La “nuova” Largo Argentina, alcune considerazioni

A seguito dello spostamento del capolinea dell’8 da Largo Argentina a Piazza Venezia la facciata del Teatro Argentina è stata finalmente liberata dalla presenza ingombrante dei tram in sosta.

Tuttavia, anche in questa occasione, ci si è limitati al minimo sindacale, senza cogliere l’occasione per un restyling vero della piazza. In sostanza è stata creata una piccola area di rispetto davanti alla facciata, totalmente priva di arredo urbano. Possibile che non si riesca mai a riqualificare e valorizzare gli spazi con un minimo di arredo?

Inoltre le carreggiate risultano tutt’ora sovradimensionate. Mettiamoci in testa che l’unico modo per scoraggiare l’alta velocità e la sosta selvaggia è quello di ridurre al minimo le dimensioni dello spazio riservato alle auto.

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0 commenti su “La “nuova” Largo Argentina, alcune considerazioni”

  1. L'operazione più inutile, anzi dannosa dell'era Aledanno. I binari del tram non dovevano essere rimossi per nessuna ragione al mondo piuttosto prolungati verso Termini e/o San Pietro come da defunto progetto della TVA. In nessun paese civile il tram è visto come elemento deturpante. Invece la spianata di pietra e la fermata dei bus con sosta selvaggia annessa è "bello".

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  2. Beh questa è un'altra considerazione sul progetto del prolungamento dell'8, ma non mi andava di sparare sulla Croce Rossa 🙂 Tra l'altro dalle foto storiche si vede benissimo che il tram già passava all'epoca lungo Via Nazionale.

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