Conclusi i lavori su via Tari, traversa del corso Umberto e che per anni è stata oggetto di lavori per la realizzazione di uno dei pozzi di ventilazione per la metropolitana,
a servizio della linea 1. Tali lavori che hanno richiesto tempi lunghi per via dei reperti archeologici e dificoltà morfologica del suolo Napoletano, sono stati ripagati con la restituzione di una strada adesso vivibile, in gran parte pedonalizzata, a differenza del passato che risultava essere una sorta di parcheggio caotico. La messa in opera del basolato presistente sulla corsia a servizio dei veicoli unita a una scelta di un ottimo arredo urbano, hanno reso la strada godibile. Con soppresa, il potenziamento dell’illuminazione pubblica, ha visto l’uso di nuovi pali del tipo storico a differenza della lampada sospesa presente in passato. Inoltre sono stati messi nuovi cestini per i rifiuti, nuove essenze alboree dove possibile e bei dissuasori a difesa dei nuovi marciapiedi. Il grande disagio subito dalle attività commerciali della zona, per via del lungo cantiere, è stato ripagato con la ristituzione di un nuvo angolo della città a servizio soprattutto dei molti studenti della adiacente Università. La strada confina con la sede centrale della Federico Secondo.
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veduta di via Tari |
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Nuovi lampioni con doppia lampada e palo del tipo storico. |
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il basolato vesuviano risistemato |
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nuovi alberi e fioriere |
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La nuova area pedonale rivestita da lastra etnea con la griglia del camerone di ventilazioene |
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i nuovi marciapiedi protetti da dissuasori |
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