Che tristezza passeggiare e attraversare questa bella galleria di fine anni Trenta del Novecento e notare che molti negozi sono chiusi e vuoti.
La Galleria del Toro, a forma di “T”, riprende in parte il tracciato dell’antica galleria de Cristoforis, sita nello stesso luogo e abbattuta per costruire il palazzo della Toro Assicurazioni da Emilio Lancia, in collaborazione con l’ingegner Merendi, tra il 1935 e il 1939 in piazza San Babila.
Si, perché come varchiamo la soglia di questa galleria ci rendiamo conto che tutti o quasi tutti i negozi all’interno sono, o chiusi o hanno le vetrine occultate da grandi poster adesivi. In pratica, i negozi che si affacciano sul Corso Vittorio Emanuele o su Piazza San Babila preferiscono usare le vetrine come pareti per appoggiarvi cabine prova o scaffalature e chiuderle, rendendole in pratica cieche, impegnandosi solo sulle vetrine principali.
Per fortuna che recentemente è stato aperto da Diesel, all’interno e sfruttando la bella vetrina curva, un bar caffè dal sapore internazionale. Perché se non fosse per questa novità che ha riportato un po’ di vita all’interno, la galleria potrebbe essere un semplice passaggio pedonale.
Lo scorso anno c’era stata una notizia che prevedeva il rifacimento della Galleria del Toro con la chiusura con delle vetrate e una riqualificazione, ma per ora questa notizia pare si sia persa e pertanto al momento ci dovremo tenere anche questa galleria completamente o quasi vuota, come le altre gallerie di Milano.
Fossimo chi amministra questa galleria, obbligheremo perlomeno a tenere aperte anche le vetrine laterali, e forse la situazione anche dei negozi chiusi potrebbe migliorare.
Ci si augura che non si attuino inutili progetti di pseudo riqualificazione, che alterino le proporzioni della galleria. Già questa ha comportato la perdita di quel meraviglioso e irripetibile spazio ottocentesco che fu la Galleria De Cristoforis. Non ripetiamo lo scempio commerciale del palazzo BBPR in c.so V.Emanuele per aprire brutti negozietti di sottoprodotti.
Tra i soldi di una grossa multinazionale di vestiti e la fatica di far rivivere la galleria, qualcuno ha dei dubbi su cosa sceglierebbero in Comune?
Bisognerebbe fare, al centro della galleria o in un negozio nella galleria (come a De Angeli), un mezzanino di accesso a San Babila con relativo tunnel, e vuolàt i negozi si rivitalizzerebbero con maggior passaggio di pedoni. Andrebbe anche riqulificata pensando al proseguimento in Montenapoleone anche questa via soggetta a futura riqulificazione.
Ci dovrebbe essere per legge una norma che vieti di oscurare le vetrine fronte strada per chi ha una licenza commerciale.
Assurdo che venga permesso.
È anche questione di sicurezza visto che certamente la,luce così non filtra e re de buia tutta la galleria.
E poi chi è che vuole aprire un ingresso con un poster laterale che fa brutto.
In questo caso basta anche una bella moral suasion del comune.
Sensibilizzare i negozi.
Giusto!
Ci vorrebbe una legge, che sarebbe interessante vedere i centri massaggi cinesi senza le verrine oscurate 🙂
si ci vorrebbe una legge , ma siamo sempre lì, chi é il responsabile della giunta che dovrebbe girare a piedi per vedere l arredo di milano ? Non lo fa nessuno troppi impegnati in pranzi e incontri , io penso che nessuno conosce tutte le zone di milano , sono degli incapaci messi lì dalla politica