Milano | Navigli – Parco Segantini (ex Sieroterapico): un parco all’abbandono

Articolo prodotto per Urbanfile e Affari Italiani Milano

Il Parco Segantini (ex Sieroterapico) è decisamente un parco abbandonato. Questa è stata l’impressione che abbiamo avuto passandoci pochi giorni fa, ma è una sensazione che abbiamo già avuto altre volte.

Il parco è stato aperto al pubblico nel 2014 e da allora, a voler guardare, unica attenzione prestata è stata la manutenzione del prato con la tosatura; per il resto – nonostante siano passati tre anni – ben poco è cresciuto e anzi diremmo che quel poco di arboreo che c’è è decisamente seccato.

Poco frequentato causa anche delle scarse alberature, il parco è desolante e in preda alla solita sciatteria urbana.

Qui siamo ben lontani dai nuovi parchi in fase di realizzazione, dove gli investitori stanno versando risorse anche per il mantenimento. Peccato per questo bel parco che meriterebbe più attenzione.

Forse l’aridità è dovuta alle scarse piogge di quest’anno e al problema che il Comune di Milano ha avuto col cambio di appalto lo scorso aprile (che ha visto un cambio di consorzio per la cura del verde ma che ha avuto seri problemi nella riorganizzazione).

Comunque sia, il parco di 100.904 m² è al momento terribilmente bisognoso di cure.

Guardando la piantina del progetto poi, ai lati della radura centrale (oggi solcata da sentieri pedonali creati al passaggio della gente) dovevano esserci veri e proprio boschetti e viali alberati.

Oggi ai lati ci sono solo alberi rinsecchiti e quei pochi che già si trovavano prima delle bonifiche sono morti e ora sono stati segati.

 

Mappa del progetto del Parco

Il paesaggista si era anche premunito di abbellire i sentieri posizionando dei grossi massi che naturalmente quei civili che sono gli imbrattamuri hanno brutalmente rovinato con le loro stupide sigle.

Ci sono anche tre aree per gli orti condivisi, ma sembra che nessuno si occupi molto del loro mantenimento e risultano selvaggi e poco curati.

La cosa più triste di questo parco è proprio il vedere tutte queste piante secche o gravemente ammalorate, ben lontano da come ci saremmo aspettati di vedere dopo tre anni di apertura al pubblico.

Per fortuna non proprio tutte le piante sono morte, ma qualcuna, misteriosamente è bella e verdeggiante come queste due della seguente foto.

Poi basta fare pochi passi e ci si imbatte in questi gruppi di alberi… secchi.

Oppure notare che anche gli alberi più vecchi hanno gettato la spugna e sono stati segati.

 

Qui invece alcune immagini dei grossi massi piazzati in modo casuale ai bordi del sentiero lungo la roggia, tutti completamente rovinati dalle solite tag.

Più verdeggiante la parte verso la roggia Boniforti, grazie anche all’acqua presente nel canale.

 

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

11 commenti su “Milano | Navigli – Parco Segantini (ex Sieroterapico): un parco all’abbandono”

  1. Ecco cosa succede quando i fanatici del verde vogliono “nuovi parchi” a prescindere, dimenticando quanto sia difficile (e costoso) manutenerli… tremo già all’idea di quel che potrà succedere alla terribile “onda verde” dei ette scali ferroviari, allorquando chiuderanno i rubinetti delle risorse e dei fondi per la manutenzione.

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    • “la Direzione di Area di Municipio 6 ha effettuato, in data 12 settembre 2017, un sopralluogo presso l’area di proprietà’ comunale, sita tra via Segantini, piazza Belfanti, viale Liguria e la roggia Boniforti, allo scopo di verificare lo stato di conservazione del giardino,
      – tale sopralluogo ha avuto esito positivo.”

      E’ pubblicato in questi giorni sull’Albo Pretorio del Comune, all’interno della delibera che estende di altri 3 anni la convenzione con chi sta gestendo il parco. (DELIBERAZIONE DI GIUNTA MUNICIPALE N. 146 DEL 21/09/2017)

      Se guardo le foto, che credo sian degli stessi giorni del sopralluogo, mi domando come avrebbero dovuto trovare il parco e gli orti per dar esito negativo…. 🙂 In ogni caso speriamo che l’articolo serva per migliorare un po’ nei prossimi anni.

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  2. Ottimo articolo: il Parco Segantini fa una rabbia tremenda a passarci perchè oltre ad essere tenuto malissimo, è anche concepito per evitare che la gente lo usi e ci passi del tempo (poche panchine, niente che assomigli ad una piazzetta di ritrovo, gli alberi o quel che ne resta ammucchiati ai bordi per lasciare una steppa assolata e bruciata dal sole al centro).

    L’altra cosa incomprensibile è perchè non si sia realizzata la zona giochi per bambini (prevista dal progetto) e un pur minimo sistema di irrigazione che non siamo mica in una oasi faunistica o perlomeno non credo che ricreare in laboratorio un qualche tipo di ecosistema naturale lombardo sia quello che serve in una zona così di Milano.
    In ogni caso a breve ci sarà un evento per dipingere i muri esterni, quelli dell’ultima foto, con dei murales: evidentemente la priorità è quella… (comunque meglio che niente)

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  3. Innanzi tutto quello che fa schifo è il progetto originario di quella zona con volumetrie molto sottodimensionate rispetto all’ampiezza dell’area. Se in Comune fossero intelligenti farebbero una variante urbanistica per:
    1) dove c’è l’accesso al parco (sulla mappa angolo in basso a destra) fare un palazzo alto quanto gli altri in piazza Belfanti e un arco nel palazzo per l’accesso al parco, anche per coerenza con i palazzi intorno alla piazza, il tutto come ricucitura urbanistica e non lasciare nella piazza quel buco indegno.
    2) costruire degli altri palazzi nel parco gigante, dando parte di verde in gestione ai condomini e razionalizzare il parco con qualche struttura per bambini e ragazzi.

    Tra l’altro tanto per non smentirsi del fatto che quel progetto era una boiata urbanistica e architettonica, recentemente nelle poche e bassissime palazzine che avevano realizzato hanno rifatto tutti i tetti per renderli abitabili con mansarde, il finto quarto piano:
    http://www.rz-architettura.eu/in-corso/milano-sottotetto-via-segantini/

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    • Non credo che la soluzione per migliorare il Parco Segantini sia costruirci altre case dentro, anche perchè di case ne stanno per costruire un bel po’ ai bordi (tra il Parco Segantini e Baden Powell per intenderci.

      Piuttosto il Parco andrebbe ripensato e reso un posto che incoraggi ad andarci e a socializzare: area giochi, percorsi pedonali più diretti, rastrelliere per le bici, una piazzetta con la fontanella e le panchine, un minimo di campetto da basket, magari anche una piccola palestra per il quartiere. Pensiamo se ci fosse un piccolo baretto al centro, la quantità di persone che di giorno e d’estate ci andrebbero!

      Così invece abbiamo alberi e prateria incolta un po’ buttata li e tenuta malissimo. Che forse soddisfa gli amanti della “natura incontaminata” (penso fosse questo il pensiero di fondo?), ma che rischia di essere un po’ inutile per aumentare la qualità della vita dei Milanesi. Infatti non ci va mai praticamente nessuno, il confronto con l’adiacente giardino Baden Powell è al momento imbarazzante.

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  4. prima che arrivi il solito padano e il suo fantasmagorico grattacielo vorrei proporre: via le piante, via il parco. più parcheggi per tutti. e gratis per giunta!

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  5. E’ un parco: basterebbe finire il progetto inizale piantumando tutti gli alberi, aggingere spazi per i bambini e fare manutenzione di base.

    Ciò che mi stupisce è che altri parchi (es. Trenno e Monte Stella) non sono così conciati ma anzi sono sufficientemente mantenuti e con tante persone che li usano. Perchè qui non accade?

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    • Io un’idea ce l’ho di perchè il Parco Trenno è frequentatissimo ed il Parco Segantini un deserto. Come si legge nella voce di wikipedia dedicata al Parco di Trenno :
      “Si tratta di un parco dalle caratteristiche prettamente sportive: ci sono infatti spazi di libero accesso attrezzati specificatamente per bocce, tennis, calcio, pattinaggio, ciclismo (con pista ciclabile, utilizzata anche per jogging), percorso vita, basket, volley, beach-volley, rugby. Ma esistono anche spazi liberi molto ampi che si prestano a svariate attività appunto soprattutto sportive, anche semi-organizzate o addirittura improvvisate.”

      Insomma, è studiato come parco urbano.

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  6. Potremmo metterci il Cavallo di Leonardo.
    Così si da un senso a quell’inutile campo di patate e c’è anche un po’ di ombra d’estate. 🙂

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