Chiuso l’Apollo nel gennaio scorso, in piazza Liberty, che faceva parte del gruppo Anteo, ecco che il cinema madre, quello di via Milazzo a Porta Garibaldi, sta per incominciare una nuova vita. Come avevamo visto nel luglio scorso c’era stato l’annuncio del cambiamento per la storica sala cinematografica che presentava pellicole di qualità artistica, infatti lo Spazio Anteo si è allargato e si è impossessato del vecchio edificio d’epoca, l’ex Casa del Fascio del gruppo rionale “D’Annunzio”per trasformarlo in un unico spazio culturale e non solo.
Così a settembre aprirà il Palazzo del Cinema, la palazzina utilizzata come uffici e scuola fino a qualche anno fa, sarà un nuovo centro culturale e del divertimento.
Al suo interno troveranno spazio undici sale, l’attuale da 400 posti resterà la più grande (chiusa dal primo agosto per rinnovo): le poltrone complessive passeranno da 700 a 1.250, gli spettatori attesi dagli attuali 300 mila all’anno a 500/600 mila. L’accesso sarà quello della ex scuola media Manzoni all’angolo tra via Milazzo e Piazza XXV Aprile. L’atrio del nuovo cinema, che si svilupperà in una hall su tre piani, avrà al piano inferiore il caffè letterario gestito da Eataly. Anche la biglietteria sarà diffusa, si potrà acquistare il ticket al caffè letterario come al ristorante. Contratto d’affitto stipulato con il Comune, proprietario dello stabile, per 28 anni, con un canone di 180 mila euro anno per cinquemila metri quadrati, che Anteo sta ristrutturando con un investimento di 4 milioni di euro.
Nel 1945 la sala cambia nome e diventa cinema Anteo (900 posti).
Da questo momento la programmazione è all’insegna del cinema d’autore e non mancano gli arditi ripescaggi di film muti di Chaplin e di Eisenstein. Inoltre, saltuariamente, la sala ospita qualche prima visione come nel caso di Ice (Robert Kramer, 1970) nel settembre 1972 e di Per salire più in basso (Ritt, 1970) nell’ottobre 1972.
Dal gennaio 1984 fino a tutto il 1989 l’Anteo aggiunge alla sala classica (divenuta Anteo 1) una saletta video (Anteo 2) che offre documentari, interviste, film rari e curiosità.
A partire dall’estate 1991 l’Anteo entra ufficialmente a far parte del circuito di prima visione dopo avere ospitato numerose prime proiezioni di film d’autore negli anni ottanta.
Dopo impegnativi lavori di ristrutturazione (ma la sala principale ha continuato a funzionare quasi ininterrottamente) il nuovo Anteo spazioCinema, dotato di tre sale (Sala Quattrocento – Sala Duecento – Sala Cento, i titoli indicano il numero dei posti a sedere) riapre il 10 settembre 1997. Il 15 dicembre 2009 si aggiunge anche la Sala Cinquanta, portando il cinema ad avere 4 sale cinematografiche. (info da giusepperausa.it)
Bellissimo progetto finalmente avremo un luogo di livello da capitale europea.
Bisognerebbe farne altri di progetti così.
Cultura e tempo libero.
E cibo
Ottimo mix internazionale.
180.000 euro all’anno per 5000 m2 in zona semicentrale? Ma sono noccioline! Sono soltanto 3 euro al m2 al mese !!!
Per un bilocale in periferia io affitto a 12 euro m2 al mese !!!
Questa è un’autentica regalia.
Poi dopo non stupiamoci che le casse pubbliche siano sempre vuote. Ma chi diavolo ha stipulato questo contratto?
In effetti sembra molto anomalo come prezzo, anche considerate le spese di ristrutturazione (4milioni che – a parte che son poi deducibili – son 140.000euro quando spalmate sulla durata del contatto).
In ogni caso lo stabile doveva essere in ottime condizioni visto che il Comune spende 1.3 milioni per ristrutturare un buco come l’Orchidea…
Ho idea che abbiano ottimi agganci: lunga vita ai VERI cinema indipendenti di Milano!!
Forse qualcuno che vuole promuovere la cultura, per esempio???
A differenza – per non fare nomi – della Regione Lombardia che ha affittato a prezzi di favore agli amici degli amici (anzi, alle amanti degli amanti, a quel che si dice) i preziosi spazi sotto Palazzo Lombardia per farci dei negozietti di prontomoda per sciure e abbigliamento per skaters……………….
per non parlare degli usi della piazza coperta che spaziano dalle selezioni di X factor al festival della birra………….
wf, non fa ridere, anzi è abbastanza triste e di bassa lega.
Prima rompevatemi co@£¥@ni col pianto greco dellapple store e tutte le menate sulla morte del cinema.
Adesso che riapre con un bellissimo progetto e e fracasso di sale, libreria, ristoranti, etc non vi va bene lo stesso.
Vi chiamate “mai na gioia” per caso?
Ottima iniziativa..
Si concordo ottima iniziativa, gli spazi culturali poi devono essere agevolati come succede a Barcelona, Parigi e nelle citta’ lungimiranti.
Dopo decenni di chiusure (vedi Smeraldo giusto a fianco) abbiamo bisogno di linfa culturale.
Giustissimo.
L’unica cosa che lascia perplessi è questa specie di monopolio Anteo, ma evidentemente gli altri gestori di cinema indipendenti a Milano e tutti gli altri operatori nel settore non sono in grado di creare spazi culturali dedicati al cinema (come a Parigi e Barcellona).
Nella speranza che la ragione del monopolio non sia ben rappresentata dal legame con Eataly, ci godremo questo nuovo spazio (e quello in arrivo a Citylife) che sicuramente saran meravigliosi!
chiedo a urbanfile: potreste farmi promotori della richiesta di allargare il passaggio pedonale tra piazza XXV aprile e corso garibaldi.
è pazzesco che non ci sia spazio per 2 passeggini…che poi quello spartitraffico è assolutamente inutile
grazie
farvi! 🙂
Magari con gli oneri di urbanizzazione…