Milano | Varesine – La riqualificazione in viale della Liberazione: dicembre 2017

Eccoci al cantiere lungo viale della Liberazione alle Varesine. Come abbiamo più volte visto, anche questa parte sarà parte integrante del cantiere del Parco Biblioteca degli Alberi. Il nuovo viale della Liberazionesarà una specie di ramblas pedonale che unirà piazza Einaudi con piazza San Gioachimo.

Tutto apparentemente bello e ordinato, ma ci siamo chiesti una cosa però, se piazza San Gioachimo sarà riqualificata in ogni angolo o se l’area attorno alla chiesa ottocentesca rimarrà il solito disastro urbano di disordine e sovrapposizioni che caratterizzano la sciatteria di questa città. Staremo a vedere, ma i sospetti li abbiamo.

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31 commenti su “Milano | Varesine – La riqualificazione in viale della Liberazione: dicembre 2017”

  1. La solita mentalità delle giunte di sisnitra, che fanno la guerra alle auto. Ovviamente le aree pedonali e gli spazi per pedoni sono bellissimi. Ma devono fare i conti con la presenza delle auto, che sono un elemento imprescindibile dei cittadini come la tv e il cellulare.
    Solo una giunta miope e rosso fuoco poteva andare in questa direzione.
    Poi, per carità, la visione è anche bella. Ma il bello deve per forza coniugarsi con l’utile e il razionale

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    • Andy, allora nel Nord Europa sono tutti comunisti… li le auto a caso non esistono ed i parcheggi per strada sono pochissimi. C’è ordine.
      A Milano i parcheggi (garage, multipiano…) ci sono, e non sono mai pieni perchè tanto puoi lasciare l’auto dove capita e la probabilità di multa è bassissima.

      Molto bene questo intervento, e sx dx non c’entrano nulla.

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      • Nel nord europa fa freddo e l’auto nel garage è una necessità: è educazione (dettata dal clima in questo caso)
        La mia non è una boutade, ma un esempio che serve educazione e non proclami astratti se si voglion togliere le auto dalle strade sul serio e non per finta. Io una campagna educativa del Comune all’uso dei garage e autorimesse private non me la ricordo.

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      • No caro, non hai capito un’acca. Infatti se avessi letto più attentamente avresti notato che non sono contrario alle aree pedonali o ai grandi spazi per pedoni: io critico fortemente la guerra alle auto di Sala e pure di Pisapia. Una guerra alle auto fatta in maniera telebana e non intelligente.
        La differenza col nord Europa è che lì disincentivano l’uso della macchina in città e creano parcheggi per residenti mentre in Italia – e nel caso specifico a Milano – disincentivano la proprietà dell’auto, cosa che definire deficiente è anche troppo gentile.
        Dire che a Milano ci sono garage e parcheggi a sufficienza è come dire che nel deserto dei Gobi gli alberi sono sufficienti per permettere ai cani maschi di farci pipì contro.
        Complimenti anche a te per il tuo intervento, fatto sull’onda della bava a lla bocca invece che dell’attenta lettura. Ora asciugati

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        • “Dire che a Milano ci sono garage e parcheggi a sufficienza è come dire che nel deserto dei Gobi gli alberi sono sufficienti per permettere ai cani maschi di farci pipì contro.”: spiegaci questa perla, o re dei paragoni..

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        • Mi spiace ma il talebano è lei che usa argomenti falsi per portare avanti le sue posizioni.
          La proprietà delle auto è disincentivata in tutte le maggiori città del mondo sviluppato.A Milano la proprietà dell’auto è doppia che a Parigi o Londra, per non parlare delle città del Nord Europa.
          A parte questo, in una strada di scorrimento come viale Liberazione la sosta in superficie in tutte le città civili viene tolta anche per non ostacolare il traffico automobilistico.
          Sotto le Varesine, in ogni caso, è strapieno di posti auto.
          Per non parlare del fatto che siamo in una delle zone più accessibili con l trasporto pubblico del mondo.

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    • Siete come quelli che ai primi del 900 si preoccupavano che le innovazioni urbanistiche ostacolassero il passaggio delle carrozze a cavalli…. che da lì a pochi anni sparirono.

      Ma li leggete i giornali? O leggete solo la Gazzetta e Guida TV?? Tra 15-20 anni le auto saranno drasticacamente ridotte e la maggior parte di quelle che gireranno saranno in condivisione. Già oggi le nuove generazioni sono molto meno propense a comprare l’auto dei loro genitori o nonni.

      L’auto privata è vecchia… è 900… è superata… fatevene una ragione.

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      • Caro semi-minorenne, ammettendo che il tuo alto pensiero sia corretto è che tra 15-20 anni le auto saranno drasticamente ridotte, cosa dovremmo fare nell’attesa? Dovremmo smantellare le strade, i parcheggi e magari pure i benzinai?
        Secondo la tua logica – ossia secondo un prodotto che non ti è mai stato distribuito – visto che tra qualche lustro le auto saranno a batteria agli ioni di litio, dovremmo togliere i distributori di benzina? Complimenti!
        Altra cosa: ti suggerisco di informarti bene sulle vendite di auto. Il 2017 si chiuderà in crescita, secondo un trend iniziato nel 2015. Ai tempi dei “nonni” (dipende di quale periodo, ovviamente) le vendite di auto erano di 10 o 20 volte inferiori rispetto a oggi.
        Ecco. Spero che quando diventerai maggiorenne tu possa intervenire dicendo cose più sensate.
        Se hai delle domande, fammele pure

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        • andy, genio che legge nel presente e nel futuro, vaticina ancora, pendiamo dalle tue sagge labbra. ma mi raccomando: non mollare mai il volante, nel frattempo

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        • non ho delle domande, ho delle risposte: a) le vendite di macchine sono in crescita semplicemente perché durante la recessione erano crollate a livelli abissali da cui si poteva solo risalire; b) non è che tutte le auto contabilizzate vengano comprate da singoli privati, anzi… flotte aziendali e di car sharing incidono sempre di più e non è un caso se le aziende si organizzano tutte per avere il proprio servizio (FCA > Enjoy, Mercedes-Benz > Car2Go, ecc.)

          Vorrei inoltre rassicurarti sul fatto che ho tanto un’età, quanto un livello di istruzione e una conoscenza diretta del mondo più che sufficienti a darmi gli strumenti per interpretare correttamente la contemporaneità senza “l’aiuto” di qualche genio che ancora pensa che il futuro, o anche il presente, della mobilità siano le auto private.

          E a proposito di dire cose sensate: ti contraddici tu stesso. Se il traffico privato venisse scoraggiato, anziché favorito, quello “di necessità” come taxi o furgoni diventerebbe molto più fluido.

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          • Sarebbe molto più da “21secolo” parlare di “incoraggiare la mobilità alternativa” (individuale, come il car sharing e di massa, come i mezzi pubblici) e smetterla di usare frasi tipo “scoraggiare il traffico privato”, che puzza di bolsa ideologia lontano un chilometro…

            Provaci… tanto il risultato non cambia (sempre meno auto in giro ti ritrovi 🙂 )

          • Già uno che esordisce con “non ho domande ma solo risposte” si qualifica da solo.
            Concordo in pieno con l’anonimo delle 11:16, tranquillo mago otelma 21 century, anche chi non la pensa come te non è detto che sia un pirla.

  2. Bisognerebbe essere dei dementi per fare una campagna per l’uso dei parcheggi… come dire… spingere a creare più traffico. Le campagne bisogna farle per invitare la gente a lasciare a casa la macchina e usare di più i mezzi pubblici. In questa zona poi, che è super servita dai mezzi, a meno che uno non sia un disabile o un’altra persona con esigenze speciali di mobilità non c’è proprio NESSUNA scusa valida per usare l’auto invece dei mezzi pubblici.

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    • Caro amico, anche a te serve una lezioncina: se chiudi una strada o ne restringi la carreggiata (come qui) non danneggi tanto chi in quella zona risiede ma chi in quella zona transita. Via della Liberazione, infatti, è una zona ad alto transito di veicoli, a iniziare dai mezzi commerciali e dai taxi che non si muovono per il gusto di inquinare ma per lavoro. Ecco: ora capisci che quello che hai detto non è molto logico?
      Altra cosa: “bisogna invitare la gente a lasciare a casa la macchina”. Posto che i mezzi pubblici non svolgono la stessa funzione dell’auto, il problema è che nelle città italiane non ci sono parcheggi nelle zone residenziali, col risultato che le auto sono ammassate alla bell’e meglio.
      Che i parcheggi creino più traffico è parzialmente vero se si parla di parcheggi in centro ma è falso se si parla di parcheggi in zone residenziali.

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      • eh beh infatti viale della Liberazione è proprio una “zona residenziale”…

        e chissà come mai non vedo mai file di taxi e di furgoni al semaforo (ci passo tutti i giorni… a piedi ovviamente) ma di auto private, di solito con un singolo guidatore/trice, che non ha affatto l’aria di un fattorino che sta facendo le consegne.

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    • La,campagna all’uso dei parcheggi la,fanno in tutte le città europee e nordamericane.

      Si chiama installazione dei dissuasori della sosta sopra i marciapiedi e le aiiuole nei pressi dei parcheggi interrati.

      E ha un’efficacia immediata nel cambiamento delle abitudini sbagliate degli automobilisti…

      ???✌

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  3. ma i paesi nordici non sono uno dei più grandi esportatori di petrolio ? La volvo e Saab non hanno pregato in ginocchio i cinesi per salvare le loro industri e occupazione ? Non hanno anche uno dei più grandi stabilimenti che costruiscono autoarticolati la scania ? Olanda e Danimarca vivono grazie alle multinazionali che pagano poco di tasse ? Ma di cosa cazzo parlate ? Bisogna pregare che si costruisca le automobili pulite ma che si costruiscono , distribuiscono reddito , non come le multinazionali d internet un capo e 100 impiegati e ridistribuiscono nulla , il mondo su auto e casa basta vedere la crisi , finite questo si torna al medioevo , 6 mesi e i sinistroidi c è li leviamo da cazzo

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    • “I Paesi nordici”????

      Il petrolio c’è solo nel Mare del Nord (sempre meno tra l’altro) e ne beneficiano solo Scozia e Norvegia. Finlandia, Islanda, Svezia, Danimarca, di petrolio non producono né esportano proprio una mazza.

      Studiare cazzoooooooooooo

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  4. Nessuno nega che gli abitanti dei piccoli comuni necessitino dell’auto perché obiettivamenrte (e comunque anche praticamente) non potrebbero mai usufruire di un servizio continuo di trasporto collettivo. Ma girare in auto per chi abita a Milano è idiozia allo stato puro (fatta ovviamente eccezione per portatori di handicap, anziani con difficoltà deambulatorie, ammalati gravi etc.). Eppure, avendo visitato tanti paesi europei, il traffico tende a concentrarsi sempre nelle grandi città, dove non ve ne sarebbe bisogno. Non è una specifica milanese. Io per scelta ecologica integrale (fosse anche integralista me ne vanto) non possiedo patente alcuna e non guiderei mai auto. Ma vivo a Milaon, in zona ben servita, e posso permettermelo. Se fossi un abitante di Rosate o di Senago (tanto per citare comuni non lontani ma privi di un decente trasporto collettivo e isolati la domenica) ovviamente non potrei seguire questa filosofia. Per ridurre il traffico in città basterebbe introdurre un bollo auot a tassametro. Chi percorre più chilometri in area urbana. più paga. E gli introiti tutti a favore dei nuovi mezzi collettivi.

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  5. Milano ha circa il 25% in più di auto di proprietà rispetto alla media delle altre città europee (circa 650 auto ogmi 1000 abitanti contro 500 circa della media EU).
    Quindi disincentivare la proprietà è una mossa corretta, insieme alla promozione del car sharing, delle bici e dei mezzi pubblici.
    Immaginate il 25% di auto in meno… staremmo tutti meglio.

    Ci sono troppe auto, usate male (si usa l’auto per anche per tratte brevissime) e non si rispetta gli spazi comuni (parcheggio ignorante).
    Ciascuno è libero di avere quante auto vuole e di usarle quanto vuole, ma se reca danno, allora è giusto disincentivare questi comportamenti.

    Infine ricordiamo che il piano parcheggi fu tentato e miseramente fallito (precotto_doc, ricordi da chi?) ed ora i residenti scatenano la guerra (legale) se tenti di costruire un parcheggio. Ma va bene, nn servono più parcheggi, servono meno auto!

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    • Che ci sian troppe auto in giro siam d’accordo tutti però personalmente sarei più pragmatico:
      a) Servono più parcheggi esterni per intercettare il traffico dei pendolari. Finchè non avremo trasporti con l’hinterland decenti (e ci vorranno 20 anni) la gente che abita nei paesi della cintura si avvicineranno in macchina a metro e tram di Milano, e su questo non ci puoi far nulla. Adesso queste auto soffocano tutta la zona intorno alla circonvallazione e non va bene.
      b) Bisogna utilizzare meglio i parcheggi che già ci sono. Periodicamente si dice che sono in gran parte vuoti durante il giorno, va fatta una campagna per farli usare al meglio, a me sembra logico.
      c) L’auto privata va in qualche modo disincentivata ma abolire i parcheggi in strada significa solo spostare il parcheggio nelle vie di fianco. Secondo me l’unica soluzione è far pagare il diritto al pass residenti, magari poco, ma tenerlo gratis non è educativo
      d) I non residenti invece, non devono aver modo di parcheggiare senza pagare in NESSUN posto di Milano. E questo vale anche per i residenti che si spostano in un altro quartiere di Milano che non è il loro.
      e) Il parcheggio selvaggio deve essere fisicamente impedito dappertutto.

      A questo punto se spostarsi in auto a Milano comporta un costo sempre e comunque, certi abusi nell’uso dell’auto per fare 200metri saranno abbondantemente scoraggiati.
      Non è popolare, lo so.

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        • ….e aumentare ancora di più la sosta in doppia e terza fila con le frecce accese e il parcheggio temporaneo sui passi carrai e in curva e a cavallo della mezzeria e mezzo metro dentro le fermate ATM ecc ecc

          I dissuasori sono estremamente utili e doverosi ma se non risolvi alla radice il punto che ci son troppe auto in giro, non andrai mai veramente da nessuna parte.

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      • La campagna moralisti persuasori a favore dell’uso dei parcheggio sotterranei che adesso sono vuoti perché le auto sono sulle aiuole e soora i marciapiedi a gratis la fai mettendo sulle aiuole e sui marciapiedi i paletti (o altri bollards) dissuasori della sosta.

        Eccetera bella fatta la campagna di pubblicità progresso.
        Vedi tu se poi non c parcheggiano dentro (e non fuori) i sìlos sotterranei.

        Ad oggi i parcheggi sotterranei rimangono vuoti.
        L ho già detto che i parcheggi sotterranei non sono usati da chi parcheggia sulle aiuole o sui marciapiedi?

        Devo ripeterlo?
        Avete capito tutti?
        No,,perché i parcheggi che ci sono e sono tanti rimangono vuoti.
        Ah ecco lho detto..

        ✌????

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  6. Per fortuna che ci sono delle persone che ragionano in modo diverso da Andy e Precotto. Se a voi piacciono così tanto le macchine non potete trasferirvi in un bell’appartamento vista tangenziale? La città ne è piena.

    Così potete mettere in moto il vostro suv, consumare litri di benzina per stare in coda, infuriarvi per il traffico che voi stessi create e andate a parcheggiare dove volete! A me personalmente piace una città più pedonale e con più verde E NON SONO DI SINISTRA!

    E comunque siamo su un blog, i toni da leoni da tastiera potreste anche contenerli, si diventa patetici a sbraitare contro persone che hanno semplicemente opinioni e visioni diverse.

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  7. Bellissima l’idea della rabbia pedonale.
    Finalmente un altro purtroppo piccolo pezzetto di Milano sottratto alla barbarie.

    E piste ciclabili mi raccomando.
    Non posso che ribadire l’utilizzo di dissuasori della,sosta per impedire aLle auto di parcheggiare sulle aiuole e dove non devono.

    A piazza s.gioachimo esce proprio la fermata del passante ferroviario che ti porta in tutta la Lombardia e a 100 metri a piedi c’è la fermata della metro che ti porta in tutta Milano.

    Inoltre a 4 passi c’è addirittura la stazione centrale.

    Veramente arrivare qui in auto è ingiustificabile.

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