Da qualche anno Urbanfile assegna annualmente un riconoscimento a coloro che, a nostro parere, abbiano in qualche modo dato voce alla città.
Durante la prima edizione del 2014 abbiamo premiato Ada Lucia De Cesaris, allora Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica “per aver ascoltato la voce della città”
L’anno successivo il premio è andato a Giuseppe Sala che ai tempi era Commissario Expo “per aver portato il mondo a Milano e Milano nel mondo”
Il 2016 è stato l’anno di James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera “per aver valorizzato un’eccellenza milanese” e il 2017 ha visto protagonista Linus, direttore di Radio Deejay, “per essere la voce che muove le città”
Per il 2018 i premi che abbiamo deciso di assegnare sono due
- Elio e Le Storie Tese “per aver dato a Milano una voce fuori dal coro”
- Massimo Gottardi, direttore di Casa di Accoglienza Enzo Jannacci “per essere la voce della solidarietà milanese”
La premiazione si è svolta lunedì 19 al Museo della Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci nel contesto dei Where Awards 2018
Durante la serata si è esibito Cor Unum, il coro di Casa Jannacci che rappresenta un ottimo esempio di come integrazione e solidarietà passino anche attraverso attività esterne capaci di far conoscere questa realtà
Elio non sorride bene manco per sbaglio 😀
Ma Elio e le storie tese cosa hanno fatto per Milano per candidarsi all Ambrogino , in più della Ferragni ? Sia ben chiaro che il premio non L avrei dato a nessuno dei due , però se bazzichi nel ambiente di sinistra hai dei vantaggi
Infatti Urbanafile è fatto da comunisti che danno premi a intellettuali di sinistra. Non capisco perchè contribuite al loro sito… perchè non andate su siti di architettura e urbanistica fatti da leghisti? Non avete una cosa tipo NuovaPalafitta.it?
Elio è un artista vero, non comprendo perchè dovete usate anche lui per la solita sterile polemica politica da frustrati.
È strano che i leghistoidi non vincano mai una mazza, sono persone cosí buone ed altruiste..
Vero, vincono solo le elezioni
Non a Milano… e tra 3 anni Salvigni è scoppiato.
2 anni e mezzo sono lunghi… e di nastri da tagliare ne restano pochi (a parte il mezzo nastro della M4, tra l’altro senza eredi).
Non è più come nel 2016 che ogni 2 giorni si inaugurava un progetto nuovo (di Albertini).
Eppure anche così la vittoria di Sala fu risicata (metà dei Municipi sono in mano all’opposizione)
Magari Salvini scoppia ma anche Milano è in bolla. Vedremo.
In ogni caso son finito OT
W Elio (e francamente la Ferragni non capisco cosa abbia fatto per Milano a parte muovere un po’ il mercato immobiliare degli Attici di Citylife)
Certo, col 17%