Milano | San Vittore – L’eleganza anni Sessanta: via San Vittore 45

Sono da sempre, innamorato di questo palazzo, sin da piccolo passandoci accanto rimanevo incantato a guardare incuriosito quell’ingresso così signorile dal gusto un po’ retrò pur essendo moderno. L’edificio, in questione venne progettato nel 1963 da Giacinto Baldizzone e si trova in via San Vittore 45.

L’edificio di sette piani è caratterizzato da una facciata resa leggera da estesi balconi su tutti gli affacci, compreso quello su via Matteo Bandello, il più lungo e armonizzato con un bel giardino ricco e deliziato anche da una vasca. I balconi sono in alluminio dorato e ferro con inserti in vetro azzurrato. Le uniche parti “cieche” sono interamente rivestite di marmo candido.

Ma le parti più caratteristiche e affascinanti sono l’ingresso e l’atrio, caratterizzato da una pensilina retta da due colonne che si dividono a V. Le colonne a sezione rettangolare, sono rivestite con bellissimi bassorilievi che riproducono motivi rinascimentali a forma di stemmi. Questo connubio tra oggetti storici, veri o riproduzioni che siano e modernità assoluta, è caratteristico dell’architettura in voga soprattutto negli anni Cinquanta del XX Secolo.

Entrando nell’atrio, si respira ancora quest’aria tipica di quell’epoca, dove un allestimento classico, quasi antico, si permea con un ambiente visibilmente moderno e lineare. Così una boiserie in legno decora l’intera parete dell’atrio, un soffitto a stucco decorato a forme geometriche si specchia in un pavimento a moquette verde tappeto da bigliardo.

Lungo la parete a boiserie si trova un tavolo-scrivania neoclassico che funge come reception del portiere. Ad illuminare lo spazio c’è un bellissimo lampadario dell’epoca, composto da ampolle rovesciate in vetro stile Murano.

Come dicevamo, le lunghe balconate che corrono per tutta la facciata e il bel giardino lungo la via Matteo Bandello caratterizzano e si armonizzano perfettamente, compreso il lungo corridoio vetrato che parte dall’ingresso e conduce alle varie scale.

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5 commenti su “Milano | San Vittore – L’eleganza anni Sessanta: via San Vittore 45”

  1. Amo queste case dove il portinaio è più ricco di me!
    notevoli i particolari delle colonne che da fuori non ti puoi fermare a vedere!

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    • Trovo l’edifici completamente fuori luogo rispetto al quartiere in cui è posizionata… insomma un pugno nell’occhio tra palazzi dell’800.

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      • Per chi non lo sapesse, il pomeriggio del 24 ottobre 1942, venne deciso di sperimentare anche su Milano la filosofia dell’«area bombing» o «civil bombing», che consisteva nell’abolire la distinzione tra obiettivi militari e civili. Terrorizzare la popolazione con attacchi indiscriminati con l’utilizzo di bombe da 500 libbre e migliaia di spezzoni incendiari aveva lo scopo di spingere la gente a ribellarsi e accelerare la fine della dittatura. Il bombardamento del 24 ottobre 1942 provocò 132 morti, e tra i tanti danni la distruzione di un muro di cinta del carcere di San Vittore
        Moltissime furono le case lesionate in zona, molte completamente rase al suolo.
        Normale che nella ricostruzione ci si adeguasse allo stile moderno.

        Per me rimane una casa bellissima con uni stile impeccabile figlia della sua epoca, come pure i palazzi attorno.

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  2. Elegantissimo condominio, ogni volta che percorro via San Vittore volutamente passo di lì per buttarci dentro un occhio. L’ingresso con la lobby vetrata orizzontale che si affaccia sul giardino è tipico dell’architettura del dopoguerra (mi viene sempre in mente quella della Lever House di SOM o della nostrana Velasca…).
    Bellissimo l’abbinamento di moderno e classico, come pure i materiali in facciata e di rivestimento interni.
    Lusso understated tipicamente milanese!

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  3. La vasca purtroppo è vuota, alcune tende “veneziane” sbilenche e il maestoso ippocastano in giardino sembra malato. Un edificio comunque molto signorile, anche se tanti appartamenti non sono residenziali e questo fa perdere un po’ di fascino al tutto.

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