Pregi e difetti di un oggetto di uso quotidiano emergono attraverso l’utilizzo; possiamo dire che questo accade anche per i luoghi della città come trasporti, parchi o fontane.
Analizziamo in questa prospettiva Piazza Liberty.
Il progetto per la nuova piazza Liberty, da poche settimane restituita alla città e progettata per Apple da Norman Foster, è meraviglioso e piace a moltissime persone.
A noi piace la forma, ci piace la gradinata, ci piacciono le pietre utilizzate (beola grigia), ci piacciono gli alberelli, la loro collocazione, i dettagli dei tagli delle pietre per ogni singolo pezzo della piazza (fori degli alberi, scalinata, tombini, ecc…), eppure c’è una cosa che ci fa brontolare, come gli anziani al termine di un cantiere: la fontana Apple.
La fontana Apple è nient’altro che un ingresso camuffato e integrato da una bella fontana con getti d’acqua alti circa otto metri che si versano in due vasche ai lati di un parallelepipedo in vetro trasparente. I getti d’acqua sono 28 per lato per la precisione.
Tranne che per i primi giorni, dove da ogni ugello fuoriusciva il getto ad alta pressione, da quasi subito i quattro ugelli laterali per ogni vasca sono stati spenti. Il fatto è che gli spruzzi d’acqua e la vaporizzazione dei getti, con la presenza di piccole brezze, inondavano i passanti e anche chi voleva entrare nel negozio. Nulla di grave, visto che si tratta di acqua e ora siamo in estate, solo un po’ fastidioso come effetto non voluto. Ci è parso subito, e non solo a noi, un errore di progettazione non indifferente e anche un po’ imbarazzante per lo studio di Norman Foster.
Apple nel frattempo pare sia ricorsa ai ripari e abbia riprogrammato i getti d’acqua in due versioni: in assenza di brezza o di vento i getti saranno alti come nei primi giorni (circa otto metri); mentre se si alza anche un flebile venticello, automaticamente i getti si riducono in altezza della metà, evitando la spiacevole inondazione del parterre circostante le vasche.
Altra situazione strana, sempre a riguardo della fontana, è la chiusura della “cascata” sottostante, che è stata attiva durante i primi giorni ma da allora nessuno l’ha più vista funzionare. Forse anche questa creava un’area bagnata troppo larga che ha preoccupato chi addetto alla sicurezza dell’Apple Store. Anche perché ora siamo in estate e l’effetto bagnato a terra non crea più di tanti disagi, ma ci immaginiamo la stessa cosa in inverno, col rischio del ghiaccio e conseguenti scivolate dei passanti.
La stessa cosa era successa decenni fa per la Fontana di Aldo Rossi in Largo Croce Rossa davanti a Via Monte Napoleone, dove la fontana inizialmente riversava l’acqua in una griglia nel pavimento ma che di fatto spruzzava ovunque sul marciapiede, costringendo il Comune a rimediare con una vasca più alta, riducendo gli spruzzi e salvando l’effetto della fontana.
Di seguito le immagini della nuova fontana in versione coi getti di otto metri.
Di seguito i getti in versione ridotta in caso di brezze o vento.
Qui sotto un’immagine della cascata sottostante attiva solo per i primi giorni e poi mantenuta spenta.
Di questa enorme difetto me ne ero reso subito conto anche io visitandola nei primi giorni di apertura. Avevo chiesto anche spiegazione agli addetti della Apple presenti.
Ma mi domando: come cavolo fa un archistar del calibro di Norman Foster a non tenere conto dell’effetto del vento o brezza che dir si voglia sui getti d’acqua. Fatto sta che su 56 ugelli ne funzioneranno solo 40!!!!
Errore di progettazione mastodontico!! Vivissimi complimenti!
la recensione di Urbanfile è troppo generosa: Progetto completamente sbagliato, un errore grossolano che nemmeno uno studente del primo anno di architettura avrebbe commesso. La fontana anche in assenza di vento viene tenuta bassissima, con un effetto complessivo mortificante. Occasione assolutamente perduta, molto meglio altri progetti sparsi nel mondo.
La versione con i getti mignon è davvero ridicola….triste.
La parte più bella era proprio quella ipogea…
progetto totalmente fallimentare. Se il punto di forza era la fontana e l’effetto cascata, gli errori grossolani commessi dal super architetto (davvero esiste il vento a Milano???) hanno pregiudicato il tutto. La fontana è costantemente ridotta in altezza e larghezza e la cascata è scomparsa, anche quando non c’è un filo di vento e persino nei fine settimana con maggior afflusso di turisti.
A mio avviso, occasione persa per Apple.