Il progetto di recupero firmato da MCA – Mario Cucinella Architets, riguarda un compatto insieme di edifici di epoche differenti posti al confine tra i distretti di Loreto e Città Studi. Si tratta di un brutto palazzo per uffici realizzato nel 1970 in via Garofalo, già sede dismessa del Politecnico. E’ prevista la totale demolizione e ricostruzione del fabbricato tra via Garofalo e via Paisiello.
L’intervento di demolizione e ricostruzione tra via Garofalo e via Paisiello prevede la sostanziale modifica dei volumi preesistenti, recuperando l’intera superficie. Il progetto tende a minimizzare l’impronta a terra del fabbricato e a favorire una maggiore apertura visiva: la realizzazione di un grande ingresso passante a tripla altezza renderà permeabile l’edificio verso le corti interne. Un sistema di serre e logge ai piani superiori offrono giardini pensili privati che rimandano alle terrazze ricche di vegetazione tipiche dell’edilizia milanese. Due piani interrati ospiteranno locali tecnici, cantine e autorimesse.
MCA – Mario Cucinella Architets – Residenze Garofalo Paisiello
Qui di seguito gli edifici interessati dall’intervento.
Gran nel progetto!
Si sanno i tempi?
Molto bello! Gentile, curato, verde. Il Cucinella fa dei progetti ottimi!
A partire da 49 milioni di euro/mq.
Le case che mancano per la classe media…
Aridatece lo IAcp!
Speriamo che l’urbanizzazione dei scali ferroviari non parti troppo tardi e che si riesca a costruire nel contesto urbano del housing sociale per giovani e classe media. Come esempio si può prendere Vienna. Se riusciamo a creare quartieri nuovi di qualità, ben collegati con i mezzi e affordabili come prezzi, tutta la città ne guadagna in qualità di vita e pace sociale. Nel resto d’Italia (a parte dell’Alto Adige) sarebbe una speranza persa, ma a Milano si è mosso tantissimo negli ultimi anni. Tanti quartieri stanno rinascendo pian piano e quindi non è più necessario di vivere proprio in centro centro. Fuksas un paio di settimane fa ha detto che dobbiamo smetterla di chiamare “periferia” ogni pezzo di città non centrale, ma di trattarlo come città vera e propria. Milano questa cosa la sta facendo, anche se ovviamente serve tempo.
Speriamo che chi va li ad abitare a 49 milioni di euro/mq si compri almeno due box a testa.
Che se fra due anni li vediamo lagnarsi che non c’è posto in strada per la Range Rover della moglie o la Mini della figlia, ci rimarrei male.
Se i box o i garage ci fossero, nessuno si lamenterebbe. E le strade non sarebbero invase dalle auto.
Concetto elementare, direi. Tranne che per Wf e quelli di sinistra
I pezzenti fuori Milano insieme agli extracomunitari
Per pezzenti ed extracomunitari a Milano c’è tutto un panorama immobiliare infinito costruito tra gli anni 50 ed i 70…ce n’è quante ne vogliono.
Quel che manca invece sono le case per millennials squattrinati, sono loro i veri sfortunati di questo periodo storico. Speriamo il Social Housing non sia una chimera.
Non credere che le case 50 /70 te le regalano…
Il problema che si costruiscono solo case per ricchi…
Wf Insomma, hanno annunciato e stanno costruendo parecchie iniziative immobiliari di “social housing” o in edilizia convenzionata. Che poi non siano in pieno centro mi sembra anche ovvio. Vatti a vedere i dati sulla crisi abitativa a Londra poi mi dici se a Milano siamo messi così male…
Ok.
Però guarda che sotto i 3000 euro mq non scendono.
E capisco i prezzi di mercato ma ci vuole anche edilizia residenziale per i poveri con prezzi molto più bassi.
Perché sono… poveri. E non ce li hanno 3000 € mq.
..
E lo dico senza polemica.
?
Ce bisogno di una vera politica Sociale sul mattone.
Seria. E con numeri seri.
100mq a 3.000/€ al mq coi tassi ti adesso ti costano circa 900€ al mese di mutuo.
Per portare la rata a 600€ dovresti stare sui 2.200€ al mq che non è introvabile anche se non sul nuovo.
Quindi aiuterebbe già moltissimo una semplice “garanzia” pubblica per facilitare l’accesso al mutuo da parte dei più giovani i meno abbienti.
Per scendere ancora di costo mensile più che di vendita si dovrebbe parlare di affitti agevolati e qui c’è da lavorare.
Esatto.
Ce molto da lavorare.
Poi il mercato è interdipendente. I prezzi salgono anche perché offerte economiche non ce ne sono abbastanza. Quindi anche le categorie molto basse influiscono su quelle più alte…
Cmq il ragionamento è su che welfare vogliamo avere sulla casa per chi sta peggio di noi.
Le ultime case vere le ha fatte Fanfani…
I millenials se ne vanno a vivere nei sobborghi … alla faccia dello hipster lifestyle.
Concordo appieno sulla necessità di creare alloggi a prezzi moderati per le clssi medie e basse. La rigenerazione urbana parte anche dal tessuto sociale che non deve ghettizzare. In più, l’intervento in s è bello, ma è necessario scempiare la palazzina storica su viale Gran Sasso?