Milano | Duomo – Riqualificazione delle vie: Marino, Ragazzi del ’99 e Agnello. Gennaio 2020

Sono cominciati nel maggio scorso i lavori per la riqualificazione delle vie Tommaso Marino, Ragazzi del ’99 e Agnello. Passo necessario per proseguire il percorso di rinnovo cominciato prima di Expo nel 2014 nelle vie San Raffaele, Santa Redegonda assieme alle vie Ugo Foscolo e Berché. Via il catrame e arrivo di pietre e blocchi di beola oltre al riutilizzo del pavé rimosso da altre vie.

La via Ragazzi del ’99, è stata completata, così come via Marino. Manca solo via Agnello, in esecuzione in queste settimane, e l’intervento sarà concluso.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

17 commenti su “Milano | Duomo – Riqualificazione delle vie: Marino, Ragazzi del ’99 e Agnello. Gennaio 2020”

  1. Troppo poco. In centro serve pedonalizzare tutto corso Matteotti, piazza Diaz, via Hoepli, corso Venezia e via San Pietro all’Orto come minimo.
    Sono ancora troppe le vie di altissimo pregio che non hanno la minima considerazione in fatto di arredo urbano

    Rispondi
      • No mi spiace non sono d’accordo. Serve pedonalizzare. Non ha senso poter arrivare in San Babila o piazza Diaz in auto.
        Tutto quello spazio dedicato alle auto va dedicato alle persone. Basta parcheggi, basta inquinamento, basta aggressività al volante.
        Tutti ci guadagnano, economia inclusa, se si sviluppano strade e piazze pedonali.

        Rispondi
        • Fare gli integralisti dicendo che tutto il centro andrebbe pedonalizzato è una scemenza bella e buona. Il futuro (ma anche già il presente) dell’auto è elettrico, Il che vuol dire zero smog e zero rumore, forse dovreste focalizzarvi su questo aspetto invece che fare crociate contro le auto a prescindere. Sul fatto che l’economia ci guadagni è assolutamente falso, poche cose hanno creato crescita economica come l’automobile.

          Rispondi
          • Mi spiace, è tutto inesatto ciò che scrivi.
            Qualche esempio, così per farti vedere le cose in modo diverso.
            – via Paolo Sarpi: prova a passarci e vedere com’è ora, pedonalizzata, piena di gente, negozi, gente che compra e spende in negozi che vanno alla grande. Pensa a com’era prima. L’economia ci guadagna? Si

            – Danimarca e Olanda: due dei paesi più ricchi d’europa, con Copenaghen e Amsterdam loro città principali in vetta a tutte le classifiche di qualità della vita e ricchezza e dove l’auto è relegata a ruolo marginale negli spostamenti. Il futuro è l’auto? No

            – E sull’elettrico che risolverà ogni male non ci siamo. Il problema parcheggio e la congestione stradale non si risolveranno, anzi, peggioreranno, e prima di avere il 100% di elettrico passeranno almeno altri 20 anni come minimo

          • Inesatto un par di palle. Ha senso pedonalizzare alcune vie dove ci sono alte concentrazioni di negozi/attività a livello strada … ce ne passa a dire che va pedonalizzato tutto il centro. Pedonalizzare zone prettamente residenziali o con uffici di cui è pieno il centro non servirebbe assolutamente a niente, anzi. Il problema parcheggi si risolve appunto riqualificando non pedonalizzando tutto, oltretutto facendo come dici te si crea più congestione non meno. Le auto elettriche sono già il presente proprio in quei paesi che ti piace tanto citare.

          • @Wf
            C’è una leggera differenza con Parigi: Li lo fanno sistematicamente davanti alle scuole, non un po’ “ad minchiam”, a seconda di come gira… 🙂

  2. Un altro pezzo di centro storico da cui sparisce il catrame, non si può che essere contenti, in attesa che sparisca da tutti i marciapiedi di Milano come in qualsiasi città europea che si rispetti.

    Ovvio che non si può mettere beola ovunque, ma ormai esistono tantissimi modelli di autobloccanti più che dignitosi.

    Rispondi
  3. Spero che siano /diventino pedonali sennò è tutto lavoro sprecato.

    E bisogna ripedonalizzare fasce del duomo molto più ampie di 4 vie striminzite.

    La direzione é giusta ma pochissimo in mq.

    E via i turbodiesel parcheggiati dietro il duomo.

    Persone, tavolini, ristoranti, bar, vita, turismo, bellezza, grazia, arredo, felicità.
    Non rumore e puzza di gas.

    Rispondi
  4. Si bene, lavoro in zona, ma quanto ci stanno mettendo?? sempre troppo, non stanno mica costruendo una centrale nucleare! le transenne saranno lì da un anno e forse anche di più, per 200 mt di lavori!! maddai!

    Rispondi
  5. Si bene, ma ci stanno mettendo una vita, è più di un anno che sono lì per fare 200 mt di strada, maddai!! nello stesso tempo in Cina ci costruiscono una centrale nucleare….

    Rispondi
  6. Meglio così sicuramente, ma non condivido la scelta di lasciare il cordolo con gradino d’una decina di centimetri in via Ragazzi del ’99. Perché non lastricare raccordando i differenti livelli, assecondando la (lievissima) pendenza? Visivamente avrebbe dato l’impressione di maggiore ampiezza a quel brevissimo tratto. Quanto alla pendenza, che problema ci sarebbe stato a lasciarla? ci sarebbe comunque la parte pianeggiante sotto i portici, se nevica o ghiaccia. Guardate piazza del campo a Siena: una conca inclinata in tutte le direzioni: unici gradini quelli a ridosso della Fonte Gaia. A Milano, città iperpianeggiante, non si puo’ e l’assessorato teme risarcimenti per distorsione caviglie dei distratti.

    Rispondi
  7. Non vedevo il motivo di intitolare una via a Roma pensando che a Roma non ci fosse. Invece a Roma ce una via Milano ed è centrale (pensavo che fosse al massimo in qualche periferia)…..per cui per cortesia non vedo motivi per cui non intiroli a Roma una via centrale.

    Rispondi

Lascia un commento