Milano | Dergano – Addio al grazioso palazzo di viale Jenner 20

Milano Dergano. Rieccoci a contare un ennesimo edificio che forse si poteva salvare e che si appresta ad essere demolito. Si tratta del palazzo residenziale sito al 20 di viale Edoardo Jenner e all’angolo con via Legnone, in quel di Dergano e a due passi dalla stazione M3 Maciachini.

La palazzina in demolizione era un palazzo residenziale per operai di 4 piani, edificato all’incirca cent’anni fa con forme semplici déco.

In questi giorni sono cominciati i lavori di demolizione.

Al suo posto sarà edificato un nuovo edificio residenziale del quale, per ora, abbiamo solo due indizi, la base d’angolo con ingresso e una porzione alta dei terrazzamenti nel cortile interno.

Milano – Dergano, via Edoardo Jenner 20 > HIGH (nella mappa Urbanfile codice: DE27) (residenziale) (nuova costruzione)

  • committente: Gruppo F.I.D.E.
  • progetto architettonico: 

RISORSE

Viale Edorardo Jenner, 20 [COMMISSIONE PAESAGGIO]

  • 30 del 15/09/2022 >>> Prog. Prel. art. 55 RE – Ristrutturazione Edilizia di intero immobile con demolizione e ricostruzione. >>> CONTRARIO
  • 08 del 02/03/2023 >>> Parere Prel. art. 55 RE – Progetto di Ristrutturazione Edilizia di intero immobile con demolizione e ricostruzione. >>> CONTRARIO
  • 23 del 22/06/2023 >>> Parere Prel. art. 55 RE – Ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione (pratica JPE 10109/23) >> progettista: arch. Vigo Marco >> committente/dich.: Malesci Paolo @ Sant’Ambroeus RE srl >>> FAVOREVOLE

Referenze immagini: Abitare Co, Roberto Arsuffi, Google Street View

Dergano, Viale Jenner, Scalo Farini, M3 Maciachini, Via Legnone, Demolizione

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

77 commenti su “Milano | Dergano – Addio al grazioso palazzo di viale Jenner 20”

  1. Quello vecchio non era un capolavoro, ma il nuovo pare l’ennesimo episodio della saga Asti & Co.: palazzi tutti uguali.

    Dio ha inventato i listelli di legno per l’edilizia per punirci.

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    • Che schifo ! Io ho votato questo squallido Sindaco anni fa , ma adesso mi vergogno ! Ha rovinato completamente la mia Milano e i miei ricordi ! Ho vissuto in quella zona per 20 anni !

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  2. Maledetti, ma quake caspita di architetto demolisce un gioiello simile?
    Ma poi vogliamo parlare dell ingresso, moderno da rendering ?

    Sono arrabbiatissimo

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    • Se te la prendi con l’architetto prenditela anche con gli operai che stanno demolendo l’edificio…
      Seriamente; qui gli attori principali sono un operatore che fa la sua operazione economica, ed un amministrazione pubblica assente, e quindi connivente di qualsiasi progetto le venga presentato. L’architetto è l’ultimo dei problemi.

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    • per favore basta col chiamare queste schifezzette “gioielli” e appioppargli patenti di storicità. l’edificio esistente era mediocre ed economico sin dalla sua realizzazione. quello che dispiace è che la costruzione sostitutiva sia altrettanto mediocre ed economica ma spacciata per il massimo di lusso e stile.

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      • Anche io (Milanese doc) vivevo in quel palazzo e sono stata mandata via con una procedura alquanto discutibile. Ho vissuto lì per più di 30 anni. Possiamo fare tutte le considerazioni che volete sulla vetustà dell’edificio e sul fatto che andassero riviste molte cosa al suo interno ma la demolizione (che peraltro sta creando non pochi problemi a chi vive accanto) a favore delle proposte visibili in figura mi sembra proprio fuori luogo: una nota stonata in tutto il contesto di viale Jenner. Dobbiamo forse intendere che non si vuole una Milano a misura di semplici cittadini? In che cosa la vogliamo trasformare?

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    • Uno che deve fatturare e basta. Si tratta di una semplice fattura e nient’altro, sfortunatamente. Il problema non è l’architetto ma chi permette queste demolizioni.

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    • Abbondano certi catafalchi anni 50 – 60 generici, perché non demoliscono prima quelli o almeno li coprino con un po’ di rampicanti per nasconderne le brutte fattezze

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  3. Senza parole!
    Demoliamo un’altro pezzo di storia per fare spazio all’ennesimo progetto copia e incolla, banale e senza anima con un nome anglofono.
    Vergogna a tutti coloro che permettono questo ennesimo scempio!

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  4. Parlate perché avete la bocca – chiedete e vi verranno offerte le risposte così capite da soli le castronerie che scrivete.

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    • Dottor Malesci, ci vuole spiegare? Io personalmente reputo un errore abbattere questo manufatto storico, e sarei felice di avere una spiegazione da Lei.

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    • Paolo, era un palazzo che ben inserito nel contesto di Jenner. Pero’ vorrei sapere, visto che ci offri le risposte, i motivi che hanno portato ad una tale decisione.

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      • Stiamo fornendo la documentazione alla redazione in modo che possiate valutare in modo autonomo, ricordo solo che non essendo presente alcun vincolo sull’immobile in questione, non dobbiamo convincere nessuno. L’ edificio che vedete riportato nelle foto non è assolutamente quello costruito nel 1928. Son stati effettuati numerosi interventi negli anni passati dalle precedenti proprietà che hanno “snaturato” nonchè “mutilato” elementi di facciata ed anche altri rilevanti dettagli architettonici. L’idea iniziale era di mantenere l’edificio esistente ma in seguito alle asseverazioni delle strutture (solai inclusi) e degli impianti (MEP) tutto ciò si è rilevato infattibile a causa dello stato di deperimento e degrado degli stessi (modalità e costi non eseguibili/sostenibili). Lo stabile è per di più soggetto a continui allagamenti al piano interrato collegati all’esondazione del fiume Seveso che alla lunga creerebbero certamente problemi alle strutture e non solo. All’interno dello stabile son stati rinvenuti FAV e Amianto oltre che altre tipologie di materiali pericolosi presenti nei massetti potenzialmente nocivi che son stati prontamente rimossi tramite interventi di demolizione anche pesante.
        A disposizione per chi volesse maggiori informazioni in via privata.

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        • Nessuno avrebbe impedito di demolire e ricostruire un palazzo con una facciata simile all’originale, nonché volumetria analoga, ovviamente energeticamente efficiente e moderno sotto tutti i punti di vista. Sono sicuro che il costruttore ci avrebbe (lautamente) guadagnato comunque.

          Un “falso storico”?
          Forse; altrove però ne stanno facendo e non sono niente male (ad es. in via Zecca Vecchia).

          E invece, guarda un po’, sembrerebbe che si salga di quota e di volumetrie.

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        • Dunque, l’intera famiglia di mia moglie ci ha vissuto in affitto dal dopoguerra. Non ci risultano allagamenti e neppure interventi strutturali di cui si abbia memoria. L’unica cosa certa è che due anni fa i residenti (alcuni in età prossima ai 90 anni) sono stati sfrattati senza troppi complimenti. Siete dei maledetti palazzinari senza vergogna.

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        • Ma di cosa parla??? Tutte menzogne. Raccontate le vostre menzogne al Comune ma non a noi che li ci siamo nati e cresciuti. Immobiliaristi da strapazzo che oltre a cancellare un altro pezzo della milano che si rimboccava le maniche avete sbattuto fuori 90 enni che vivevano lì da una vita. Per cosa? Per un palazzo di dubbio gusto sedicente sostenibile ahahah . Ma chi la raccontate? Sisma bonus docet

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          • Pronti al confronto documenti alla mano su tutto quanto esposto. L’intervento non sfrutta il sisma bonus. Non e’ stato effettuata alcuna procedura di sfratto nei confronti degli inquilini, si è risolto bonariamente. Valuteremo azioni nei confronti dei commenti diffamatori.

    • Illuminaci, caro Immobiliarista da quattro soldi, che scrive perché ha i polpastrelli. Dicci quali sarebbero le castronerie, infiocchettaci le solite cazzate da speculatore. In realtà, non avete un’anima, non avete cultura, non avete storia. Queste vostre cagate, rimarranno nella città per molto tempo, disgusteranno le memorie dei cittadini ogni volta che passano sotto le vostre scempiaggini.
      Leggili i commenti e informati su cosa pensiamo di voialtri arrogantelli del cazzo.

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    • Trovo il progetto semplicemente meraviglioso, i commenti precedenti non hanno un senso logico perchè confondono staticità e progresso innovativo …

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  5. La MAFIA Edilizia Palazzinara prosegue. Nonostante le Inchieste e lo scandalo “Sacco di Milano” che a quanto pare non vede un ARRESTO. ??

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  6. Il palazzo aveva comunque una sua dignità . Al suo posto ci sarà un altro edificio senz’anima. A Milano non si recupera, si distrugge.

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    • Non è che si può fare tutto quello che si vuole solo perchè si è andati al potere, in modo più o meno legittimo politicamente parlando e solo perchè si possiedono denari…si chiama mafia da qualche altra parte;

      Vera perla global poi la definizione “energetica” , a questo punto distruggi pure anche la Galleria, anzi no, rivestila di pannelli “ventilati” in simil-alluminio termocomposto edibile, una volta esaurito il ciclo, ottenuti da scarti di dejezioni di cammello, portati qui sui barconi.

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  7. Paolo vale anche per te, Zitto! Qui di parla di un palazzetto eclettico bellissimo del ‘900, no di banane e patate.

    Ogni insulto è giustificato, per nessuna ragione al mondo la città deve perdere gioielli simili.

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  8. Evidentemente agli architetti moderni sta molto a cuore le chruščëvke sovietiche… sennò non si spiega.
    Cancellare la storia per creare sti palazzoni tutti uguali è triste.

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  9. Ma nella norma SALVA Milano, mi aspetto anche la tutela degli edifici storici oltre la nuova legge salva (grattacielo abusivo) !!!!!!

    In questa città funziona tutto al contrario, propongo mega centro commerciale al posto del duomo…. Troppo vecchio non serve !

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  10. Ennesimo edificio demolito per una architettura magari più ” green”, ma esteticamente discutibile. Si demolisce in zone che si rivalutano per gli immobiliaristi e i cittadini di ceto medio basso devono abbandonare la città.

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  11. Se poi andate a leggere il sito dedicato scappa da ridere. Stabile di lusso, spa, palestra, adiacenze Isola e chi più ne ha più ne metta. Ma per carità, siamo in viale Jenner che non è certo il massimo. Siamo seri ???

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  12. Quali ragioni è stato preferito l’abbattimento rispetto alla conservazione? Questa dovrebbe essere la domanda di cui vorremmo una risposta

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  13. Non una parola sulle persone ultra 80 e 90enni che vivevano in quel palazzo da decenni in affitto e sono stati buttati fuori senza alcun riguardo. Questa è ormai la Milano della cementificazione selvaggia e della politica collusa. Maledetti.

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    • Questo mi pare l’intervento più umano e condivisibile. Ci auguriamo siano stati tutti sistemati al meglio comunque. Ma in conclusione tutta stà gente che si straccia le vesti per un fabbricato che non è un capolavoro di edilizia e non è di loro proprietà ma vogliono dettare legge su cosa farne… Lo comprassero e ne facessero quello che vogliono, ma quando sarà loro. Fino ad allora la proprietà ha tutto il diritto di disporne e metterlo a reddito. In Italia è ancora riconosciuto il diritto alla proprietà privata e se la Sovrintendenza non ha nulla da dire, vuol dire che tutto sto capolavoro non c’è.

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      • Patetico il voler apparire ancora “di sinsitra” facendo finta di intreressarsi all’ aspetto “sociale” della questione; la verità è una sola, alla parte politica che a te piace non frega nulla ne della gente ne della storia di Milano.

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      • Nella nostra Costituzione e in ogni vera democrazia evoluta la proprieta’ privata ha una funzione sociale e non e’ un diritto assoluto ma dev’essere regolata da leggi che assicurino la funzione di cui sopra.
        Questo vale in primo luogo per la proprieta’ immobiliare e in primissimo luogo per i beni di valore artistico, storico, culturale che sono tutelati da un ulteriore articolo costituzionale.

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  14. Il palazzo che era presente prima era un colabrodo, annerito dallo smog e in completa decadenza.
    Un’operazione del genere riqualifica l’area, cambiando le frequentazioni di Viale Jenner ( Una cosa positiva ) e soprattutto inserendo delle strutture architettoniche che ne elevano gli standard.
    Lo stesso andrebbe fatto con quello Scempio all’angolo tra Via Butti e Via Angelo Masina, quella struttura completamente abbandonata davanti al Robb de Matt.
    La riqualificazione urbana è una cosa positiva a mio avviso. Prima di questo intervento che utilizzo aveva questo palazzo? Ve lo dico io, ci veniva appoggiata l’immondizia.

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    • Per quanto riguarda Via Butti sono d’accordo; basta dare un’occhiata a come la sistemazione dei loft dinanzi a Rob de Matt hanno cambiato volto alla via.

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    • Ma che ragionamento sarebbe? Anche il Duomo, se guardi le foto degli anni sessanta, faceva schifo, nero come il carbone, poi riportato all’ antico splendore; “riqualificare” vuol dire proprio questo, non corrisponde a “snaturare” o “distruggere”, capisci questo?

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    • Confermo! Il palazzo storico era abbandonato a se stesso, decadente e in pessime condizioni.
      Passando ogni giorno in Viale Jenner io vedevo solo sporcizia e immondizia in quell’angolo di strada.
      E concordo anche con tanti altri edifici di Viale Jenner che sono rimasti abbandonati a se stessi diventando palazzi poggia immondizia, proprio come quello fa angolo tra via Butti e Angelo Masina, come dice Franco!
      A Dergano le riqualificazioni che stanno effettuando portano beneficio proprio a livello di riqualificazione aumentando la qualità delle persone e della vita di chi già ci abita, poi la resa estetica può piacere o non piacere.
      Basta guardare come ha riqualificato l’area la nuova fondazione TOG in via Livigno.
      Svegliatevi!

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      • Del TOG e dei suoi colori carnevaleschi ne avremmo fatto volentieri a meno, Mirco. Era bella la villetta storica che hanno abbattuto e si poteva recuperare ma grazie a voi speculatori da strapazzo si cancella la storia di Milano sostituendola con brutture. Tante le giustificazioni per la sostenibilità ma sono tutte panzane, unico obiettivo approfittare del sisma bonus. Vedremo col passare dei decenni quanto sono sostenibili queste nuove tipologie edilizie e quanto costeranno in termini di gestione e manutenzione. Non parliamo poi del riciclo dei materiali il giorno che si dovranno abbattere visto che sono un mix di cose malsane.

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  15. Una delle cose peggiori che ho fatto nella mia vita è stata quella di votare per Sala. Ha distrutto la mia Milano per fare la Milano di “lor signori”. Sarò punito dal Cielo per averlo votato.

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  16. Rieccoci, l ennesimo edificio abbattuto e ricostruito con una semplice scia per usare il sisma bonus, che ovviamente paghiamo noi!! Per cosa? per un architettura di gusto volgare e scontato, che svilisce la storia di una milano che nei primi 900 ha fondato le basi dell economia italiana ed in particolare nel quartiere Farini. Sorprende come la “paesaggistica ” abbia approvato una simile bruttura.

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  17. Immobiliaristi speculatori e null altro. Si poteva fare una ristrutturazione conservativa mantendo l anima storica di questo quartiere ma non avrebbero beneficiato del sisma bonus. Nessun altra motivazione. Vedremo poi la durata di questo “gioiello di architettura ” .

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  18. In effetti non è che sia un edificio di chissà quale pregio architettonico.

    Piuttosto sempre il solito grigio depressione.

    Quello nuovo non è nemmeno malaccio…

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  19. Ma gli scandali urbanistici su cui sta indagando la Procura non avevano fermato i nuovi progetti? In un’intervista recente, Tancredi -assessore alla rigenerazione ma sarebbe più corretto parlare di assessore alla speculazione- si lamentava per tutte le pratiche bloccate e paventava il blocco di tutto il settore edilizio ma non mi pare affatto che si sia fermato visto il brulicare di ruspe e gru. L’avanzata del cemento continua inesorabile, nonostante tutto.

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  20. Purtroppo dobbiamo constatare leggendo alcuni commenti di alcuni utenti che costoro hanno scelto di praticare il culto della bruttezza.
    Grazie al cielo non tutti sono così.
    Solo la bellezza e il rispetto della storia potranno salvare Milano.
    Al contrario invece la bruttezza e la speculazione edilizia cancelleranno per sempre l’identità e la storia di Milano rendendola una delle tante città anonime e uguali che si incontrano in giro per il mondo.

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  21. L’Italia è sempre stata storicamente un popolo di santi, poeti e navigatori, ma più recentemente appare anche pullulare di allenatori, architetti, storici, giudici e opinionisti vari.
    In linea di principio esiste un ente nominato Soprintendenza Archelogica Belle Arti e Paesaggio che è l’organismo preposto ad individuare tutti gli edifici che hanno valenza storico-culturale ed applicare i relativi vincoli a prescindere da quello che legiferino le amministrazioni locali ed i politici che le compongono. È altresì presente una Commissione per il Paesaggio del Comune di Milano, organismo collegiale formato da 11 membri aventi qualifiche di architetti, paesaggisti, urbanisti di riconosciute esperienze e professionalità. Mentre la soprintendenza esprime un parere preventivo ed obbligatorio al rilascio di una autorizzazione edilizia solo se le aree urbane e gli edifici che le compongono sono sottoposte a vincolo, la commissione per il paesaggio esprime in tutti i casi di ristrutturazione, o nuova costruzione un parere preventivo, obbligatorio e vincolante.
    E sembra che per l’edificio in oggetto la valutazione sia stata approfondita e puntigliosa visto che in due occasioni il progetto aveva ricevuto parere contrario, alla stregua della larga maggioranza dei progetti più significativi presentati nell’ area urbana di Milano.
    Dando alla discussione un approccio più scientifico e meno arbitrario, basandosi sulla lettura delle regole (ovviamente a disposizione di tutti i cittadini) del piano generale del territorio contenente anche i vincoli dalla soprintendenza, nonché dei verbali (anch’essi pubblici) della commissione per il paesaggio, si potrebbe dialetticamente disquisire in maniera civile di qualsiasi intervento edilizio senza arrogarsi il diritto di stabilire arbitrariamente e a priori ciò’ che sarebbe giusto o sbagliato, bello o brutto .

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  22. La bruttezza va condannata sempre e ovunque!
    Abbiamo già avuto troppi casi dolorosi come la sciagurata demolizione di Villa Trotti Bentivoglio a Niguarda e più di recente la villa neorinascimentale in via Crema.

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  23. La mia famiglia ha abitato nella casa di via Jenner 20 dalla costruzione fino al 1964. Mi piacerebbe molto avere una pianta
    del mio appartamento situato al terzo piano angolare.
    A chi posso rivolgermi?

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