
Ernesto Nathan Rogers (Trieste, 16 marzo 1909 – Gardone Riviera, 7 novembre 1969) è stato un famoso architetto e accademico italiano.
Nato a Trieste da padre britannico e madre italiana, si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1932. Nello stesso anno, insieme ai suoi compagni di studio Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti e Gian Luigi Banfi, fonda lo studio di architettura BBPR.
Durante il periodo tra le due guerre, Rogers è attivamente coinvolto nelle attività dello studio BBPR, che diventa un punto di riferimento per la Resistenza milanese durante l’occupazione nazifascista. Rogers stesso, essendo ebreo, si rifugia in Svizzera nel 1939 a causa delle leggi razziali fasciste. Al suo ritorno in Italia nel 1945, Rogers si afferma come una delle principali figure teoriche e critiche dell’architettura milanese. Attraverso la direzione di riviste di architettura di spicco come “Domus” e “Casabella“, Rogers contribuisce a definire una visione teorica originale sull’architettura, influenzata dai contemporanei studi filosofici e pedagogici.
Particolarmente importante è il suo impegno nell’insegnamento presso il Politecnico di Milano, dove diventa professore di ruolo nel 1964. Nonostante l’ostracismo da parte di alcuni settori dell’accademia, Rogers è molto stimato dagli studenti e contribuisce significativamente alla formazione di giovani architetti. La sua eredità architettonica è riconosciuta con premi come il premio nazionale assegnato alla Torre Velasca nel 1961.
Ernesto Nathan Rogers scompare nel 1969, ma il suo contributo all’architettura e alla formazione continua a influenzare la scena architettonica italiana ed europea.