Ogni volta che passiamo davanti all’antichissimo Oratorio di San Protaso ci chiediamo come sia possibile che un edificio millenario sia tenuto così male.
Il cantiere della M4 e la scarsissima frequentazione della chiesetta (che viene aperta appunto solo in pochissime occasioni) hanno sicuramente la loro fetta di “colpa”, ma anche le auto e le moto parcheggiate sul lato interno della via (dove non dovrebbero stare) non aiutano di certo. Il risultato è che l’edificio viene “nascosto” e lo spazio circostante ad esso diventa terra di nessuno.
Purtroppo i soliti imbecilli armati di bomboletta spray non hanno risparmiato neppure questo luogo così importante. D’altronde questo è quello che succede quando non si ripuliscono in tempo i muri della città; è sufficiente guardare Street View per scoprire che alcune scritte si trovano lì da almeno 5 anni.
Non ci stancheremo mai di ricordare come un certo degrado urbano dimostri chiaramente la validità della teoria delle finestre rotte: “l’effetto del disordine esistente (come la presenza di rifiuti o l’imbrattamento da graffiti) aumenta l’incidenza di criminalità aggiuntiva come il furto, il degrado o altri comportamenti antisociali”.
Non ci stupisce quindi l’improvvisa comparsa di rifiuti di ogni genere tutto attorno alla piccola chiesetta. Nei pressi della minuscola abside si può vedere addirittura una mini-discarica, denunciata da un cartello appeso da qualche residente.
Speriamo che si riesca ad intervenire senza aspettare necessariamente la fine dei lavori per la M4 nel 2022; in fondo, questo è un luogo simbolo dell’identità dell’intero quartiere di Lorenteggio, e vederlo ridotto in uno stato simile è veramente triste.