Siamo tornati al grande cantiere dove sorgevano vari edifici dell’Enel che affacciavano sul piazzale del Monumentale, tra le vie Bramante, Niccolini e Procaccini.
Per primo diamo uno sguardo all’edificio che diventerà un hotel, caratterizzato da due facciate ben differenti: quella posta sul piazzale in vetro brunato e quella su via Fioravanti ricoperta da lamine che riproducono delle fasce di legno. Ai due lati sono in fase di montaggio le strutture che verranno ricoperte da vegetazione rampicante. Sul fronte, nel piazzale, dovrebbe essere realizzato il parcheggio ipogeo e in superficie un giardinetto, ma per ora pare tutto in alto mare.
Mentre sul lato opposto di via Niccolini possiamo vedere come stanno procedendo i lavori per ultimare le case di edilizia convenzionata con negozi al piano terra e un aspetto a nostro avviso un po’ troppo severo (infatti grigio e bianco caratterizzano quest’edificio).
Sul retro invece, nascosto da questa struttura, c’è il cantiere delle residenze Porta Volta, certo più pregevoli e ben differenti. Operai, al momento del nostro passaggio, stavano terminando la sistemazione del marciapiede che in questo punto si allarga quasi a formare una sorta di piazzettina.
Noi siamo sempre speranzosi che una volta ultimati i lavori ai palazzi, una riqualificazione coinvolga anche questo spazio di Piazzale Monumentale, un vero caos urbano.
Marciapiedi in pietra non ci credo :O
I soliti condomini “di oggi”, con balconi enormi per manovre da reggimenti in piazza d’armi e metrature interne da sgabuzzino delle scope….
i balconi enormi li vedi solo tu
Unica nota positiva e da ripetere ovunque é il bel marciapiede in pietra. Gli edifici sono sgraziati
balconi assurdi, appesantiscono l’edificio di fronte alla fabbrica del vapore con un inquietante effetto bunker…
Con una tonalità marrone sarebbe stato più elegante, il grigio andrebbe vietato per legge.
Bruttissimi.
Un color mattone avrebbe mitigato un po’ l’effetto “carcere”.
L’area con parcheggio selvaggio difficilmente verrà sistemata, avrebbero già iniziato sennò.
Davvero brutto l’affaccio sulla piazza. Mi viene quasi da rimpiangere il vecchio edificio del Dopolavoro Enel. Direi certamente un’occasione persa. In un anelito di ottimismo mi auguro anch’io di veder rimettere ordine nello spaventoso parcheggio, ovviamente non regolare, esistente ma non so se questo sia previsto nei piani relativi all’intervento. Speremm.
Ammazza che merdone l’edificio grigio topo morto di fogna.
Un esempio di come non scegliere i colori per milano.
C’è tutta la mazzetta piantone di tonalità varie, era difficile scegliere proprio il peggio. Complimenti all’architetto.
Sembra un sìlos multipiano ma di quelli brutti.
Sono urrendi…uno più dell’altro