Milano | Porta Nuova – Biblioteca degli Alberi: aggiornamento primi di febbraio 2018

In effetti non è molto che siamo passati a fare un po’ di foto attorno al cantiere della Biblioteca degli Alberi, progettato dallo studio Inside-Outside, ma come si può immaginare, questo è un cantiere molto attivo e cambia aspetto ogni giorno. Come avevamo già visto in un recente articolo, la parte in costruzione lungo viale Liberazione ha ormai preso forma e sono stati piantati i nuovi alberi. Sarà una sorta di rambla con al centro la passeggiata e i filari di alberi ai lati.

In pratica il cantiere si sta concentrando tutto nel settore lungo viale Liberazione, piazza Einaudi e via Melchiorre Gioia.

Qui di seguito alcune immagini da piazza Einaudi, dove è tornata la tarra, rimossa per impermeabilizzare nuovamente il parcheggio sottostante.

Mentre sul lato opposto della piazza, lungo la via Melchiorre Gioia, è stata costruita la scalinata che permetterà di salire al livello superiore del podio di piazza Gae Aulenti.

Mentre proseguono i lavori per definire le aiuole e i marciapiedi.

 

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

12 commenti su “Milano | Porta Nuova – Biblioteca degli Alberi: aggiornamento primi di febbraio 2018”

    • Non solo il parco (che comunque ancora deve essere completato) ma tutta la zona, soprattutto quando saranno terminati i palazzi Unipol (grattacielo e rasoio). Certamente l’intervento migliore e più vasto dal dopoguerra ad oggi. Davvero eccellente. Speriamo solo che i progetti sugli scali ferroviari siano altrettanto belli. Li si gioca il futuro di Milano per i prossimi secoli.

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  1. Grazie Albertini e Moratti che avete creduto a questo progetto con i soldi degli arabi.
    Con i sinistrorsi non avremmo realizzato nulla per non rimuovere il ricordo del parco giochi delle varesine (vedi muro di porta genova) e se mai avesse approvato un progetto del genere avrebbe escluso le macchine anzichè includerle come è stato fatto.
    Stesso discorso per citylife ed EXPO.
    Milano è migliore grazie a voi e non grazie a pisapia e sala come vogliono far credere i media “reppublica” e company.
    Ricordatelo quando insultate chi ha governato questa città e che ha permesso che si trasformasse in quello che è oggi.
    Insomma diamo a Cesare quel che è di Cesare.

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    • Se non fosse arrivato Pisapia, questi bei progetti sarebbero andati molto male… vero che la giunta Moratti riuscì nel definire questi nuovi piani, bisogna darne atto, ma sappiamo che le giunte di centro destra poi si perdono sulla lunga distanza. Il piano parcheggi è un esempio. O Expo che è finalmente partito quando è arrivato Pisapia\Sala, altrimenti Moratti e Formigoni ancora litigavano sulla gestione dei terreni (2 anni di ritardi a causa loro).
      In piena crisi economica il progetto Porta Nuova aveva bisogno del partener pubblico sul pezzo, e con la De Cesaris furono ben gestite le varianti, le tempistiche e le varie criticità.
      Insomma diamo a Cesare quel che è di Cesare.

      Infine, ti faccio notare che Porta Nuova e City Life sono praticamente SENZA AUTO, per questo piacciono. Quel poco che è stato concesso alle auto è nascosto sotto terra… poi si cammina o usi la bicicletta

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      • Possiamo quindi dire che a Milano è stata brava sia la DX che la SX.

        Sicuramente preferisco la DX quanto a capacità (e quantità) progettuale e la SX nella capacità di finalizzare e portare a termine.
        (Quanto alle puttanat* non faccio la lista ma ce ne son di epiche da entrambe le parti… 🙂 )

        E’ anche per questo che in Democrazia ci sono tante fasi e l’alternanza al governo.

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  2. Sicuramente coreografico ma rispetto alla superficie complessiva ci sono poche alberature.Per fare un parallelismo e’ come se fossimo in una biblioteca con una scaffalatura di pregio ma semivuota di libri…Non si e’ considerato il forte gradiente solare che penalizzera’ la frequentazione estiva.Manca poi una bella alberatura doppia a schermo della trafficata via Melchiorre Gioia.

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  3. nella mia ignoranza in materia di giardini pubblici, mi domando: era necessario investire l’ennesima archistar per un giardino all’inglese con pochi alberi e una insulsa “piazzetta”? E poi ancora quel mostro di palazzo sullo sfondo, nemmeno la decenza di coprirlo. In sintesi, per il momento molto perplesso, ma vedremo alla conclusione dei lavori

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  4. Al di là delle polemiche DX vs XS, io che ho cinquantanni mi ricordo quando andavo al Luna Park delle Varesine e tutta la zona della stazione di P.ta Garibaldi era un immenso deposito di rottami, sembrava di essere a Berlino Est alla fine della Guerra. Non commento gli aspetti tecnici perchè non sono del mestiere, ma ritengo che sia sicuramente uno dei migliori progetti di riqualificazione urbanistica a Milano.

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