Milano | Isola – Se non si è in grado di mantenerle…

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Prosegue la nostra sensibilizzazione sullo stato di molte aiuole realizzate di recente e che, secondo noi non sono per niente curate.

Se il Comune di Milano non è in grado di mantenerle, né lui, né i famosi sponsor, cosa fanno a fare le aiuole di questo tipo? Questa è la domanda che ci sorge spontanea appena si posano gli occhi sulle nuove aiuole sparse in giro per la città. In questi giorni abbiamo proprio dato un occhio più particolare alle aiuole collocate nelle varie piazze e strade milanesi. Aiuole realizzate negli ultimi anni con la sistemazione di cespugli al posto di erba e fiori. Metodo utilizzato per cent’anni, da quando, nei primi anni del 1900, si cominciarono a creare aree curate dell’arredo urbano, aiuole, panchine e lampioni. Cent’anni buttati in immondizia, potremmo dire. Tra quei cespugli si raccoglie immondizia sospinta dal vento e immondizia gettata a terra da incivili. Perché il Comune e i suoi giardinieri hanno adottato questo sistema, se poi non sono in grado di mantenerlo e dopo pochi mesi diventa già sinonimo di degrado?

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | Isola – Se non si è in grado di mantenerle…”

  1. Questa volta non concordo con UF.
    Cespugli o prati, alberi o asfalato, le cartacce restano comunque, concetrate o sparpagliate (e non so cosa è peggio).
    La questione non è dove si accumulano le carte, ma il semplice fatto che ci sono le cartacce (persone incivili) e che la pulizia non è abbastanza frequente.
    Poi possiamo discutere se questo tipo di soluzioni per il verde piace o no, ma è un altro argomeno.

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    • E’ indubbio che quel tipo di vegetazione attrae lo sporco più di ogni altra in uso a Milano e che è quasi impossibile da pulire.
      A mio personale parere fare i “benaltristi” dicendo che il problema son le persone incivili lascia un po’ il tempo che trova perchè non risolve il problema: che cosa diremmo di un Architetto che progetta un palazzo a intonaco bianco a bordo strada di una zona periferica? Che è un idiota completo oppure che il problema sono le persone incivili che fanno le tag?

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      • Essendo le persone incivili la maggioranza e la piaga delle tag è trentennale senza soluzione ,direi che l’architetto che progetta spazi a tinta unita a livello strada senza prevedere protezioni superficiali o altro …..è un perfetto idiota.

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  2. Il 99% delle aiuole a Milano son ridotte così. Finché si continua col buonismo per cui va bene tutto e a insozzare la città non si rischia nulla, continueremo con questo degrado.

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  3. Ciò nonostante sono molto più brutti i pratini tristi all’inglese a Milano.
    Si sporcano ugualmente e le cartacce sono molto più fastidiose a vedersi.

    Il problema rimane.

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