Aggiornamento fotografico di alcuni cantieri nel distretto di Crescenzago dei primi di dicembre 2020.
Iniziamo dal palazzo in costruzione in Via privata Flumendosa 20, ancora misterioso e ancora coperto dalle impalcature e con poche variazioni dall’ultimo nostro sopralluogo. Si sa solo che oltre a un fabbricato residenziale prevede la realizzazione di un collegamento destinato al pubblico tra via Flumendosa e Via Palmanova, in aderenza al fabbricato.
Vicino si trova l’edificio di via Flumendosa 18, FlumenHome, un complesso formato da una ventina di unità abitative oramai già completato e abitato dalla scorsa primavera.
Risalendo, il quartiere, ci portiamo in via Berra, a due passi dalla stupenda chiesa di Santa Maria Rossa, dove troviamo il cantiere di Berra 8, il nuovo complesso residenziale che completerà il lato occidentale della via.
L’edificio alto è ormai completato e già abitato, mentre prosegue l’intervento nella corte interna.
Nel frattempo sono cominciati i lavori per riqualificare questo tratto di via Berra. grandi vasi ospiteranno degli alberelli e tra essi sono comparse delle panchine in pietra. Il tutto protetto da delle belle parigine. Finalmente non troveremo più auto parcheggiate sui marciapiedi?
Saltiamo ora oltre via Padova, dove in via Meucci si trova l’isolato che dovrebbe venire interessato dalla costruzione di un nuovo edificio, forse uno dei più interessanti degli ultimi anni nel settore residenziale. Il progetto è di Form_a e consiste in una palazzina residenziale di 4 piani che sarà accompagnata da una nuova piazza pedonale su via Adriano. Il lotto è separato dal canale della Martesana da un grazioso palazzo, Villa Lecchi-Pallavicini. In queste ultime settimane, il progetto è abbastanza pubblicizzato, ciò vuol dire che presto vedrà l’avvio del cantiere.
Il palazzo di via meucci è un pugno in un occhio per il contesto “retró” del centro storico di crescenzago. La villa dove oggi hanno sede l’anpi e legambiente era una volta il municipio del borgoe purtroppo avrebbe bisogno di una urgente ristrutturazione senza dove occupare altro suolo. Anziché costruire quel monolite, si sarebbe potuto sfruttare quel lotto di terreno incolto e abbandonato da decenni per 1) farci un parchetto, un giardino o un piccolo bosco, 2) sistemare gli sbocchi viabilistici di via meucci su via Adriano (o eliminarli)
Personalmente non vedo la necessità di un nuovo immobile abitativo in quell’area congestionata dal traffico, avendo a disposizione un intero quartiere nuovo e ancora in corso quale è q. Re Adriano.
Il tratto che da piazza Costantino porta a sesto andrebbe rivisto completamente, eliminando il traffico auto privato e consentendo solo all’autobus di passare. Quell’area ha bisogno di respirare. Ci sono due asili e una scuola elementare assediati dalle auto.
Concordo. Quelle strade soffocano di traffico e si deve fare qualcosa. Quando in bici si cerca di attraversare via Adriano sulla ciclabile della martesana ci si impiegano minuti e minuti ad aspettare il verde che dura qualche secondo. Va riqualificato anche il tratto di ciclabile su via Padova, troppo stretto.
E va prolungato subito il 7 fino a Gobba e pensare di potenziare seriamente la 56, magari con un tram anche su tutta via Padova
Eliminare il traffico privato in piazza Costantino è impossibile: non ci sarebbe più nessun attraversamento della Martesana tranne via Ponte Nuovo, che è già a sua volta congestionata. È già prevista la costruzione di una strada parallela al prolungamento del 7 fino allo svincolo di Cascina Gobba: questa strada abbatterà l’ingorgo in piazza Costantino, senza semi pedonalizzarla per evitare che il traffico da via Padova finisca in via Ponte Nuovo