Settima e ultima parte della nostra gitarella realizzata nella zona del Gallaratese, percorrendo un po’ a zig zag la serie di quartierini che formano la propaggine verso Rho di Milano.
Qui si trova anche la vecchia chiesa di San Romano, costruita negli anni ’50.
Proprio davanti alla chiesa si stanno realizzando nuove residenze.
Le residenze che si trovano all’inizio di via Appennini, all’incrocio con via Torrazza e delimitate a nord da via Bolla, fanno parte di uno degli interventi di edilizia popolare messi in campo anni fa dall’iniziativa Abitare a Milano 2, concorso progettuale per 4 aree dove costruire social housing, indetto nel 2005 sulla scia del successo del precedente concorso Abitare a Milano
Lo Studio Lab29 vince il bando per l’area di via Appennini con questo progetto dalle forme geometriche austere e distinto da questa ‘dicotomia’ cromatica che ben definisce e caratterizza gli edifici. ‘Cubiche’ logge chiuse, in un bianco sgargiante, a contrapporsi a corpi scala di colore scuro aperti all’esterno.
Il progetto di via Appennini è l’unico dei 4 riguardanti il bando Abitare a Milano 2 ad essere partito (gli altri sono rimasti lettera morta, un inutile esercizio di stile) e a 10 anni da questo e a circa 7 dall’avvio dei lavori ancora gli edifici non sono terminati.
Più precisamente sono molti anni che i lavori sono fermi, mancando solo le opere di finitura; per cui gli edifici sono lì a dare bella mostra di sé, praticamente completi ma disabitati, da tempo immemore, chiusi all’esterno dalle cesate di cantiere.
Addirittura, per evitare vandalismi e occupazioni abusive, si è introdotto un presidio notturno.
Recentemente, per fortuna, hanno ripreso (lentamente) a lavorare per rendere abitabile questo comparto.
Ci chiediamo, però, come sia stato possibile un blocco, a pochi passi dal traguardo poi, per così tanti anni.
E’ vero che non molto distante è presente un altro progetto fermo da anni, l’iniziativa immobiliare MyBonola; ma si tratta, appunto, di un progetto privato che risponde a logiche di mercato e non di un intervento pubblico, quale è quello oggetto di questo articolo, destinato ad accogliere abitazioni popolari in un momento in cui c’è una grossa esigenza e c’è un problema sociale attorno all’emergenza case popolari che le cronache hanno ripetutamente riportato.
Magari la vicenda di queste case ‘incomplete’ di via Appennini avrebbe meritato un po’ di attenzione in più da parte di tutti, comune, stampa e cittadini.
Speriamo che i lavori di completamento siano terminati in fretta e si possa procedere finalmente all’assegnazione di queste case.