Milano – Sport: la candidatura alle Olimpiadi è solida

L’Italia deve ancora scegliere tra Milano, Cortina e Torino la candidata italiana per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026. Mentre gli altri paesi l’hanno già individuata: l’Austria propone Graz, il Canada Calgary, il Giappone Sapporo, la Svezia Stoccolma, la Svizzera Sion e e la Turchia Erzurum.

Intanto ieri pomeriggio presso la sede del C.O.N.I. a Roma Roberta Guaineri, assessore al Turismo, Sport e Qualità della vita del Comune di Milano, e Antonio Rossi, Sottosegretario con delega ai grandi eventi sportivi di Regione Lombardia, hanno presentato la candidatura di Milano a ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026.

Alla luce dei 13 punti indicati dal C.O.N.I., la delegazione milanese ha illustrato i vari aspetti della candidatura, da quelli più semplici a quelli più complessi, sottolineando quanto solida sia la proposta di Milano che rispetta la ‘new norm’ dell’Agenda Olimpica CIO 2020.
Come deliberato dalla Giunta di Palazzo Marino, è stata confermata la decisione di promuovere e sostenere la candidatura del capoluogo lombardo anche nel caso in cui la valutazione del C.O.N.I. concludesse sull’opportunità per l’Italia di essere rappresentata attraverso una candidatura condivisa con altre realtà territoriali, con Milano quale capofila.
La delibera approderà in Commissione consiliare Sport mercoledì pomeriggio e subito dopo sarà trasmessa all’esame e all’approvazione del Consiglio comunale.

“Ospitare questo evento di grande prestigio e rilevanza mondiale – dichiara l’assessore comunale Roberta Guaineri – posizionerà Milano come luogo naturale per eventi sportivi internazionali negli anni precedenti e successivi al 2026, contribuendo a produrre una serie di effetti positivi anche sotto il profilo sociale, come avvicinare i giovani alla pratica sportiva, promuovere programmi educativi e di inclusione sociale legati allo sport, migliorare ulteriormente qualità e frequenza dei servizi pubblici, favorire l’attrazione di investimenti esteri, incrementare l’occupazione in tutti i settori coinvolti nella produzione di beni e servizi legati all’evento. La legacy dei Giochi contribuirà inoltre al processo di trasformazione positiva di Milano e del territorio lombardo grazie allo sviluppo delle attività sportive a tutti i livelli, attraverso la realizzazione di nuovi impianti sportivi, l’elaborazione di un programma sostenibile che includerà tutti gli 88 quartieri della città, in coerenza con il nuovo progetto di PGT 2030, e la riqualificazione energetica di strutture già esistenti”.

“Ho la certezza che il dossier presentato da Milano abbia una caratura internazionale e interpreti nel migliore dei modi lo spirito che deve caratterizzare un evento come le Olimpiadi –. Così il sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai Grandi eventi sportivi Antonio Rossi.
“Regione e Comune di Milano hanno confermato unità d’intenti e assoluta compattezza fin dall’inizio di questa avventura. Uno spirito di squadra che ha contraddistinto anche l’appuntamento odierno a Roma. La collega Guaineri ha esposto in maniera precisa e puntuale i tredici punti che qualificano il nostro progetto. Una proposta che, grazie al supporto di Regione Lombardia, va oltre l’evento, prevedendo interventi che garantiranno, non solo in chiave sportiva, il miglioramento delle nostre infrastrutture, sia in montagna sia in città”.
“Milano e la Valtellina – ha concluso Rossi – formano un connubio perfetto: la città italiana più internazionale del Paese al fianco di un paesaggio di montagna unico e inimitabile”.

Le Olimpiadi Invernali saranno anche l’occasione per dotare finalmente la città di impianti sportivi eccellenti, oltre alla riqualificazione di molte zone e quartieri, tra i quali anche gli scali ferroviari, infatti nel dossier milanese si prevede che il villaggio olimpico venga realizzato in uno degli ex scali ferroviari dismessi che saranno riqualificati.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano – Sport: la candidatura alle Olimpiadi è solida”

  1. Son contento che Milano abbia un progetto credibile ma la vera speranza son le Olimpiadi “vere” del 2032 più che quelle Invernali del 2026.

    Non solo perchè nella seconda metà di febbraio a Milano ci son le margherite nei prati (per non parlare di Marzo quando ci sarebbero i Giochi Paralimpici…) ma anche perchè il tipo di impianti che servono alla città son quelli da giochi estivi.
    E poi l’idea di rimanere con un ex Villaggio Olimpico negli scali ferroviari non mi convince del tutto (Cascina Merlata nasce come villaggio per Expo e per quanto gradevole non è quel che sogno allo Scalo Romana o Farini)

    Rispondi
    • Opinione rispettabile, ma le Olimpiadi “vere” sono oggettivamente un po’ fuori dalla nostra portata, mentre per quelle invernali abbiamo ottime possibilità. Quindi direi che è meglio il proverbiale uovo oggi.

      Personalmente ritengo che la candidatura ideale sarebbe stata il ticket Milano-Torino, ma a quanto pare a Torino non ne vogliono sapere.

      Non ho capito il commento sulle margheritine a febbraio… ovvio che nessuno pensa di fare il Super G al Parco Sempione, in città andrebbero le specialità al chiuso, come in qualsiasi olimpiade invernale (non è che a Torino il Super G l’avessero fatto al Valentino…).

      Per quanto riguarda le strutture, si possano realizzare strutture multifunzionali e/o adattabili, non mi sembra un grande ostacolo con le tecnologie di oggi. Quanto al villaggio, penso che non andrebbe a occupare un intero scalo, ma solo una parte, quella parte di edilizia sociale che sarebbe prevista comunque.

      Anche di Expo dicevano che non valeva la pena perché era un evento ‘minore’, invece è stato un volano pazzesco. Io dico puntiamo sul sicuro, andiamo avanti. Portiamoci a casa i giochi invernali e valorizziamoli al meglio, come abbiamo imparato a fare ultimamente a Milano.

      Rispondi
        • Il palazzetto da 18k posti a Santa Giulia ha senso. Per il resto con palalido, forum, la struttura temporanea in fiera e il palasharp (questo non ho capito se lo restaurano o è una cosa temporanea anche quello), dovremmo essere a posto – almen da quel che si legge sui giornali che voglion fare

          Rispondi
  2. Se arrivano le Olimpiadi (di qualsiasi stagione siano) propongo di farci dare i soldi per rifare tutti i binari,gli impianti di segnalazione, i treni e le stazioni ferroviarie suburbane e regionali e di dichiararle Olimpiadi a basse emissioni.

    In fondo da Milano alla Valtellina il treno c’è…si tratta solo di migliorarlo (molto)

    Rispondi

Lascia un commento