Da anni lo scalo ferroviario Farini è al centro di forti dibattiti in Comune come tra la gente interessata al recupero di aree dismesse. Quale sarà il suo futuro? Posto dietro al Cimitero Monumentale, separa una buona porzione di città lasciando a sud i quartieri di Porta Volta, Bullona e Ghisolfa, isolandoli dai quartieri che si trovano a nord di esso, quali le zone Farini, Dergano e Derganino. Lo scalo, di proprietà delle Ferrovie dello Stato, presto verrà venduto e trasformato, cambiando anche uso, da area industriale a area residenziale.
Qui giocherà anche il nuovo piano regolatore rivisto dall’attuale giunta. Il nostro sogno come il sogno di molti altri, sarebbe che buona parte di quest’area venisse destinata ad un grande parco pubblico. Buona parte sarà costruita, magari distribuendo le grandi volumetrie in altezza (torri e grattacieli) così da utilizzare poca superficie e lasciare molto più spazio al verde. Lasciandoci a noi milanesi uno dei parchi cittadini più grandi. Per ora il tutto rimane ancora da sviluppare e ripensare, intanto in molti ci hanno provato con rendering e altri disegni, soprattutto studenti del Politecnico e appassionati di architettura.
Alcuni rendering per sognare un po’ presi dal sito del Comune e altri dalla rete
Ma i treni non erano il mezzo più ecologico per muoversi e in prospettiva per il futuro essere potenziati? E allora che senso ha eliminare un’area dedicata allo smistamento dei treni e al suo posto costruire l’ennesimo quartiere residenziale (o parco)? Insomma i trni non sono più importanti per la qualità della vita?