Al bordo est di Precotto, a due passi da via Ponte Nuovo, al posto di una palazzina degli anni Sessanta alquanto anonima e rivestita in Klinker, è stato costruito un nuovo edificio che ci è parso interessante. Tra le anonime palazzine del quartiere spicca questa candida realizzazione ancora in fase di completamento. Ci troviamo in via Pompeo Bettini, all’angolo con Via Francesco Zambrini. Non siamo riusciti a trovare notizie su chi sia l’architetto, ma il progetto ci piace. Dobbiamo dire che questo tipo di architettura non è comune da queste parti e, anzi, sembra più una casa di qualche paese del Nord Europa, come Svezia o Finlandia.
L’edificio, di soli tre piani fuori terra, ha una forma ad L che delimita un giardino interno più ‘intimo’. Di uno stile essenziale e minimalista, con pochi elementi: articolano il manufatto diversi volumi che terminano tutti con copertura a una o due falde e giacitura differente; a definire il tutto le facciate rivestite di listelli bianchi di materiale ceramico che richiamano gli assiti di legno frutto di una cultura architettonica, appunto, più nordica. Torneremo a lavori ultimati.
La mia è solo una prima impressione: non male. un solo appunto: con le finestre così piccole io mi sentirei soffocare.
Aria! Luce!
Molto bello e originale, senza però diventare un’architettura frivola.
adesso però si faccia una petizione per demolire la palazzina degli anni Sessanta rivestita in Klinker 🙂
A me piace!
Sebbene l’architettura sembra quella scandinava, mi stupiscono per le finestre così piccole.
Sarebbe bello avere immagini degli interni.
Sponsor ufficiale – LEGOLAND!
A me ricordano i tetti della Viridiana di 50 anni fa recladdati con piastrelle bianche/grigie.
Principale differenza: Vico Magistretti e Caccia Dominioni avevan disegnato finestre ben più grandi e gradevoli 🙂
bah non direi nordica, se non perle linee e la modernità. le case nordiche tipicamente hanno finestre enormi. Comunque bella! per lo meno diversa dal solito