Milano | Porta Venezia – La passeggiata sui bastioni di Porta Venezia


Abbiamo percorso il tratto di viale alberato che va da piazza della Repubblica a piazza Oberdan. Il viale che si trova lungo i vecchi bastioni è chiamato in più nomi a seconda del punto. Dal lato interno troviamo viale Città di Fiume e sul lato esterno troviamo viale Vittorio Veneto, nel mezzo si trova la passeggiata dei Bastioni di Porta Venezia.

Una passeggiata realizzata alla fine dell’Ottocento sull’unico pezzo integro delle mura dei bastioni che cingevano Milano sin dalla fine del 1500.

La passeggiata, già realizzata alla fine del Settecento dal Piermarini come passeggio per i signori di Milano che potevano, nelle belle giornate, ammirare il panorama sulle Alpi che si potevano vedere ancora, perché la città qui finiva. Sotto le mura, scorreva il Redefossi (canale creato per deviare il fiume Seveso), rimasto all’aria aperta fino al 1906 quando, dapprima venne coperto da un hotel allestito temporaneamente per l’Expo 1906, poi definitivamente tombinato negli anni successivi.

La passeggiata e i giardinetti sui bastioni furono risistemati e ammodernati dopo l’evento del 1906 con balaustre, rocce finte in cemento, aiuole e un vialetto superiore che consentisse il passeggio all’ombra degli alberi. Da allora il Comune non intervenne più, come possiamo vedere dalla sequenza di foto che alleghiamo.

Balaustre rotte, scritte vandaliche sui muri in pietra e cemento, scale divelte, sporcizia che si aggiunge a sporcizia. Insomma come al solito manca manutenzione e rispetto.

Pavimentazioni rovinate e messe al riparo in maniera grossolana con dei teli di plastica da mesi, come si vede da queste tre immagini che mostrano lo stato della terrazza sopra un vecchio deposito sottostante.

Deposito per gli attrezzi che venne anche occupato da un gruppo di ragazzi che si definisce il collettivo Lume (Laboratorio universitario metropolitano) che vogliono porre all’attenzione spazi abbandonati dal Comune, come è successo in un pomeriggio di novembre del 2017, quando sono entrati nell’ex deposito del verde dei Bastioni di Porta Venezia.

Proseguendo il nostro cammino lungo la passeggiata che nessuno frequenta più, ci portiamo vero piazza Oberdan e Porta Venezia, dove troviamo un bel può di nullafacenti che oramai hanno trasformato in casa loro la pendenza del giardino e che abbiamo evitato di fotografare se non in lontananza per dignità. Una situazione abbastanza imbarazzante che si alterna da anni ormai tra nullafacenti, profughi, immigrati, ubriachi e altri personaggi più o meno bisognosi d’aiuto in una sorta di mondo parallelo che molti pare fingano di non vedere.

Ultima cosa riguarda ancora la manutenzione dell’arredo urbano, dove il calcestre (la sabbietta fine e bianca in uso nei parchi parigini e che tra l’altro dovrebbe essere messa come pavimentazione per tutta la futura piazza Castello) se ne sta andando via in rivoli lungo il dislivello a scale ampie che porta in piazza Oberdan.

Insomma, perché una bella passeggiata realizzata nella Belle Epoque con un gusto ancora di un passato oramai remoto, è abbandonata a se stessa, dove con piccoli interventi tornerebbe bella come un tempo ma che è inesorabilmente abbandonata alla deriva sino a che sarà irrecuperabile.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | Porta Venezia – La passeggiata sui bastioni di Porta Venezia”

  1. E’ un pezzo di città molto infelice, chiuso tra due strade e il tram e senza alcuna ragione per andarci a fare una passeggiata (c’è il parco li dietro per quello).

    Ad avere due soldi si potrebbe forse portare la strada in trincea e sopra allargare il parco, ma è fantascienza coi pochi soldi che girano per questo genere di cose.

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    • Bella idea chiudere la strada sotto e il parco sopra…ma in effetti non siamo in francia qui si investe solo sulle biciclette li si investe per il bene comune.
      Peccato.

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  2. Dire che qui si investe sulle biciclette vuol dire non avere la piu pallida idea di cosa vuol dire un investimento in mobilita’ dolce e di quanto siamo arretrati ( almeno 10 anni) rispetto alle metropoli europee.

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  3. L’INTERVENTO

    Milano, rinasce l’antico Foro romano: il futuro di piazza San Sepolcro nel segno di LeonardoVia le auto per riscoprire l’«ombelico» della città antica: una piazza pedonalizzata intorno all’Ambrosiana. Nella chiesa, le lastre in marmo di Verona sono quelle su cui camminarono Ambrogio e Agostino

    Oggi però la piazza del Santo Sepolcro è un immenso parcheggio. Il Municipio Centro storico ne ha ripetutamente proposto la pedonalizzazione. È in linea con il vostro progetto?
    «L’idea è di portare le macchine degli uffici della polizia di Stato e dei carabinieri nel garage dietro, nell’isolato della Zecca vecchia che sarà oggetto di trasformazione con investimenti privati e quindi di ricerche e scavi archeologici».

    Come sarà la nuova piazza?
    «Il progetto lo abbiamo chiamato Foro Atlantico. Una piazza pedonalizzata intorno all’Ambrosiana che riprende il perimetro del Foro antico, lastricata in pietra, con moduli e cifre incise ispirate ai codici di Leonardo sparsi nel mondo e di cui l’Ambrosiana conserva i fogli del preziosissimo Codice Atlantico. Sarà, se realizzata, un bel modo per celebrare nel 2019 il V centenario di Leonardo, morto ad Amboise il 2 maggio del 1519».

    È forse l’inizio di un progetto più ambizioso?
    «Il progetto di piazza potrebbe costituire un altro tassello nel piano che interessa più luoghi di Milano, da piazza Castello con il suo emiciclo alberato, Cordusio a forma di ellisse, Ambrosiana-Santo Sepolcro con il Foro atlantico».

    http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_febbraio_25/milano-rinasce-antico-foro-romano-mediolanum-piazza-san-sepolcro-pedonalizzata-auto-parcheggio-leonardo-8b8efaf8-19f8-11e8-abf0-5b17233f1e2b.shtml

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