Milano | San Babila – Al via il restauro del bassorilievo dell’artista Romano Rui

Milano Centro Storico San Babila. Chissà quanti avranno prestato attenzione ad un pannello con bassorilievo realizzato nel 1955 e applicato qualche anno dopo sul bel palazzo che come una prua di una nave irrompe in piazza San Babila spartendo la visuale tra Corso Europa e Corso Vittorio Emanuele? Probabilmente in pochi, sempre frettolosi e intenti allo shopping.

Il palazzo, simbolo della Milano della ricostruzione e del boom economico, venne realizzato tra il 1954 e il 1957 su progetto di Luigi Mattioni.

Per aumentare il carattere monumentale del complesso, Mattioni studia varie forme e dimensioni per un pannello scolpito che orni la facciata su piazza San Babila. Così venne scelto un bassorilievo, progettato e realizzato dallo scultore Romano Rui che a Milano decorerà parecchi edifici di quegli anni.

La scultura è in bronzo (rivestita in alluminio) e rappresenta l’entrata a cavallo di San Carlo in Milano accolto dai milanesi e dal clero.

Il pannello a rilievo è agganciato con dei perni alla parete e rimane molto distaccato dal muro. In questi giorni è cominciato il montaggio delle impalcature per il suo restauro.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Claudio Nelli; Lombardia Beni Culturali
  • Fonte: Archivio Luigi Mattioni
  • San Babila, Piazza San Babila, Corso Vittorito Emanuele, Luigi Mattioni, Scultura, Romano Rui, Bassorilievo
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | San Babila – Al via il restauro del bassorilievo dell’artista Romano Rui”

  1. Esattamente in quel angolo di San babila qualcuno vuole far qualcosa per la pavimentazione saltata ?

    L’Avevano sistemata con uno stucco di colore bianco diverso dal precedente, il risultato è come se l’avessi fatto io.

    Orribile!

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  2. Segnalo che un’importante pannello di ceramica di Mario Rui, che rappresenta “Sant’Ambrogio e la cultura milanese”, situato all’inizio del corridoio del piano terra della biblioteca di Palazzo Sormani, da alcuni anni non è visibile al pubblico perché coperto da un compensato.
    Forse sarebbe il caso di “riportarlo alla luce”.

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