109 milioni di euro per l’acquisto di 15 nuovi treni Leonardo per la M2. E’ questo il nuovo investimento che il presidente di Atm, Bruno Rota, ha presentato oggi. Un impegno che l’Azienda porta avanti interamente con risorse proprie, cioè in autofinanziamento. Oggi Rota ha anche dato qualche anticipazione sui primi risultati del bilancio 2015, che verrà approvato dal Consiglio di amministrazione dell’azienda venerdì prossimo: “L’ultimo esercizio, il 2015, si chiuderà con un Mol (margine operativo lordo) di ben 163 milioni, a fronte di 120 milioni del 2014”. Nel 2011 il Mol era di 97 milioni.
I nuovi 15 treni rientrano nell’accordo quadro vigente con Hitachi Rail Italy che prevede la possibilità di acquistare fino a 60 treni. Atm ha quindi la facoltà di acquistare alle medesime condizioni economiche ulteriori 30 treni (che si aggiungono ai 30 già acquistati e dei quali 25 – 15 per la M1 e 10 per la M2 – sono già in linea) e ha esercitato l’opzione per ulteriori 15 treni Leonardo.
La fornitura dei nuovi 15 convogli per la M2 inizierà a fine 2017. Il primo dei 15 sarà in funzione a inizio 2018, l’ultimo arriverà nei depositi Atm ad agosto 2018 e sarà in linea a fine 2018. Questa nuova fornitura consentirà di sostituire i treni più obsoleti e di abbassare la vita media del parco mezzi della M2 da 27 a 16 anni.
“Un motivo di grande soddisfazione – ha detto Rota – frutto della gestione di questi anni che ha portato a risultati molto significativi, concreti e misurati”.
“Dalla spending review, alla politica per gli acquisti (gare ad evidenza pubblica aumentate di più del 40% nel 2014), uniti a numerosi interventi di ottimizzazione hanno consentito oggi di fare questi importanti investimenti che miglioreranno nettamente il confort dei viaggiatori della linea verde, una linea che – ha concluso il presidente Atm – è sempre più strategica per la mobilità milanese”.
Speriamo che alla fine di questo poderoso investimento tecnologico si trovi anche qualche soldino per rifare le stazioni, che versano in uno stato pietoso.
E speriamo che qualche illuminato abbia il buon senso di chiamare degli architetti veri, o magari addirittura indire un concorso, onde evitare altre schifezze come quelle che sono state fatte a Loreto e Centrale.