Milano | Porta Nuova – Urban jungle di via Razza 5 si può fare

Milano, Porta Nuova.

Il caso di via Luigi Razza, in zona piazza della Repubblica a Porta Nuova, è diventato emblematico del contrasto tra il TAR e la Procura in merito a un permesso di costruzione rilasciato dal Comune per un edificio residenziale di 8 piani (più piano terra), con autorimessa interrata e un’altezza superiore ai 25 metri.

Un condominio confinante ha presentato ricorso contro il progetto, sostenendo che, in base al Piano Regolatore del 1980, l’intervento avrebbe richiesto un piano attuativo. Tuttavia, il TAR, pur riconoscendo la norma che impone tale strumento urbanistico per edifici oltre i 25 metri, ha ribadito un orientamento giurisprudenziale consolidato secondo cui il piano attuativo non è necessario in aree già urbanizzate. Ha quindi dato ragione al Comune, ritenendo via Razza pienamente urbanizzata e dotata dei servizi necessari. Il progetto, che prevede solo 6 unità abitative, è stato ritenuto di scarso impatto insediativo e non tale da richiedere ulteriori pianificazioni.

Di parere diverso la Procura, che teme che l’adozione sistematica di questa prassi possa ridurre gli oneri di urbanizzazione e, di conseguenza, penalizzare le entrate pubbliche. Nonostante ciò, il TAR ha confermato la legittimità del permesso edilizio diretto, permettendo di fatto l’avvio dei lavori.

Il contesto urbano dell’area aiuta a comprendere la natura del progetto. Via Luigi Razza è una piccola strada cieca, chiusa da un edificio di fine Ottocento situato in via San Gregorio 53, la cui demolizione non è mai stata realizzata secondo il piano regolatore dell’epoca. Tra questo edificio e il civico 55, si apre un passaggio che consente l’accesso a un piccolo lotto, che si allarga leggermente verso via Razza. Questo spazio residuale, occupato per decenni da una vegetazione spontanea simile a un piccolo bosco, è stato oggetto di bonifica nel 2023.

Il progetto, denominato Urban Jungle, sorgerà proprio su questo lotto rimasto inutilizzato per anni. La via in cui si inserisce si trova nella griglia ortogonale compresa tra il Lazzaretto e via Vittor Pisani, in un’area che fino al 1931 ospitava la vecchia Stazione Centrale e lo scalo ferroviario di piazza della Repubblica (all’epoca piazzale Fiume). La presenza di queste infrastrutture ha determinato la conformazione irregolare e incompiuta del lotto, rimasto privo di edificazioni per oltre novant’anni.

Il progetto è stato approvato dalla Commissione Paesaggio nel 2021 e successivamente dal Comune nel 2022. L’anno seguente, il vicedirettore di Assimpredil Ance ha sollecitato aggiornamenti sull’iter burocratico, su richiesta del direttore dei lavori. Nello stesso periodo, i condomini vicini hanno presentato due ricorsi al TAR, sostenendo che l’edificio sorgerebbe in un “ambito cortilizio” e supererebbe i limiti urbanistici previsti per costruzioni senza piano attuativo. Ma il TAR ha respinto entrambe le contestazioni, e ora i lavori potrebbero finalmente partire.

Quanto al progetto in sé, il nome “Urban Jungle” appare piuttosto ambizioso. L’edificio, stretto tra palazzi più alti e affacciato su una via cieca, avrà poco di “giungla urbana”: secondo i rendering, l’unico richiamo alla natura sarà una facciata parzialmente ricoperta da piante rampicanti.


Milano – Porta Nuova – Via Luigi Razza 5 > THE URBAN JUNGLE (Salaino srl) (nella mappa Urbanfile codice: PN12) (residenziale) (nuova costruzione) Costruzione di un nuovo edificio residenziale composto da PT + 8 piani (parziale sostituzione edilizia) con realizzazione di autorimessa interrata nell’ambito cortilizio.

  • inizio cantiere: luglio 2023
  • conclusione cantiere:
  • committente: XXX
  • progetto architettonico: arch. Federico Delrosso @ Federico Delrosso Architetcs
  • DL: arch. Stefano Tognon – Milano, MI
  • progetto/DL strutture CA: ing. Dario Mariani ¥ DRMStudio – Monza, MB
  • CSP/CSE: arch. Ivano Crimella – Val Di Nizza, PV
  • RL: geom. Mauro Alessio @ Salaino srl
  • impresa affidataria: Impresa Co.Ge.B
  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Duepiedisbagliati, The Urban Jungle
  • Porta Nuova, Piazza della Repubblica, Via Razza, Via Luigi Razza, Corso Buenos Aires, via Vittor Pisani, Via San Gregorio, Riqualificazione
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

6 commenti su “Milano | Porta Nuova – Urban jungle di via Razza 5 si può fare”

  1. È Italia, come potrebbe essere diversamente? Procura contro Comune, Tar contro Procura, e poi Consiglio di Stato, Corte dei Conti, Cassazione, Tribunale delle Acque, Consiglio Supremo delle Giovani Marmotte…
    E poi c’è qualcuno che vuole prendersi sul serio.

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    • Nelle Giovani Marmotte decide il Gran Mogol 😉

      Mi sembra che il TAR una volta tanto abbia fatto una cosa che gli organi giudicanti in Italia non fanno quasi mai, cioè usare il buon senso anziché applicare ciecamente e pedissequamente la lettera della legge (“fiat lex ac pereat mundus”…).

      Mentre moltissimi ricorsi dei residenti sono sacrosanti (uno su tutti, piazza Aspromonte), questo mi sembra francamente pretestuoso. Il nuovo edificio non danneggia in alcun modo quelli vicini, non li oscura come a Porta Nuova, non li sovrasta (è appena un po’ più alto del condominio anni 60 accanto), anzi direi che migliora decisamente quell’angolo di città, facendo aumentare anche il valore dei palazzi circostanti.

      E, se è vero che ha solo 8 appartamenti, non vedo quale tremendo impatto possa avere sui servizi di una zona peraltro già servitissima di tutto… sicuramente meno del succitato palazzaccio anni 60, che bello da vedere non è, e che di certo ha più di 8 appartamenti…

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      • credo che il problema non sorga per i palazzi che affacciano sulla via Razza ma per quelli più bassi della retrostante via San Gregorio che hanno affaccio sul cortile interno

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