffici in un nuovo centro direzionale, peccato che gli scarsi servizi in zona e l’effettiva collocazione di questo enclave urbano così isolato, hanno rovinato qualsiasi piano di sviluppo.

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Grazie ad Expo qualche lavoro di miglioramento è stato effettuato, qualcosa è stato anche costruito, nuove strade e piste ciclabili, ma come si vede anche dalle nostre immagini, dire che La Défense meneghina sia sulla strada giusta per migliorare è molto prematuro, anzi…

Qualcuno ha investito e una torre residenziale è stata costruita da qualche anno (dovevano essere due). Così come un grande Hotel, che era già stato realizzato, forse unico e primo vero intervento per riqualificare la zona. Un altro hotel, venne incominciato ma rimase impantanato dalla crisi e ancora oggi svetta col suo brutto scheletro senza segni di vita.

Per il resto ancora grandi capannoni e il deserto la sera. Forse ci voleva un vero e proprio progetto globale a grandi linee, ma riqualificare questa zona così frammetta da centinaia di proprietari non è cosa semplice e non certo realizzabile in pochi anni.

Per ora di pianificato c’è solo la costruzione della nuova stazione ferroviaria Stephenson, progetto che certo non verrà realizzato subito, perciò ci dovremo tenere questa porzione di città così per molto tempo ancora, senza un vero sviluppo unitario ma sempre e soltanto una grande quantità di micro interventi che non faranno certo La Défense milanese.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

15 commenti su “Milano | Zona Stephenson – Quale futuro per questo quartiere?”

  1. “Un altro hotel, venne incominciato ma rimase impantanato dalla crisi e ancora oggi svetta col suo brutto scheletro senza segni di vita.”
    Ci vuole tanto a trovare qualche società edile che finisca questo hotel, e se nessuno è interessato a finirlo come hotel, ci vuole tanto a trasformarlo in una torre residenziale? Tra l’altro quella gru è lì da anni inutilizzata, e sarei curioso di sapere se qualche tecnico comunale ogni tanto passa a verificare se è in buone condizioni. Vogliono lasciarlo in quelle condizioni per sempre?

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  2. Si parla tanto di riqualificazione. Basterebbe cominciare col cancellare gli atroci palazzi ex Ligresti che dominano il lotto, per passare poi ai circostanti capannoni. E magari aggiungere un collegamento pedonale diretto con i quartieri dal lato opposto sia del fascio di binari sia dell’autostrada.

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    • Anche i palazzi ex Ligresti se sono vuoti e nessuna società vuole insediarsi andrebbero trasformati in torri residenziali con un recladding.

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  3. e poi diciamo che prima di questa nuova fermata, ce ne sono altre con più elevata priorità (dergano, istria, canottieri, tibaldi) poichè ubicate in zone sicuramente con indici di domanda ben più alti e che non sono stati ancora soddisfatti.

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  4. Il problema di quella zona è la mancanza di una fermata della metrò. Mi chiedo come mai con Expo non si è pensato di fare un “concorso” universitario per riqualificare quell’area? Dal mio punto di vista quella zona dovrebbe diventare il polo amministrativo di Milano e provincia! Provate a pensare se in quella zona ci fosse: settore tecnico e parte amministrativo del Comune di Milano, Catasto della Provincia, Asl, Sede Vigili del fuoco settore tecnico e amministrativo, Sede dell’ente parchi, soprintendenza, Agenzia delle entrate provincia di Milano, ecc ecc. Fare del nuovo residenziale in una zona così periferica non risulterebbe molto appetibile causa autostrada, quantità di degrado alto e molti capannoni. Se si sviluppasse un polo amministrativo con una fermata metropolitana sarebbe dal mio punto di vista il massimo anche per i professionisti che arrivano da fuori milano per la presenza dell’autostrada. Con questa operazione si potrebbero trasformare alcuni palazzi in uffici e abitazioni in zone residenziali molto più apetibili (zone maggiormente centrali) e altri palazzi come musei o per eventi pubblici e privati. Magari ho detto una scemenza…. ma la vedo così. 🙂

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  5. È’ inutile buttare le poche risorse in cause perse. Ci sono zone della città ( anche centrali ) che necessitano di numerosi interventi urbani ed è lì che le risorse devono essere spese per prime. Quel quartiere è nato male; anzi probabilmente non sarebbe mai dovuto nascere.

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  6. Perchè si muovano e facciano qualcosa ricordatevi sempre che bisogna dargli lo zuccherino… Per dargli, intendo al comune e allo stato parassita di roma. E lo zuccherino cos’è? Tasse, tasse e tasse… Quindi affinchè il Comune si dia una mossa nella zona stephenson per almeno rendere quell’hotel abbandonato una torre residenziale e trasformare le torri di ligresti in torri residenziali, oltre a realizzare qualche torre residenziale in più, bisogna ricordare al Comune che in quella zona presto ci sarà un nuovo centro commerciale, quello vicino a Cascina Merlata, quindi cosa c’è di meglio di mettere un pò di popolazione nella zona stephenson una zona mal servita dai mezzi pubblici, così la gente è costretta a muoversi in auto, quindi è costretta a comprarsi più auto per tutti i componenti della famiglia, poi usando l’auto consuma carburante quindi tasse allo stato parassita di roma, e dulcis in fundo vanno al centro commerciale a comprare dagli “amici”, intendo amici dei politici… Quindi per evitare che popolazione si sposti al di fuori di Milano è meglio che si posti in zona Stephenson.

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  7. Ma quale residenziale?????
    Ma chi vorrebbe vivere circondato da autostrade, ferrovie, vecchi edifici e megazzini. O butti giù tutto e rifai o nessun investitore spenderà mai i suoi soldi nel convertire un hotel isolato in una torre residenziale?

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  8. Il fatto che sia circondato da strade e ferrovia non è un difetto ma un pregio.
    Molte società potrebbero portare qui uffici, fermano in periferia gli impiegati pendolari.
    il problema semmai è che altre zone di milano sono nelle stesse condizioni e non ci sono così tante società per riqualificare tutte le periferie di Milano.
    Dico la mia. Alcuni capannoni a giudicare dalle dalle fotografie sono anche belli, Trasformarli in abitazioni a basso costo per studenti e giovani coppie?

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  9. Nei paesi civili, prima di riqualificare qualunque quartiere si costruiscono le strade. E solo dopo gli edifici. Questo pezzo di Milano non fa eccezione: in certi punti via Stephenson è vergognosamente stretta e malandata e disincentiva qualunque azienda dal trasferire la propria sede. Bisognerebbe provare a fare come più di 25 anni fa Barcellona fece con la sua zona portuale (Barceloneta), che de facto si aprì alla città con nuova viabilità. Il resto, segue a cascata e investitori e costruttori arriverebbero automaticamente.
    Costruire prima i palazzi – anche se belli e ricoperti di cioccolata – non vuol dire molto.

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    • Hai ragione costruiamo prima alte torri residenziali con appartamenti a basso costo e con gli oneri di urbanizzazione facciamo le strade…

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