Milano | Tre Torri – La visita completa a CityLife di sabato 25 novembre

Sabato 25 novembre 2017 ci siamo ritrovati nella piazza ipogea di Tre Torri per una visita guidata al cantiere di CityLife ideata, condotta e spiegata dal bravo Christian Busato (con la collaborazione di Federico Beltrami), grande appassionato di architettura e urbanistica, ma soprattutto appassionato e entusiasta della città di Milano.

Sotto una pioggia novembrina che non ha lasciato speranza di smettere per alcune ore, ci siamo radunati in circa duecento persone, curiose e appassionate.

Cristian Busato affiancato da Claudio Nelli di Urbanfile, da Roberto Russo e Marina Reissner di CityLife, hanno spiegato a grandi linee la storia del luogo, un tempo la Fiera di Milano, fatta da capannoni, e di come siano stati avviati i lavori per creare questo immenso complesso fatto di residenze, di verde pubblico e di torri per uffici che è CityLife.

 

 

 

 

Il percorso , sempre sotto una pioggia battente, si è rifugiato un attimo al piano del podio per avere altre spiegazioni sul complesso di CityLife, dove poco dopo si è aggiunto anche l’Assessore allUrbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran, che gentilmente ha risposto anche alle molte domande delle persone qui presenti. Le domande sono state le più varie; alcune inerenti al sito, come la partenza della terza torre, quella di Libeskind: a gennaio dovrebbe ripartire il cantiere e in due anni essere completata per poi venire allestita per il nuovo “tenant” (inquilino) come si dice oggi (non so perché sempre questo’uso dell’inglese), che pare sia stato finalmente trovato, ma che al momento, come si fa sempre, è tenuto segreto.

Qualcuno ha chiesto all’assessore Maran sul destino della viabilità futura con il tunnel di Gattamelata al vicino Portello, situazione ancora allo studio per eventuali modifiche. Così come altri hanno fatto domande sullo scalo di Porta Genova e sul piazzale, che, come abbiamo detto noi nei nostri articoli, al momento è in sospeso, sino a che non verrà riqualificato, una volta eliminata la stazione ferroviaria e portata alla stazione di San Cristoforo, servita dalla futura M4. Quindi ci sarà da aspettare non meno di altri cinque anni.

Altra domanda espressa all’assessore Pierfrancesco Maran è stata a proposito dell’asilo in costruzione nel complesso, quello in legno; ovvero perché non si interpellino le maestre per la progettazione degli edifici scolastici, avendo probabilmente riscontrato dei difetti logistici che spesso i progettisti non tengono presente.

Per quanto riguarda CityLife, al momento è tutta concentrata attorno al Centro Commerciale, che aprirà giovedì prossimo 30 novembre, al parco, lavorando sulla porzione da aprire sempre in quella data, e all’entrata da Largo Domodossola, dove il 12 dicembre prossimo saranno inaugurati anche i due caselli laterali.

Il Dottor Roberto Russo di CityLife ha illustrato anche i prossimi passi del complesso, ovvero il completamento della porzione che si sviluppa verso il MiCo, il centro congressi di Milano Fiera, dove sarà costruito un parcheggio sotterraneo e in superficie sarà creata un’altra porzione di parco. Sarà completata anche la riqualificazione del Vigorelli e la sistemazione, l’estate prossima, di viale Duilio, che sarà ‘raddrizzato’ consentendo al parco di CityLife di allargarsi, e la sistemazione tutt’attorno al Vigorelli con nuovo arredo urbano.

Altro punto sarà la realizzazione della nuova centrale dei Carabinieri tra via Gattamelata e via Colleoni, inizialmente prevista all’interno del parco, ma a cui è stata preferita una locazione che non interferisse e soprattutto non coprisse di cemento una porzione di parco.

Entro l’anno prossimo dovrebbe ripartire anche il cantiere per le “mini” residenze Libeskind, quelle che dovevano sorgere dove temporaneamente è stato allestito il campo di pratica golf. Sono le residenze più basse del complesso Libeskind che si era preferito non costruire subito, attendendo tempi migliori.

Pare inoltre che la famosa serra delle quattro stagioni sarà realizzata nel corridoio in trincea che collega largo Domodossola con piazza Tre Torri.

 

Mentre ci si muoveva ben disciplinati all’interno del complesso di CityLife gli operai proseguivano imperterriti, sotto questa pioggia battente, il loro lavoro per completare le parti interessate a essere aperte tra qualche giorno il prima possibile, sia esternamente che internamente al centro commerciale.

Dopo il giro fino ai piedi del MiCo e sbirciando il cantiere dell’asilo nido, che sarà completato nei mesi primaverili e che verrà utilizzato l’anno prossimo, il gruppo si è fermato ai bordi della fontana delle Quattro Stagioni in piazza Giulio Cesare.

Dirigendosi verso Piazza Sei Febbraio e il Palazzo delle Scintille (o Padiglione 3) ci siamo imbattuti nel “piedone”, Hand and Foot for Milan, un grosso piede in mattoni di terracotta, realizzato dalla fornace Riva alla Barona da Judith Hopf, che farà parte del gruppo di sculture diffuse nel parco di Artline.

Il Padiglione 3, detto anche Palazzo delle Scintille, è stato inaugurato pochi giorni fa; ma solo l’involucro esterno è stato completato. I lavori riprenderanno l’anno prossimo per completarne l’interno e renderlo fruibile per eventi di ogni genere, come nelle origini.

Dopo il padiglione ci imbattiamo nella galleria Galantino, che prende il nome dall’architetto che l’ha progettata e dove sono in corso i lavori per allestire tutti i negozi del centro commerciale. Questa parte del complesso di CityLife è stata creata successivamente per unire meglio piazza Tre Torri alla “città” e per non lasciare la parte centrale isolata dal contesto.

Naturalmente per tutta la piazza e l’area pedonale sono stati istallati i nuovi cartelli che aiuteranno i pedoni a trovare le varie zone del complesso, molto ampio, come le sale cinematografiche, i negozi, le gallerie, i taxi e i palazzi per uffici.

La nostra visita, come da programma, si è conclusa verso le 18 nel buio serale di novembre e abbiamo assistito, non al tramonto annunciato, visto il maltempo, ma alle prove di illuminazione della torre Hadid-Generali per il grande evento dell’inaugurazione che si terrà giovedì 30novembre 2017.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

11 commenti su “Milano | Tre Torri – La visita completa a CityLife di sabato 25 novembre”

  1. Speriamo che tutti questi grattacieli vengano animati di luci alla sera a seconda degli eventi cittadini o altre finalità.
    In modo che milano possa avere uno skyline notturno da ammirare anche su Instagram in tutto il mondo.

    Come Chicago, new York, Sidney, Londra, etc
    Dimostriamo che l EMA non ci serve…

    Rispondi
    • L’EMA sarebbe stata un bel colpaccio, anche per il brand Milano, ma secondo me lo Human Technopole, a regime, “varrà” molto di più. Abbiamo pagato il “tradimento” della Spagna che, ovviamente, in un momento in cui Barcellona è già in crisi per i fatti suoi, ha tutto l’interesse a non far crescere ulteriormente l’attrattività di Milano, concorrente sempre più pericolosa per la capitale catalana sullo stesso scenario sudeuropeo-mediterraneo.

      Intanto giganti come IBM e Bayer hanno già “comprato” a scatola chiusa l’ex EXPO e, come sanno bene gli esperti di marketing, non c’è niente nel mondo corporate come l’effetto imitativo scatenato dai grandi nomi. Un altro sintomo positivo è che si siano impegnati gli australiani di Lendlease, e si sa che queste mega immobiliari anglosassoni non si muovono se non subodorano un profitto pressoché certo… quindi si saranno fatti bene i loro conti.

      Amsterdam aveva alcuni oggettivi vantaggi (vicinanza a Londra, popolazione che parla tutta benissimo l’inglese, quadro istituzionale-amministrativo più stabile e più efficiente…) ma, secondo me, dal punto di vista della qualità di vita complessiva Milano è infinitamente meglio. A parte il clima (provate a fare una passeggiata ad Amsterdam a gennaio con zero gradi che, con le onnipresenti raffiche di vento a 50-60 all’ora, diventano -10/-15 percepiti…)… ma come ristoranti, offerta culturale e artistica, intrattenimento, lifetsyle italiano nel suo complesso. non c’era proprio paragone. Sono convinto che parecchi funzionari EMA siano piuttosto dispiaciuti che non abbia vinto Milano.

      Rispondi
        • Sono d’accordo con te.
          Però – ca**o – non puoi violentare così la lingua italiana non utlizzando il congiuntivo! Il tuo scritto dà un effetto osceno, paragonabile a vedere Rosy Bindi sul WC o vedere la bandiera dell’Isis sventolare sul Duomo di Milano.

          Rispondi
  2. Volendo proprio ma proprio fare i pignoli ma pignoli, la segnaletica “a foglio di carta piegato” è un po’ vecchiotta e déjà vu (girava già negli anni 90, ma magari voleva essere una citazione).

    Per il resto, tutto molto divertente, cioè, volevo dire, tutto molto bello.

    A quando le sculture nel parco?

    Rispondi
  3. bel servizio e spettacolo di Citylife. Per caso sono emerse novitá anche su possili riqualificazioni di Vle Boezio e Pza 6 febbraio?
    Di tutta la zona mi sembrano le piú trascurate. ciao

    Rispondi
  4. “Raddrizzamento di viale Duilio”, posizionamento della stazione dei Carabinieri, “invenzione” della galleria Galantino. Per non parlare della “rettifica” di piazza Arduino, dei nuovi padiglioni ai caselli di Domodossola…
    Non ho nulla contro CityLife. Ma non riesco a togliermi di dosso la sgradevole sensazione di un operatore che fa quel che gli pare. Su un masterplan che ormai poco ha a che fare con quello di partenza. Non solo nell’area di sua competenza (e già ci sarebbe da parlarne), ma anche fuori.
    E questo da cittadino mi urta. Chi ha valutato e in che termini gli interventi su Arduino e Duilio? Si scoprono sempre a cose fatte. A che servono i padiglioni ai caselli? L’unica risposta, stile mantra, è che tanto CityLife è verde e che ci sono tanti bei giardini. Un po’ poco, a mio avviso.

    Rispondi
    • Dovresti fare la domanda al nostro Assessore all’Urbanistica (o più probabilmente ai tre predecessori, in questo caso).
      Non siamo nel Far West e tutte le eventuali varianti al piano del 2004/2007 son state debitamente approvate seguendo la trafila burocratica di legge (magari senza far troppa pubblicità sui giornali ma dire che “l’operatore fa quel che gli pare” è un po’ scorretto secondo me)

      Rispondi
      • Ho detto “sensazione”. Nessuno afferma che a CityLife non rispettino leggi e regolamenti.
        Lo steso modus operandi dell’ente Fiera che ab ovo ha goduto di una sorta di extraterritorialità in quell’area.

        Rispondi
  5. Un altro piccolo appunto: per quel poco che si vede dalle foto, le insegne sono un po’ “le solite” di tutti i centri commerciali e non si intravede molto quella esclusività che era stata promessa… ma aspettiamo l’inaug per valutare.

    Rispondi

Lascia un commento