Milano | Trasporti: oltre 50 milioni per la manutenzione

Ascensori e scale mobili nelle metropolitane, fermate del tram più accessibili alle persone con disabilità e la nuova galleria nel tratto M2 Piola Lambrate. Granelli: “Milano adegua ai più alti standard il suo sistema”

Milano, 5 gennaio 2018 – Ammontano a 50,5 milioni di euro gli interventi per la manutenzione straordinaria del trasporto pubblico milanese previsti nel Piano Triennale delle Opere del 2017. È quanto definito in un pacchetto di interventi deciso dall’Amministrazione comunale, con approvazioni in Giunta dei progetti definitivi e affidamenti per la realizzazione degli esecutivi e delle gare, avvenute nel corso del secondo semestre 2017.

Si tratta di lavori che vanno dall’abbattimento delle barriere architettoniche nelle stazioni del metrò al rifacimento completo della galleria della linea M2 nel tratto Piola-Lambrate, passando per la sostituzione dei binari delle linee tranviarie e l’adeguamento delle fermate che diventeranno più accessibili e comode per le persone con disabilità.

“Un investimento che ci permetterà di adeguare ai più alti standard il nostro sistema di trasporto – spiega l’assessore alla Mobilità e Ambiente Marco Granelli -. L’impegno dell’Amministrazione è massimo nel fornire ai cittadini un servizio che metta tutti in condizione di lasciare le auto a casa e muoversi liberamente e comodamente con i mezzi pubblici, a partire dalle persone che hanno più difficoltà di movimento”.

Tutti i lavori partiranno entro il 2018, salvo quelli per la realizzazione degli ascensori e degli scivoli in sette stazione M2, previsti nel 2019, e quelli per il rifacimento della galleria metropolitana M2 nel tratto Piola-Lambrate, che richiederanno una programmazione particolare per la necessità di chiudere temporaneamente il traffico del metrò e che verranno realizzati nell’estate del 2019 la prima parte e in quella del 2020 la seconda.

Nello specifico, gli interventi previsti ammontano a 50,5 milioni di euro, 41,5 dei quali a carico del Comune, 7,6 da parte dello Stato (bando periferie) e 1,4 da altri Comuni.

METROPOLITANE

Alle metropolitane andranno 36,5 milioni e verranno così suddivisi: 5 milioni per la manutenzione programmata delle scale mobili delle stazioni; 4 milioni per la manutenzione straordinaria dei montascale; per la realizzazione di ascensori e scivoli per il superamento delle barriere architettoniche di sette stazioni della M2 da Gessate a Cimiano arriveranno un milione dal Comune, 7,6 dal Governo attraverso il Piano periferie, 1,4 milioni dai Comuni di Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Cassina de Pecchi, Bussero, Gorgonzola e Gessate. In quest’ultimo caso i lavori inizieranno nel 2019 per concludersi nel 2021, mentre nelle estati del 2019 e del 2020 si realizzeranno i lavori per l’impermeabilizzazione e il consolidamento della galleria nella tratta metropolitana M2 tra Piola e Lambrate, i cui costi ammontano a 17,5 milioni di euro.

TRASPORTO DI SUPERFICIE

Per quanto riguarda il trasporto di superficie, l’investimento complessivo è di 14 milioni di euro. Soldi che serviranno al rifacimento dei fondi stradali e dei binari e alla riqualificazione delle fermate delle linee tranviarie. Nello specifico: 2 milioni serviranno al rifacimento integrale del fondo stradale dove posano i binari, le traversine, il sistema di assorbimento delle vibrazioni e rifacimento del manto stradale di via degli Imbriani al quartiere Bovisa. In questo caso i lavori inizieranno nell’autunno del 2018; 9 milioni serviranno alla riqualificazione e all’adeguamento alle necessità delle persone con disabilità delle fermate delle linee tranviarie T, e cioè 4,9,12,27 e 24, interessando molti quartieri della città e soprattutto in periferia. Lavori previsti con inizio progressivamente per metà anno; infine gli stessi interventi verranno effettuati nelle fermate delle linee tranviarie 2 e 16, con investimenti per 3 milioni di euro e lavori previsti a partire da aprile.

La fermata sotto il cavalcavia Don Milani che potrebbe essere allargata

 

METROPOLITANE M1 E M2

Le stazioni interessate dai lavori di sostituzione integrale di 12 scale mobili, saranno: stazione M1 Sesto F.S. (1 scala mobile); stazione M1 San Babila (mezzanino e piano banchina) (2 scale mobili); stazione M1 Pagano (1 scala mobile); stazione M1 Lampugnano (2 scale mobili); stazione M1 Uruguay (2 scale mobili); stazione M1 Bonola (2 scale mobili); stazione M1 San Leonardo (2 scale mobili); stazione M2 Caiazzo (1 scala mobile); stazione M2 Loreto (1 scala mobile).

Le stazioni metropolitane interessate da 119 interventi manutentivi parziali su scale mobili e ascensori in 18 stazioni di:M1 (Cadorna, Cairoli, P.ta Venezia, Pagano, Rho Fiera, S. Leonardo, S. Babila, Sesto Fs); M2 (S. Ambrogio, Abbiategrasso, Cascina Gobba, Lambrate, Loreto); M3 (Maciachini, Duomo, Corvetto, Brenta, Affori Centro.

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18 commenti su “Milano | Trasporti: oltre 50 milioni per la manutenzione”

    • Probabilemente è stata scattata durante i lavori per l’impermeabilizzazione delle gallerie nella tratta Piola-Loreto, quando dopo le 10 di sera fra Lambrate e Loreto si circolava a binario unico perché una delle due gallerie era chiusa. Essendo poi gli scambi a Loreto solo lato Caiazzo e non lato Piola, si spiega il perché in quella foto il treno circoli “”contromano””.

      Per inciso tale situazione accadrà di nuovo appena cominceranno con le gallerie del tratto Lambrate-Piola.

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  1. Ma qualche soldino per riqualificare il vergognoso capolinea del 10 in viale Lunigiana, no? Macchine abbandonate sui binari, incagli tutti i giorni, niente banchine, discesa persone direttamente in circonvallazione…

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  2. Un’altra cosa che si potrebbe realizzare con due soldi e aumenterebbe molto la sicurezza: barriere di protezione alle fermate della 90/91 in Stazione Centrale, Gioia, Zara, come ce ne sono all’angolo Farini/Stelvio. Oggi i viaggiatori scendono e attraversano, ci sono incidenti tutti i mesi, un morto in Ponte Seveso di recente… non capisco perché non si interviene

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  3. Sulle linee T (tranviarie di forza) le fermate non andrebbero soltanto riqualificate ma anche diminuite sopprimendone alcune,che sono troppo vicine…potrei citare decine di esempi..E’ impensabile che linee con il 12,il 15,il 24 che collegano le periferie al centro siano sempre fermi ai semafori o alle decine di fermate che sono collocate lungo il tragitto.Fermate cosi’ vicine rallentano a dismisura le linee,che hanno tempi di percorrenza lunghissimi.Aggiungiamo poi le decine di cartelli lungo la rete tranviaria che limitano la velocita'(tram a passo d’uomo,rallentamento,velocita’ Max 30km/orari).Possibile che in Atm non si pianifichi un miglioramento delle velocita’ dei tram?La media e’ di 10 km/orari…in altre citta’ Europee supera i 20 km /orari.Cosi’ come funzionano non sono appetibili…e non caricano passeggerial massimo delle potenzialita’…Si prenda esempio dalla linea tranviaria T1 di Firenze,la piu’ redditizia ed efficiente d’Italia…Svegliaaaaa!

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    • Bravo! Va benissimo continuare ad investire sulle metropolitane ma il trasporto di superficie ha dei margini di miglioramenti enormi. Nel PUMS si parla di trasformare le linee tranviarie in linee T, gli interventi che cita Andrea sono indispensabili per poterlo fare, quando cominciamo?!

      Le città europee sono piene di esempi virtuosi da copiare, con degli interventi dai costi relativamente limitati si possono ottenere dei vantaggi davvero inimmaginabili.

      Comune di Milano ed ATM, svagliaaaaaaaaaaa!

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    • alcuni semafori delle linee 12 e 24 (il 15 non mi pare) li stanno programmando per asservire i tram, per altri si attendono la posizione corretta delle fermate che devono essere riqualificate (lavori annunciati in questi giorni da farsi nel corso dell’anno). Spero che ci associno interventi che riducano le interferenze del traffico privato (corsie riservate vere), Per distanziare diversamente le fermate la vedo più complicata, salvo in qualche caso.

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      • Il 15 è una delle (poche) linee con tracciato recente e pensato con (un minimo) di attenzione alla velocità di servizio quindi forse non è la priorità.

        L’asservimento sul 24 invece è bizzarro perchè il vero problema di quella linea è la promiscuità col traffico automobilistico specie in alcuni tratti di via Ripamonti e su quello anche l’asservimento non farebbe miracoli. Comunque se lo facessero non sarebbe male, io personalmente sento parlare di “asservimento” da sempre ma risultati concreti non ne ho mai visti. L’unica cosa che funziona a Milano è la metro.

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        • invece il 15, visto il disinteresse (voluto) che c’è sempre stato verso i tram, viaggiando praticamente buona parte in sede propria, è stato abbandonato, tanto fermo ad ogni semaforo non da fastidio e si fa circolare il resto, risultato una delle line più lente di Milano esclusivamente per via dei semafori.
          Il 24 invece avrebbe bisogno di alcuni passaggi riservati in via Ripamonti, altrimenti funzionerà solo sul ponte della ferrovia (infatti è lì che li stanno provando)

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          • Quel che dici ha senso e spiegherebbe anche perchè per il 15 non è previsto l’asservimento (sono ovviamente ironico).

            Lo stesso discorso vale anche per il 14 che tocca il TOP nel tratto tra Piazza Napoli e il capolinea: meno di 3 km, tutti i sede protetta, 11 fermate (!!) e ovviamente tempi di percorrenza da corriera in bidonville sudamericana. Anche qui, non mi sembra sia previsto nessun intervento purtroppo.

  4. Granelli vergogna!! Una città così piccola conciata così male. Tutto in abbandono.zero investimenti e migliorie per mobilità segnaletica e sicurezza stradale. Quinto mondo

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  5. rispondo all’anonimo delle 12.12: non risulta che sul 15 non sia previsto l’asservimento, arriverà il suo momento e di certo non necessita della riqualificazione delle fermate, essendo una linea già modernizzata.
    Per quel che riguarda il 14 è prevista la riqualificazione della via Giambellino e della sede protetta del tram, se non sbaglio già nel programma delle opere da realizzare nel triennio.

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    • Senza entrare nel merito delle tempistiche dei vari progetti di asservimento semaforico (robi con tutto l’affetto mi ricorda un po’ il volterriano Candido 😉 ), la riqualificazione prevista della via Giambellino e sede protetta riguarda i soli i 500 metri a lato del quartiere ALER e prevede arredo urbano e alberi, cose utilissime ma che purtroppo non velocizzeranno il tram più di tanto, in quel breve tratto e tanto più nel totale del percorso da Piazza Napoli al capolinea.

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