Milano | Porta Nuova – Ciclabile Monte Santo: aggiornamento fine maggio

Proseguono i lavori per il riordino e la creazione di una pista ciclabile (ancora non abbiamo compreso dove sarà collocata) in viale Monte Santo, tra Piazza Principessa Clotilde e piazza della Repubblica. Abbiamo notato che è stato eliminato il marciapiede oramai inutile, al centro della via, lungo i bordi della grande aiuola centrale (era utilizzato come parcheggio, come si vede dalle due foto dello scorso anno qui di seguito)

Nel frattempo si vede anche il nuovo attraversamento aperto in corrispondenza con via Galileo Galilei.

Abbiamo notato anche che in questo punto, scavando per dei sottoservizi, è affiorato un manufatto in muratura di mattoni, ci siamo chiesti se si tratta di un rimasuglio dei bastioni demoliti negli anni Trenta o di semplici strutture murarie riaffiorate.

 

I lavori in questi giorni sono arrivati sino all’incrocio tra Viale Monte Santo e il viale che porta il nome di piazza Principessa Clotilde (ma non è strano che questo prezzo di viale si chiami ancora piazza?). Speriamo che una volta sistemata la ciclabile, anche il disordine di parcheggi sia finalmente risolto.

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3 commenti su “Milano | Porta Nuova – Ciclabile Monte Santo: aggiornamento fine maggio”

  1. Ma queste piste ciclabili poi vengono utilizzate dai ciclisti? Perchè mi è capitato spesso di stare vicino a qualcuna di queste piste e non vedere mai nessuno passare, anzi molti passavano nella strada di fianco quasi vergognandosi di usare la pista cliclabile forse perchè mal progettata o demenziale. Sarebbe curioso fare delle statistiche su queste piste ciclabili, cioè mettersi per esempio vicino a una di queste piste e vedere quante ciclisti passano per es. in un’ora. Mi sa che verrebbero fuori dei dati imbarazzanti, cioè pochi le usano. Se le facessero veramente per i ciclisti (e non come ora, ad cazzum, per creare ingorghi assurdi e aumentare il traffico e il consumo di carburante e quindi le accise allo stato bizantinoide), dovrebbero prima di farle definitive con tutti i manufatti del caso, farle temporanee per vedere quanti ciclisti ci passano e se sono sicure. Naturalmente qui stiamo parlando se fossimo in uno stato ideale, per es. in Germania, e non bizantinoide.

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  2. e’ chiaro che ci progetta le piste a ciclabili a milano non le ha mai usate!
    Come spiegare sennò i tratti di ciclabile buttati qua e là in cinconvallazione dove, tra un tronco e l’altro, si rischia la vita in balia del traffico, delle fermate della 94 e dei furgoni in doppia fila (ormai parte consolidata del paesaggio urbano milanese). O della ciclabile di monte rosa dove sono state fatte talmente tante curve che per risparmiare tempo ed evitare il mal di mare conviene usare la carreggiata stradale. Geniale anche la ciclabile di via san marco tutta piastrellata con un bellissimo pavé stile vecchia-milano. ma notoriamente l’incubo di tutti i ciclisti a causa delle vibrazioni e della scivolosità quando bagnato (per non parlare del mercato che 2 giorni a settimana si piazza proprio sul percorso ciclabile rendendolo inutilizzabile).
    Ho tanta paura di vedere cosa si farà in Monte Santo (non è possibile vedere un progetto nemmeno in comune??). Per esempio la cosa più logica sarebbe farla a lato strada (e non al centro) per dare continuità poi con la pista che parte dopo piazza Repubblica lungo le mura spagnole. Non sono sicuro però che anche questo minimo buon senso sia stato seguito!

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    • E’ inutile che ti fai queste domande se chi fa questi progetti non capisce un c…o di mobilità.

      Se guardi il documento dei lavori che il comune mette a disposizione per il piano triennale delle sistemazioni, si vede un elenco di sistemazioni senza indicato l’indirizzo e nemmeno un cenno ad un progetto, come credono di fare lavori fatti bene se chi li decide lo fa solo guardando un excel e cerca di far quadrare i conti, dicendo spendo un po’ qui e un po’ la senza un minimo criterio di unione di visione di insieme.
      Purtroppo queste giunte non hanno visione di insieme della città e questo è anche colpa dei consigli di zona ora municipalità portate avanti da gente che si occupa solo di politica e non sa nulla di mobiltà e urbanistica, come i nostri due assessori Maran e Granelli non ci capiscono una mazza e approvano progetti per fare piste ciclabili in mezzo al nulla solo per eliminare le auto.
      Cosa che non avverrà fino a che non capiranno che la lotta si fa eliminando posteggi sulla strada e mettendoli sottoterra, e tutto questo lo si fa sfruttando le macchine per pagare queste modifiche.

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