«L’idea dei Bagni Misteriosi mi venne una volta che mi trovavo in una casa in cui il pavimento era stato molto lucidato con la cera. Guardai un signore che camminava davanti a me e le cui gambe si riflettevano nel pavimento. Ebbi l’impressione che potesse affondare in quel pavimento, come in una piscina».
Inaugurata nel 1973, in occasione della XV Triennale di Milano, e nell’ambito del progetto “Contatto Arte/Città” ideato e coordinato da Giulio Macchi con lo scopo di rendere le opere fruibili dalla cittadinanza.
Si tratta di una vasca di forma sinuosa all’interno della quale emergono due nuotatori, un trampolino, una palla, una cabina, un cigno, un pesce e una fonte. L’opera era stata realizzata in occasione di una mostra ed aveva carattere temporaneo, infatti doveva essere smantellata alla fine dell’evento, ma come abbiamo visto, l’opera rimase al suo posto.
Foto La Repubblica