Aggiornamento di gennaio 2024 dal cantiere per la BEIC – Biblioteca Europea di Informazione e Cultura – in fase di realizzazione nell’area di viale Molise a Porta Vittoria, partito lo scorso novembre. In questi gironi, dopo il primo mese di sistemazione dell’area di cantiere, sono state montate le cesate che impediranno l’accesso al cantiere vero e proprio.
La nuova struttura culturale sarà costruita nel lotto sito tra viale Molise, via Monte Ortigara e Via Cervignano e non più come originariamente lungo viale Umbria e via Ortigara, dove è realizzato il nuovo parco dell’Otto Marzo.
Ricordiamo che il progetto è firmato da un gruppo formato dai progettisti: Angelo Raffaele Lunati (capogruppo con Onsitestudio), Manuela Fantini, Marcello Cerea, Giacomo Summa, Francesca Benedetto, Luca Gallizioli, Giancarlo Floridi, Davide Masserini, Antonio Danesi, dai consulenti Silvestre Mistretta, Giuseppe Zaffino, Fabrizio Pignoloni e dalla collaboratrice Florencia Collo.



Di seguito il cantiere con i molti cartelli appena applicati.










Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Duepiedisbagliati, OnSite Studio
Porta Vittoria, Calvairate, B.E.I.C. – Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, BEIC, viale Molise, via Monte Ortigara, Via Cervignano, Architettura, Biblioteca, Passante ferroviario, OnSite Studio
Qualcuno sa cosa verrà realizzato sul lotto di terreno antistante alla futura BEIC e indicato con la sigla “PTV16” nella mappa in questa pagina?
In teoria dei campi sportivi, tennis e altro, ma si tratta di un vecchissimo progetto mai partito.
Ma un po più di fantasia nel disegno della struttura? Sembra l’ufficio informazioni di Expo in piazza Castello (fortunatamente demolito) o il palazzo Feltrinelli.
Abbiamo bisogno di creatività e non di standarizzazione.
Marco
È un cantiere molto molto lungo.
Finalmente passi in avanti per la BEIC
Pütost che niênt l’è mej pütost, dice la saggezza milanese. Ma il progetto originario era decisamente meglio .
Questo mi sembra una tozza e sgraziata imitazione delle “piramidi” di Herzog & De Meuron, almeno da fuori.
Dentro sembrerebbe un po’ meglio, almeno dai rendering. Vedremo.
E daghel…l’ è mei NAGOTT, minga nient.
E comunque, in questo caso… sariss mej avegh nagott!
L’ ho comprata ai saldi, dal bricocenter, per il mio balcone, stessa architettura, “miniserra intelaiata”.
Si vabbè ma parla ostrogoto!
E non dire parolacce!
???
Prova col pugliese, così capisce
Al di là degli aspetti architettonici resta il problema gestionale. I 101 milioni del PNRR basteranno, se tutto va bene, per ultimare la struttura. Ma chi riempirà l’edificio di strumenti e servizi e pagherà anno dopo anno i costi di gestione? Con quale personale? E quale sarà il destino di Palazzo Sormani? Resterà una biblioteca o verrà venduto per fare cassa? Sono domande che chi può dovrebbe fare al sindaco Sala e all’assessore Sacchi.
Intanto queste domande me le faccio anch’io
Sono due anni che i delegati sindacali delle biblioteche pongono questi ed alrri quesiti ai. Componenti della commissione Cultura, all’assessorato, alla Direzione.
E sono due anni che cerchiamo di tenere viva la discussione in ogni occasione pubblica in cui si parla di beic. Ma a Milano prevale un’impostazione è apologetica, che non lascia spazio ai dubbi e alle critiche
Sono due anni che i delegati sindacali delle biblioteche pongono questi ed alrri quesiti ai. Componenti della commissione Cultura, all’assessorato, alla Direzione.
E sono due anni che cerchiamo di tenere viva la discussione in ogni occasione pubblica in cui si parla di beic. Ma a Milano prevale un’impostazione apologetica, che non lascia spazio ai dubbi e alle critiche