Ogni tanto qualche ottima notizia sul fronte degli investimenti; a quanto pare, infatti, la nota società di servizi web Aruba ha deciso di investire 300 milioni di Euro in una nuovo grande data center all’interno dell’area del Tecnopolo Tiburtino.
La costruzione di questa grande struttura consentirà anche l’assunzione di 200 nuove risorse da impiegare in loco.
Il Tecnopolo nasce da un accordo di metà anni ’90 per la costruzione a Roma di un nuovo parco industriale volto principalmente all’aggregazione di aziende operanti nell’IT, racchiude oggi un complesso di circa 100 aziende medio-piccole che operano nei campi dell’elettronica, delle telecomunicazioni, dell’aerospazio.
Quello che manca davvero a quest’idea per arrivare a una massa critica tale da acquisire il peso che meriterebbe è senz’altro la capacità del comune di renderla appetibile a grandi investimenti.
Ci troviamo infatti nel mezzo del nulla, anche se a pochi passi dal raccordo. Raggiungere il Tecnopolo servendosi del trasporto pubblico è pressoché impossibile e questo costringe centinaia di lavoratori ogni giorno a percorre i tratti ormai ultra congestionati della Tiburtina e del GRA, passando poi per strade che presentano ancora un assetto extra urbano e campagnolo, come via di Salone, arteria tra l’altro satura e pericolosa per via delle numerose aziende di logistica che qui hanno insediato le loro basi operative.
Insomma, nessuno si è mai preoccupato di collegare in maniere decente un polo aggregatore di queste dimensioni, magari con un prolungamento della metro B che in questo quadrante correrebbe per buona parte fuori terra, con costi di costruzione assai inferiori, o almeno con il potenziamento e la messa in sicurezza della stazione di Salone sulla Fl2, ormai relegata a fermata di frontiera con scarsissimo traffico passeggeri.
Speriamo che chi di dovere sappia sfruttare quest’occasione, puntando allo sviluppo di una zona cruciale per il settore secondario e terziario della città.
L’area in cui sorgerà il nuovo data center Aruba così come si presenta oggi:
La zona ha bisogno di strade e della metro,non di Aruba e Uni… come si chiama. Mahhh!