Milano | Porta Venezia – Il nuovo Piazzale Lavater: primo progetto

Piazzale Lavater, a due passi da Porta Venezia, diversi anni fa saltò alle cronache per la richiesta di un parcheggio interrato da esser costruito nel sottosuolo della piazza, ma che ai residenti proprio non andò giù. Ricorsi, discussioni e cambio di giunte, hanno portato alla definitiva cancellazione del progetto nel 2011 con un cospicuo rimborso da parte del Comune al costruttore, il quale oramai aveva ottenuto dalla precedente Giunta le autorizzazioni a procedere.

Da allora il piazzale è sempre stato un discutibile caos urbano creato soprattutto dal parcheggio selvaggio, la sera specialmente, con gli avventori dei locali della zona. Il Comune promise agli abitanti, che avrebbe risolto il problema dei parcheggi, e della piazza, senza scavare alcun parcheggio interrato.

Dopo anni, ecco finalmente le prime bozze del progetto per la riqualificazione del piazzale. Si tratta di un’area di intervento di circa 6.400 mq. Più area pedonale e una migliore distribuzione dei parcheggi. Il tutto probabilmente da realizzarsi per il 2020/21 (dieci anni dal momento della cancellazione del progetto del parcheggio interrato).

In pratica, da come si può vedere dalla cartina della proposta presentata dal Municipio 3, ci saranno alcune modifiche anche alle vie che confluiscono nel piazzale, non solo strutturali, ma anche di viabilità. Secondo il progetto non sarà più possibile accedere alla piazza da via Ramazzini, che diventa a senso unico in uscita con parcheggi a lisca di pesce. Stessa cosa dovrebbe succedere per via Cadamosto, che diventa a senso unico ma in entrata, con parcheggi a lisca di pesce, mentre rimane a doppio senso via Leone Pancaldo. Le vie Jan (uscita) e Morgagni (entrambi i sensi) rimarranno invariate, sempre secondo questo progetto, così come i sensi di marcia da via Omboni (entrata) e via Stoppani (uscita).

Saranno allargati i marciapiedi centrali, piastrellati con pietra e create delle piste ciclabili a completare quella esistente in via Morgagni. Saranno inoltre piantati nuovi alberi nella parte oggi utilizzata come parcheggio selvaggio (per intenderci davanti al bar Blanco).

Parrebbe un buon progetto, necessario per una piazza disordinata, soprattutto dal punto di vista dei parcheggi. Sicuramente per gli avventori dei locali diverrà sempre più difficile recarsi coi propri mezzi in zona, vedremo se la Giunta sarà capace di far cambiare, piano piano, le abitudini ai milanesi.

Postiamo una serie di immagini che mostrano la situazione del piazzale nelle mattine della domenica, ad esempio, e nelle ore serali coi locali aperti lo stesso luogo diventa una distesa di lamiere.

 

Qui di seguito le immagini della piazza attuale e di come era prevista secondo il progetto del 2010. In pratica avrebbero scavati il parcheggio ai lati delle aiuole (dove c’è la carrabile) salvaguardando i secolari vagolai e platani.

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Porta Venezia – Il nuovo Piazzale Lavater: primo progetto”

  1. Ben vengano le sistemazioni delle piazze.

    Però ci sono decine e decine di piazze da sistemare a Milano, anche più bisognose di Piazzale Lavater.

    Posto che con la loro battaglia contro il parcheggio han fatto perdere ai cittadini di Milano un bel po’ di soldi in penali, penso che i residenti di Piazzale Lavater potevano tenersi il loro “piccolo angolo parigino” (così lo definivano…) ancora per un po’ (magari con qualche dissuasore bene messo qua e la) e noi usare i soldi per rifare la piazza di un’altra zona di Milano…

    Rispondi
  2. Chi ferma il progresso ( in questo caso il parcheggio ) meriterebbe di vivere nella pre-storia… Altro che rifacimento della piazza.
    Un posteggio li avrebbe portato ad una piazza più ordinata e permesso di de-congestionare Cso B.Aires dalle numerose vetture in sosta.

    Rispondi
  3. Tranquilli che tutti quei bei marciapiedi di porfido senza nemmeno un dissuasore né paletto vi permetteremo di osteggiare sopra tonnellate e tonnellate di lamiera come le auto sul predellino in un autosalone.

    Non vi scaldate che non cambierà nulla.
    Proprio secondo i rendering di progetto.

    Rispondi
  4. È bello spendere soldi della comunità per offrire parcheggi di lusso con pietre pregiate a chi vuole parcheggiare a cavallo dei marciapiedi o sulla pista ciclabile NON protetta.

    Tieni prendi i miei soldi comune.
    Dallo alle auto in sosta sui marciapiedi.
    Usa pietre costose.

    Rispondi
    • le piste ciclabili sono costruite con le tasse dell automobili , capisco la battaglia del motore pulito , non capisco i talebani alla lotta all auto , forse perché il privato è sempre stato odiato da gente di sinistra , Spagna per la prima volta più ricchi dell Italia !! Grazie alla costruzione e indotto dell auto oltre 2milioni prodotte , meglio I democratici di Apple , Google con 100 dipendenti che non distribuiscono i proventi e non pagano le tasse , meno male che il vento sta cambiando

      Rispondi
      • In questo caso potevamo avere un parcheggio sotto e poi fare un progetto con niente auto in sosta sopra: i residenti han fatto una (costosa) battaglia per avere niente parcheggio sotto e pochi posti auto “extra lusso” con appoggio in pietra sopra (e probabilmente il far west del selvaggio pure).

        A me non sembra logico e nemmeno giusto. Qui non si parla di talebani ma di non avere senso pratico.

        Rispondi
  5. Per la cronaca, ai tempi in cui fu presentato il progetto, non ci fu nessun comitato seriamente costituito, ma una netta minoranza di pochi soggetti ben inseriti a Palazzo Marino che risiedono nella zona e che come spesso accade hanno fatto valere la loro voce molto di più del “silenzio” di migliaia di cittadini favorevoli.

    Nella sostanza invece, al di là di commenti sulle pietre pregiate, c’è un grosso problema di sicurezza da risolvere dovuto all’incrocio pericoloso tra Ramazzini dir nord e Lavater, dove gli incidenti sono frequenti. Sulla piazza ricordo che si affaccia una scuola

    Rispondi
    • Concordo. Aggiungo solo che 10 anni di “malapiazza” subiti finora dalle anime candide del trasporto incorporeo che si opposero al parcheggio interrato e connessa sistemazione di superficie sono ancora pochi: in riparazione dei danni provocati alla cittadinanza farei loro scontare almeno altri 10 anni prima di tornare a spendere soldi pubblici.
      Fatte salve le misure per contenere la pericolosità dell’intersezione con via Ramazzini ove, nonostante la tentazione, non auguro nemmeno ai “sacerdoti” (entiendes, amigo?) e altri esponenti locali della casta di essere coinvolti in incidenti pedonal-stradali. Naturalmente.
      PS: destra e sinistra sono ormai categorie superate, tranne per alcuni reduci, veri “gauchistes”, che ancora si ostinano a coltivare stupore per la loro assenza.

      Rispondi
  6. Sto parlando in genenerale , c è questa battaglia della sinistra contro L auto privata , non contro l auto che non inquina , ma contro L auto in generale , poi godono quando Amazon e Google trasferiscono la sede da cernusco a Milano , oppure sono lì tutti contenti per un cazzo di negozio in duomo della Apple , guadagnano come le case automobilistiche se non di più e ridistribuiscono a 200 dipendenti , e i capoccia di queste multinazionali democratici ti fanno pure la morale , senza contare che pagano le tasse in altri paesi ,radical chic , razza superiore , sinistroide , la gente non vi sopporta più

    Rispondi
  7. Concordo con tutti i commenti che mi hanno preceduto.
    Aggiungo solo che 10 anni di “malapiazza” subiti finora dalle anime candide del trasporto incorporeo che si opposero al parcheggio interrato e connessa sistemazione di superficie sono ancora pochi: in riparazione dei danni provocati alla cittadinanza farei loro scontare almeno altri 10 anni prima di tornare a spendere soldi pubblici.
    Fatte salve le misure per contenere la pericolosità dell’intersezione con via Ramazzini ove, nonostante la tentazione, non auguro nemmeno ai “sacerdoti” (entiendes, amigo?) e altri esponenti locali della casta di essere coinvolti in incidenti pedonal-stradali. Naturalmente.
    PS: destra e sinistra sono ormai categorie superate, tranne per alcuni reduci, veri “gauchistes”, che ancora si ostinano a coltivare stupore per la loro assenza.

    Rispondi
    • Figurati se non lo fanno…. Quella e’ la zona dei ricconi, mica il Lorenteggio.
      Probabilmente devon modificare qualcosa, tipo aumentare leggemente i parcheggi per residenti su lastricato in pietra, altrimenti fornitori e domestici fan troppa fatica e….i diritti dei lavoratori son sacri per chi abita da quelle parti! 🙂

      Rispondi

Lascia un commento