Milano | Musocco – Cantiere per il nuovo capolinea a Certosa, dicembre 2017

 

Ci troviamo a due passi dalla vecchia Musocco (il vecchio paese si trovava nell’odierna via Mambretti) davanti alla stazione ferroviaria di Certosa (zona che si trova oltre il rilievo ferroviario verso la Certosa di Garegnano), proprio nel piazzale che non ha ancora un nome e che si trova tra la via Mario del Monaco, via Giovanni Fattori e la più importante via Filippo Palizzi. Attorno ai palazzi realizzati come residenze universitarie è stato creato il nuovo anello tranviario per attestare il nuovo capolinea del tram. Inizialmente, era il 2013, qui era previsto il capolinea della linea che doveva collegare da Est (Casina Gobba) a Ovest la città con una metrotranvia, mai portata a termine.

Finalmente si è deciso di realizzare un collegamento diretto con la stazione del passante ferroviario e così da qualche mese sono in corso i lavori per realizzare l’anello tranviario e la nuova fermata.

Recentemente è stata riattivata la linea dei tram 1 e 12 che portano a Roserio, interrotti per qualche settimana per consentire il collegamento con l’anello suddetto.

 

Nel frattempo sono in corso i lavori di rifinitura e completamento del nuovo tratto tranviario che porterà una nuova fermata proprio a ridosso della stazione dei treni di Certosa.

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5 commenti su “Milano | Musocco – Cantiere per il nuovo capolinea a Certosa, dicembre 2017”

  1. Esempio perfetto di come NON gestire un cantiere: passaggi pedonali nascosti o interrotti all’improvviso, indicazioni scritte a mano su cartelli appesi in malo modo agli orsogrill, segnaletica stradale inesistente o inadeguata sia a auto che pedoni… 🙂

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  2. L’apertura di questo capolinea vuol dire solo una cosa: una delle due linee che termina attualmente a Roserio verrà tagliata a Certosa. Resta da capire quale. Finché c’erano 12 e 19, specialmente dopo il prolungamento di quest’ultimo a Lambrate, la scelta era ovvia, ovvero ad essere tagliato era quasi sicuramente il 19. Adesso che ci sono 1 e 12 vedrei come candidato migliore l’1, lasciando quindi a Roserio (e all’Ospedale Sacco) un servizio si ridotto, ma effettuato con delle vetture capienti e attrezzate per i disabili.

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  3. Purtroppo il problema vero e’ che non viene attuato un serio programma di rilancio della rete tranviaria,velocizzando le linee e riducendo le fermate che sono davvero troppe e troppo vicine fra loro.Questo fattore non secondario limita moltissimo la velocita’ dei convogli anche dove ci sono le corsie riservate (via dei Missaglia,viale Certosa,via Mecenate per citare alcuni esempi) e la mancanza di precedenze ai semafori( i tram hanno i cicli semaforici piu’ corti e sfavorevoli quando invece dovrebbe essere il contrario) fa il resto.Ne consegue che a Milano circolano eurotram e Sirio a grande capienza che non caricano tutti i passeggeri che potrebbero,perche’ non sono appetibili,impiegano troppo tempo per fare pochi chilometri.ATM inoltre ha un aggravio di costi perche’ per gestire una linea lenta ci vogliono piu’ tram e piu’ conducenti per garantire le stesse frequenze di una linea veloce.Serve pero’ un piano di rilancio che invece non esiste.Tutti gli sforzi e gli investimenti vanno alla rete delle metropolitane,sottovalutando le potenzialita’ del tram,rilanciato in molte altre citta’ che bagnano il naso a Milano..

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    • D’accordo che tutti gli sforzi e investimenti vadano alle rete metropolitana.
      Milano con solo 4 linee fa ridere.
      Diverso il ragionamento per le fermate troppo vicine dei tram, utilizzati
      in buona parte da persone anziane (che saranno sempre di più) che magari vanno al supermercato e non possono fare lunghi percorsi a piedi.
      In pratica tram lenti e metropolitane veloci (naturalmente con più linee)

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  4. Quando si saprà quale tram arriverà fino a Roserio? Zero informazioni e anche chiedendo ad ATM non rispondono… E soprattutto mancano informazioni sulla fine prevista dei lavori al cantiere. Manca trasparenza.

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