Milano | Barona – Il primo Housing Sociale: Villaggio Barona

Alla fine del ‘900 in quest’area vi era un terreno dismesso di 43.000 mq lasciato da Attilio Cassoni, imprenditore petrolifero che lo usava come deposito per i carburanti.

 

Il Progetto nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Attilio e Teresa Cassoni (proprietaria dell’area iniziale oggetto dell’intero intervento), un’associazione di volontariato fortemente radicata nel territorio (l’Associazione Sviluppo e Promozione – ASP) e la vicina parrocchia dei S.S. Nazaro e Celso alla Barona.

Così nei primi anni 2000 ecco cominciare a delinearsi il nuovo complesso di housing sociale, il primo a Milano.

Oramai sono passati quasi 15 anni dalla sua realizzazione e ancora funge da fulcro in un quartiere altrimenti ancora poco sociale.

Ci troviamo esattamente a due passi dalle fermate della M2 di Romolo e Famagosta, dal Santuario di Santa Rita da Cascia.

Qui vennero costruite case residenziali, negozi con una piazza, un asilo, uno spazio sociale e un parco. Oggi il villaggio Barona ospita 300 persone in 80 appartamenti con affitto calmierato: rifugiati politici, studenti, ex tossicodipendenti, ragazze madri e famiglie in difficoltà.

Il ricavato del villaggio, costato all’epoca 30 milioni di euro, è gestito dalla Fondazione Cassoni allo scopo di migliorare i servizi per le persone che ci abitano. Alla sua realizzazione hanno contribuito, oltre agli esperti di urbanistica, anche Fondazione Cariplo, Bpm e 1500 volontari.

 

Via Attilio e Teresa Cassoni è la “strada principale, che collega via Ponti con via Zumbini, un bel viale alberato con parcheggi. Su questa via si affacciano gli edifici residenziali e i portici con i negozi. L’architettura, che andrebbe un pochino restaurata, è classica della fine del Novecento, una specie di brutalismo intonacato con inserimenti di elementi colorati. L’accesso agli appartamenti avviene attraverso un loggiato sospeso e con delle passerelle su terrazzamenti, come si può notare dalle foto.

Al centro si apre la piazza pubblica con altri spazi commerciali, anche una libreria Mondadori e un bar. Anche qui gli elementi decorativi dello spazio sono scanditi dalle terrazze e da una passerella che unisce i due edifici.

 

Sul lato nord-est si apre l’accesso al parco pubblico, dove i percorsi pedonali portano alla parrocchia dei S.S. Nazaro e Celso alla Barona, graziosa chiesa ottocentesca.

Altro elemento di spicco è il cancello lilla che proviene dal vecchio deposito di combustibili.

Ai lati del parco si trovano gli altri edifici ad uso sociale, come l’asilo e il centro sociale, la Fondazione Attilio Cassoni, una Serra comunitaria by Coop sociale Opera in Fiore, una piccola arena e una birreria.

Qui potete trovare altre informazioni.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

4 commenti su “Milano | Barona – Il primo Housing Sociale: Villaggio Barona”

  1. un esempio di composizione architettonica anni 90, spinta al limite dell’edilizia popolare anni 60-70, ma che ha saputo riscattarsi grazie al desiderio degli abitanti di rendere accogliente, viva, decorosa e calorosa la propria casa.
    Spero possa essere di esempio per tutti coloro a cui vengono consegnati i nuovi edifici-carcere che sempre più spesso dobbiamo subire.

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