Milano | Ronchetto sul Naviglio – Moro 119

Sulle sponde del Naviglio Grande sta per nascere Moro 119, un nuovo progetto residenziale a due passi da Piazzale Negrelli sulla Lodovico il Moro. L’edificio si sviluppa in forte connessione con la natura e il contesto di riferimento, incastrato tra due antichi insediamenti agricoli, tra i quali la cascina Bianca: la presenza di aperture a cannocchiale rende possibile la comunicazione tra l’ambiente esterno e gli spazi naturali interni, generando dei veri e propri quadri naturali incorniciati dal pergolato verde di copertura della rampa dei box. Lo stile architettonico rappresenta un’armonica fusione tra una ripresa dell’architettura milanese delle case di ringhiera e lo stile tradizionale dei depositi agricoli del secolo scorso. Il risultato è una residenza dal carattere distintivo, che parla al contempo di tradizione e di modernità. Il progetto è ricco di particolari identitari: i due corpi lunghi che compongono l’edificio, caratterizzati da finestre a nastro e culminanti con la peculiare copertura curva in alluminio, rappresentano una reinterpretazione delle forme dell’architettonica preesistente e dialogano tra loro generando un giardino comune naturale, valorizzato da una progettazione curata dell’illuminazione.

Dobbiamo dire che l’architettura audace lo rende abbastanza coraggioso come intervento e ci chiediamo quale sarà l’effetto finale dell’insieme.

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Ronchetto sul Naviglio – Moro 119”

  1. Credo di aver visto raramente un progetto più brutto.
    Non sarà il Lungosenna, ma ci vuole una mente malata per progettare in riva al Naviglio qualcosa che gli rivolga esclusivamente muri ciechi.

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  2. “la presenza di aperture a cannocchiale rende possibile la comunicazione tra l’ambiente esterno e gli spazi naturali interni, generando dei veri e propri quadri naturali incorniciati dal pergolato verde di copertura della rampa dei box”

    Certo che ce ne vuole di fantasia per intortare Soprintendenza, Commissione Paesaggio e chissà chi altro autorizzi gli edifici sottoposti a Vincolo dei Navigli! 🙂

    A me il rendering fa paura, poi magari dal vivo invece sarà bello, non si sa mai… Ovviamente i muri sono nel consueto grigino tipo carcere di massima sicurezza, non sia mai che un po’ di colore desse un tocco di allegria.

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  3. Che senso ha pensare a un'”armonica fusione tra una ripresa dell’architettura milanese delle case di ringhiera e lo stile tradizionale dei depositi agricoli del secolo scorso”? Ovvero, una via di mezzo fra una ringhiera e un silos? Ma sarebbe una buona idea?!?

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  4. Si a parte la presentazione da favola peccato che il contenuto appare deludente. l’esposizione fra l’altro mette i due palazzoni con le parti finestrate una ad est ed una ad ovest pregiudicando la luminosità. Appare pertanto più uno spot che non un articolo di architettura …. mi spiace vedere un risultato del genere sul naviglio grande.

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