Milano, Isola.
Il deposito ATM per auto e filobus di viale Zara, all’angolo con viale Stelvio, all’Isola, sarà messo in vendita per essere trasformato in un complesso residenziale con appartamenti a libero mercato e a prezzi calmierati, destinati anche ai dipendenti dell’azienda.

Ad annunciare la notizia è stato l’amministratore delegato di ATM, Arrigo Giana: “ATM sta offrendo un contributo economico per aiutare i dipendenti che si trasferiscono da fuori Milano nei primi mesi di lavoro in azienda. Vogliamo portare avanti iniziative concrete, e la prima riguarda proprio l’area di viale Zara. A breve verrà pubblicato un bando per la vendita del terreno, con il vincolo che almeno il 50% degli appartamenti costruiti sia riservato ai nostri dipendenti”.
ATM, da tempo alla ricerca di personale, punta così a incentivare l’arrivo di nuovi autisti e tranvieri, anche da fuori città, offrendo soluzioni abitative accessibili. Il progetto prevede la realizzazione di 150-200 appartamenti a canone calmierato, pari a circa la metà dell’intero complesso edilizio che sorgerà sull’area dismessa.
Il deposito, che si estende su circa 13mila metri quadrati, sarà messo in vendita per una cifra stimata tra i 25 e i 30 milioni di euro, con l’obiettivo di chiudere il bando entro la fine dell’anno. L’acquirente dovrà rispettare l’obbligo di destinare almeno il 50% delle abitazioni ai dipendenti ATM.
Realizzato tra il 1937 e il 1942 in stile razionalista, il deposito è frutto di un progetto degli uffici tecnici di ATM, con la collaborazione dell’ingegnere Giuseppe Casalis per le strutture. La palazzina d’angolo e alcune parti vennero restaurate nel 2018.











- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; le foto d’epoca sono immagini diffuse in rete e pertanto non di nostro possesso. Però non si conosce autore e proprietario, a meno che non sia scritto; Silvestre Loconsolo
- Isola, Viale Zara, Viale Stelvio, Deposito Autobus, Deposito ATM, Riqualificazione, Residenziale
Il deposito nella foto del 1939 siete sicuri sia Zara e non invece Molise?
quello è Molise.
Bel problema per MIlano, una casa per tutti…ma da questo esempio, così come da tanti altri, emerge sia la fragilità dei palliativi proposti dai politici (destra o sinistra che siano), ma anche l’ assurdità della cosiddetta “repubblica”; perchè, essendo uno stato centralista, non è possibile diffferenziare i redditi in base alla zona geografica del paese, ovvero: dove il costo della vita è maggiore, maggiore è la produttività e dovrebbero esserlo anche le retribuzioni…e così, mentre i liberi professionisti e le varie attività commerciali praticano a Milano prezzi e tariffe alle stelle, la gran parte dei comuni cittadini, lavoratori dipendenti, pubblici e privati, soffrono…la fame, in pratica; neanche a pensarci di pagare un affitto o un mutuo.
Inoltre, la cosa è anche tra il paradossale e il ridicolo, perchè nella “repubblica” il pubblico è solo per i cittadini nati nelle regioni del sud…infatti le scuole milanesi avranno circa il 10 % di insegnanti milanesi o lombardi, ma, come contrapasso, i meridionali, una volta assegnati a Milano, altro non pensano che a scappare al sud, visto il costo della vita. E la chiamano “repubblica”, puah!