Dopo i lavori a via Verdi dello scorso anno, per adeguarla ad una pista ciclabile che permettesse l’accesso in contromano ai ciclisti, adesso i lavori stanno interessando anche via Brera. Per ora sono concentrati nel tratto che va da Via del Carmine verso la Pinacoteca.
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com
Visto che quel tratto di via è pedonale, qualcuno mi può spiegare a cosa cacchio serve il dislivello con il marciapiede?! Qualche altra inutile e stupida imposizione della sovraintendenza? Non è possibile che si continuino a spendere dei soldi per sistemare delle zona lasciate in abbandono da decenni per poi fare dei lavori del genere.
In quale altra città del mondo si pedonalizza e si lasciano i marciapiedi preesistenti? Bah.
effettivamente…
(oppure ci sfugge qualcosa)
Se non ricordo male è a traffico limitato ma non 100% pedonale.
Speriamo che sia il preludio al graduale rifacimento in pietra dei marciapiedi di tutte le vie più storiche del centro.
Soldi buttati dalla finestra per una ciclabile in una via che prima di tutto il buon senso, date le dimensioni, vorrebbe pedonale. Stento a capire il motivo per cui in una zona di quel pregio si consenta tuttora una circolazione e una sosta che rappresentano di fatto un impiccio per abitanti, visitatori e attività commerciali, non parlo del transito perché ormai la strada è senza uscita.
Un giorno, poi, qualcuno mi spiegherà pure la ratio di imporre un senso unico, contromano, a queste ciclabili. Se io da Brera vado verso Scala perché non devo poter utilizzare un percorso protetto che mi evita il rischio di essere stampato dal furgone di turno? Anche perché non c’è una parallela che offra alternative…
E un altro dì avrò pure l’illuminazione a proposito della scelta balzana di lastricare – e bello liscio che con la pioggia sembra sapone – la ciclabile stessa… Misteri della stessa soprintendenza che autorizza escrescenze e ipersopralzi nei tetti del centro storico.
Il motivo per cui non si può escludere il traffico motorizzato da questo tratto via Brera è soprattutto l’errore madornale, compiuto molti anni fa nei troppo spesso mitizzati anni ’60 di realizzare un parcheggio sotterraneo di grandi dimensioni con accesso su una strada che per il calibro ridotto che ha non è adatta ad ospitare il traffico di autoveicoli.
Se ci sono i veicoli, a motore, ma anche biciclette, è più giusto che i percorsi pedonali siano separati.
Le strade col pavimento ad un unico livello si possono fare se sono vere strade pedonali, dove vanno solo i pedoni e le biciclette, come succede a nelle aree pedonali del centro-nord Europa, si portano a mano.
Ma non è questo il caso perché via Brera deve servire come visto anche per le auto e, inoltre, come prosecuzione natrurale verso il centro dell’itinerario ciclabile che da Lecco attraverso l’Adda e la Martesana arriva fino a Milano.
Le ciclabili sono a senso unico perché ci sono delle larghezze minime stabilite dal cds. Evidentemente non ci sta una ciclabile doppio senso. Le ciclabili non vengono fatte per relegare le bici in percorsi protetti, ma per favorire la ciclabilità accorciando i percorsi.